Pagina 1 - Il Tassello

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E’ un momento privilegiato quello che vivremo tra pochi giorni, acco-
gliendo nel nostro quartiere un centinaio di giovani per l’incontro europeo
con la comunità di Taizè. Sono giovani che si muoveranno per trovare spazi
di silenzio e di preghiera incontrando altri giovani, oltre che le famiglie mila-
nesi. La nostra comunità è coinvolta gioiosamente in questo evento perché
l’accoglienza, l’incontro, l’apertura sono valori indispensabili per una comuni-
tà cristiana e per una comunità civile. Vorremmo anticipare su queste righe il
nostro “benvenuti a tutti”!
Il coltello che ha ucciso, lo scorso 16 agosto, frère Roger, l’anziano fondatore della
comunità di Taizè, rimane un simbolo forte di come il male continua a seminare sangue e
pianto. L’arrivo di tanti giovani è un segnale inverso che indica fiducia, che permette di
superare il negativo. Esistono segni di speranza, lo sappiamo, ma loro ce lo ricorderanno!
E’ un modo come un altro per comprendere il valore del Natale cristiano, dentro le
sembianze di un bambino che nasce “condannato ad amare”. Così sarà possibile cambia-
re il male in bene! Il nostro augurio arrivi a tutti: possiate lasciarvi prendere dal messag-
gio di fiducia che parte da Betlemme, tocca Taizè per arrivare nelle nostre case!
D
ON
N
ORBERTO
,
SUOR
A
NGELA
,
DON
S
TEFANO
Parrocchia Santa Maria Regina, Busto Arsizio - 18 dicembre 2005 - Anno VIII - N. 3
Pagina WEB: www.santamariaregina.it
info@santamariaregina.it * * * oratorio@santamariaregina.it
Mentre si sta avvicinando la fine del
2005, riprendo in mano l’articolo scritto lo
scorso anno in dicembre. Rileggo volentieri
le frasi e ripenso all’immagine dello shan-
gai, il gioco dei bastoncini che mi ha per-
messo di descrivere come vivevo la tappa
dei cinquanta anni: questo togliere di anno
in anno i legnetti per arrivare al termine
della partita e vedere come va a finire. Non
sono l’unico che ha festeggiato una data
significativa del calendario, ovviamente,
ma viene spontaneo raccontare alla propria
comunità come il prete vive le cose di tutti.
Mi piace chiudere l’annata, legata anche al
venticinquesimo di sa-
cerdozio, facendo me-
moria di alcune cose
successe e che ho potuto
vivere grazie alla parrocchia in cui sono: la
settimana con il Cardinal Martini nel mese
di febbraio, il cammino verso Santiago nel
mese di aprile, la festa del Palio con la
grande torta offerta a tutti nel mese di
maggio, le occasioni che mi hanno permes-
so di ritrovare persone ed amici. Non pos-
so cioè terminare l’anno senza un veloce
salto all’indietro ed esprimere riconoscen-
za per le opportunità avute!
IL PENNELLO E LA TOLLA