Pagina 5 - Il Tassello

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L’OCCHIATA DI DON PEPPINO
Il bambino è una mera-
viglia. Ma è ancora una perso-
na incompleta, in via di svi-
luppo, debole e indifeso, ha
continuamente bisogno di aiu-
to e protezione. Solo l’amore
e una forte educazione potrà
fare di lui un uomo saggio,
poiché la sua legge, spesso, è
il capriccio, per cui sarebbe
pericoloso lasciarlo in balia di
se stesso, privo di tutela.
Collaboratori della Prov-
videnza per la formazione e lo
sviluppo del bambino sono i
genitori e in particolare la
madre. Abbiamo esempi me-
ravigliosi nella Bibbia, come
la madre di Samuele, che ac-
coglie come un dono il suo
bambino, che lo offre a Dio
per il servizio del tempio, che
lo affida al profeta Eli, che a
lui porta una veste nuova ogni
anno.
Ma tutte le attenzioni
materne e paterne sono poca
cosa se paragonate all’atten-
zione che Dio riserva ai pic-
coli, soprattutto se abbando-
nati o soli. Lui si fa loro pro-
tettore e sicura difesa dei loro
diritti.
“Non dovete maltratta-
re le vedove e l’orfano, se tu
li maltratti, quando invocherà
da me l’aiuto, io ascolterò il
loro grido, la mia collera si
accenderà e vi farò morire di
spada.”
(Es 22,21).
Pensiamo che resti sem-
pre impunito lo scempio che
si fa oggi dei bambini? Tutte
queste situazioni disastrose
che ci tocca di sopportare og-
gi non saranno un avverti-
mento di Dio?
O uomini, cosa state fa-
cendo di questi miei piccoli,
da me tanto amati, a voi dona-
ti, perché possiate sperimen-
tare il mio amore? Perché li
trattate come giocattoli a vo-
stro piacere? Non sono vostra
esclusiva proprietà, io sono
colui che dà la vita, voi siete
solo miei collaboratori, non
potete fare quello che volete
secondo i vostri capricci.
Proviamo a domandarci
che educazione diamo ai no-
stri bambini. C’è chi li adora
fino a non capire i loro difetti,
fino a difenderli anche quan-
do hanno torto, guai toccare il
mio bambino. Così il bambino
diventa un prepotente che
vorrà avere sempre ragione e
finirà col diventare un piccolo
delinquente o quasi.
DIO AMA I BAMBINI
BENVENUTO BATTISTERO !
Nella nostra chiesa, quaranta anni fa, il Battistero è stato collocato al-
l’ingresso, forse con una idea iniziale giusta: prima di accedere alla grande
sala della liturgia ci si ricorda che il fondamento cristiano è il battesimo.
Purtroppo ad una idea corretta non ha corrisposto nella pratica un uso corri-
spondente, visto che poi il fonte battesimale è sempre stato trasportato al
centro della chiesa, davanti all’altare per permettere il rito battesimale dei
bambini.
Dopo i lavori di sistemazione, entrando in chiesa, si potrà comunque
fare memoria del battesimo attraverso la vetrata che accoglie chi entra e che
originariamente era collocata in chiesa. Questa raffigurazione di Gesù al Giordano ora viene
maggiormente valorizzata, mostrando anche la sua bellezza.
Il Battistero ora ha uno spazio nuovo, pur rimanendo nella zona dove era stato pensato. Si
modifica l’accesso così che sarà più semplice collegarlo con l’aula liturgica dove il popolo di Dio
si raduna per la preghiera. Una volta entrati si potrà apprezzare il mosaico che ricorderà il passag-
gio del mar Rosso con la figura stilizzata di Mosè con in mano la verga e la figura della sorella
Miriam con nelle mani un tamburello musicale. Ma soprattutto sarà la pietra del fonte ad essere al
centro di questo spazio liturgico proprio perché forte, stabile ed eterno è l’amore di Dio che ci
viene infuso nel battesimo. Anche la circolarità dello spazio ha una sua importanza così come il
disegno ottagonale su cui poggia il fonte battesimale. Simbologie che pian piano impareremo a
conoscere ed apprezzare.