Pagina 10 - Il Tassello

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MI RITORNI IN MENTE…
Nel variegato mondo musicale è venuto il
momento di dare un po’ i numeri … Ma non
dovete avere paura, in questo articolo natalizio
non voglio fare bilanci e consuntivi, voglio so-
lamente ricordare e ricordarvi qualche canzone
famosa che nel titolo portava qualche numero.
Un esempio clamoroso dei primissimi an-
ni sessanta è 24000 baci lanciata da Celentano
e poi riproposta anche da Little
Tony, un motivo che tutti conosco-
no, hanno cantato e ballato ed è
stata la colonna sonora dei nostri
genitori. Passa qualche anno e alla
fine dei favolosi anni sessanta ecco
spuntare due canzoni che hanno
avuto i “numeri” per fare successo.
Parlo della famosissima “ Dieci
ragazze” di Lucio Battisti e di
“Cinque minuti a poi “ lanciata da
Maurizio Arceri e ultimamente riproposta assai
bene da Baglioni. “Dieci ragazze per me pos-
son bastare … capelli biondi da accarezzare e
labbra rosse sulle quali morire, dieci ragazze
così che dicon solo di sì” scriveva Mogol nel
testo che concludeva però all’insegna della mo-
nogamia: “però io muoio per te”.
Il motivo di Maurizio è invece una canzo-
ne legata alle vicende aeroportuali: “Cinque
minuti e poi un jet partirà portandoti via da
me” e più avanti i toni si intristiscono ancora di
più quando “chiamano un nome sei tu, va, non
voltarti mai più”, insomma un addio collegato
ad una partenza peraltro cantata bene dal can-
tante milanese che da parecchi anni si è defi-
lato dal mondo musicale. Un pezzo che è rima-
sto in classifica per parecchi mesi e che stava
per finire ingiustamente nel dimenticatoio sen-
za il ripescaggio effettuato dal cantautore ro-
mano questo autunno.
Di quel periodo (fine anni sessanta) è an-
che la “evergreen” 44 gatti un simbolo storico
dello Zecchino d’oro , di più non dico perché è
ancora oggi sulla bocca di tutti i bambini e dei
loro genitori. Ci sono poi parecchi motivi lega-
ti al numero uno, ma qui si tratta di sparare nel
mucchio: mi viene in mente “Dammi solo un
minuto” dei Pooh con quel finale bellissimo
“Come mai i tuoi occhi ora stanno piangendo,
dimmi che era un sogno ci stiamo svegliando”
accompagnato dalla eccezionale chitarra elettri-
ca di Dodi Battaglia, e poi cito “Uno su mille”
di Morandi, primi anni ottanta, un bel testo,
una bella canzone che consiglio vivamente di
ascoltare a quelli che soffrono di pessimismo,
cambieranno idea….
Un passo indietro e come non ricordare
“29 Settembre” della coppia Battisti-Mogol
lanciata dall’Equipe 84 di Maurizio Vandelli , -
seduto in quel caffè io non pensa-
vo a te - divenuta famosa negli an-
ni per la concomitanza con un an-
niversario di un importante uomo
politico. Ed ancora “7,40” di Bat-
tisti che in quegli anni sfornava
successi a ripetizione “quando ar-
rivi col treno mi vedi, non piange-
re, presto, presto “era il finale
molto movimentato di canzone con
dei passaggi molto delicati: “nel
far le valigie stavolta non devo scordare di
mettere un fiore che adesso ti voglio comprare”
.
Una breve citazione anche per il tormen-
tone del 2001 “tre parole” di Valeria Rossi che
avevo già ricordato per altri motivi in un prece-
dente scritto e vorrei terminare questa senz’al-
tro incompleta rassegna (chissà quanti altri nu-
meri importanti non ho ricordato) con un brano
che nessuno – o pochissimi – conoscono. Sto
ricordando una canzone di Albano Carrisi pre-
sentata a Sanremo nel 1970 e certamente non
passata alla storia: “13 storia d’oggi”, un moti-
vetto così così che però aveva una conclusione
in tema con questo periodo. “Il tredici dicem-
bre Santa Lucia, è il giorno più importante che
ci sia, quel giorno di dicembre io ho capito che
un uomo senza amore è già finito”
G
IOVANNI
G.
I NUMERI NELLE CANZONI
IL PRIMO VENERDÌ DEL MESE
Dal prossimo anno la proposta di pre-
ghiera del “primo venerdì del mese”
cambia l’orario e il modulo.
Santa Messa alle ore 16
Esposizione eucaristica
successiva fino alle ore 18.