Pagina 4 - Il Tassello

Versione HTML di base

4
LIBERI SCRITTORI
con il nonno, che però le camminava cinquanta
metri davanti, come se fossero stati due estra-
nei o, peggio, come se lei fosse stata il cagnoli-
no di lui... Quale intimità, quale confidenza,
quale bellezza si esprime in due che nemmeno
provano a camminare a braccetto, o almeno l'u-
no accanto all'altra?
Non faceva parte dei gesti e delle parole
di Mariangela e di suo marito la consuetudine
di banalizzare i gesti della propria intimità af-
fettiva. Eppure loro che a casa, davanti a Mar-
co, non si scambiavano nemmeno un bacio, si
riempivano poi le serate sbirciando nell'intimi-
tà altrui, dei
reality
o dei
talk-show
, nei quali,
senza ritegno, ciò che dovrebbe essere privato
– e perciò prezioso e da custodire con cura –
viene ostentato per farne spettacolo, dunque
finzione.
Fanno bene a scandalizzarsi coloro che
vedono banalizzati i gesti d'affetto. Ma faranno
altrettanto bene a scandalizzarsi i nostri figli se
i gesti di affetto non li vedono per niente, so-
prattutto in un contesto come il nostro in cui, al
contrario, sembra che il massimo del progresso
sia poter accedere a tutto, senza barriere.
Buffo il nostro mondo, che alterna con
tanta disinvoltura il tutto al niente.
A questo mondo un po' scisso non fareb-
be bene una cultura della tenerezza, della gra-
dualità dei gesti, dei confini da rispettare? L'in-
timità è il frutto più alto di questo modo di es-
sere e di rapportarsi, gli uni con gli altri: per-
ché mostra la prossimità e la diversità, il con-
tatto e il rispetto; perché mostra, in definitiva,
che amare veramente non è mai possedere o
requisire, ma, allo stesso tempo, significa an-
che «saper stare», godendo semplicemente, l'u-
no della presenza dell'altro.
DON
S
TEFANO
Il “sole” è l’astro cen-
trale del nostro sistema sola-
re. Se lui non ci fosse la terra
sarebbe un blocco di roccia
ghiacciata nello spazio. Inve-
ce, con la potenza della sua
energia è fonte di vita per il
nostro, “amato” pianeta. Ma
noi l’amiamo davvero così
tanto? A giudicare da come a
volte lo trattiamo, non si di-
rebbe!!! Comunque lui, il
“vecchio” sole, si prende an-
cora cura della terra, continua
a regalarle i suoi raggi assicu-
randole il calore, l’acqua, la
luce, l’ossigeno, in modo da
renderla “viva”, permettendo-
le così di essere fertile e ge-
nerosa nei nostri confronti. E’
il mistero del creato!
Oltre a questa meravi-
glia, c’è anche il mistero del-
l’uomo e le sue emozioni!
Cosa scatta in noi quando ve-
diamo un’alba con i suoi co-
lori splendidi? Cos’è che ri-
sveglia il romanticismo o l’in-
canto di tramonti indimentica-
bili? Che cosa proviamo
quando sentiamo sul viso il
tiepido tepore dell’aria di pri-
mavera e il caldo afoso dell’e-
state? Cosa ci ricorda il pro-
fumo della terra bagnata o del
mare? …E’ tutto un entusia-
smante mistero! Luci, suoni,
colori, odori! Tutto raggiante,
tutto luminoso, tutto bellissi-
mo. La gioia della vita.
Ma non per tutti!! Per
qualcuno riesce ad essere
“insopportabile” una bella
giornata di sole, per altri non
ci sono emozioni se non sono
cose che li riguardano. Sem-
brano strane queste afferma-
zione… eppure le ho proprio
sentite dire!! Certo è qualcosa
che si ha “dentro” che crea
questo effetto
.
E’ il nostro
stato d’animo e la nostra vita
interiore che ci accompagna
ovunque, che regola in parte
le nostre emozioni e ci fa rea-
gire in un modo differente gli
uni dagli altri, anche se ci tro-
viamo di fronte alle medesime
cose e siamo esposti alla luce
dello stesso “
sole
”.
In qualunque situazione
ci si trova o posto si vada, si
potranno cambiare mille cose,
modo di comunicare, di com-
portarsi di fronte a eventi par-
ticolari, imparando cose nuo-
ve. Ma quello che siamo fon-
damentalmente rimaniamo, la
differenza sta anche dall’es-
sersi messi a riparo all’ombra
o dall’essersi lasciati illumi-
nare dal “
sole
” di un altro cie-
lo.
A
NTONELLA BELLOTTI
DAVANTI AL SOLE