Pagina 8 - Il Tassello

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Nuove strade
zo dell’Atlantico (sarebbe potuto
benissimo accadere) ;sicuramente
qualcuno prima o poi in America
ci arrivava, ma sui libri di storia
moderni ci sarebbe qualcun altro
come artefice della più importante
scoperta geografica di ogni epoca,
il 12 ottobre negli Stati Uniti sa-
rebbe un giorno come tanti perché
non verrebbe festeggiato il Colum-
bus day, ma si celebrerebbe un’al-
tra persona in una data differen-
te, e la città di Columbus in Ohio
avrebbe un altro nome.
Si potrebbero fare miriadi di
esempi. Ragioniamo un po’ più in grande: un pro-
gramma di astronomia nettamente più valido da
un punto di vista culturale rispetto al sopracita-
to cartone intitolato “Cosmos”, ha spiegato come,
durante la formazione del sistema solare, vi erano
molti detriti sparsi che generavano
delle collisioni; una di queste rocce
subì una deviazione della sua tra-
iettoria in seguito a uno di quegli
impatti;quell’asteroide, costretto a
cambiare strada (diciamo così), si
schiantò sulla Terra circa 65 milioni
di anni fa decretando la fine del lun-
go regno dei dinosauri e spianando
la strada ai mammiferi che hanno
portato a noi.
È probabile che senza quella de-
viazione avvenuta miliardi di anni
fa i dinosauri ci sarebbero ancora,
ma noi no. Per quanto la cosa possa
non piacerci, siamo degli insignificanti microbi in
rapporto alla grandezza degli eventi che ci hanno
reso la specie dominante del nostro pianeta.
Matteo
Una via già percorsa...ma ora nuova!
Scrittori liberi
S
ull’Isola di S. Giulio, nel lago d’Orta, si sno-
da, attraverso le sue stradine medioevali, un
doppio percorso particolare.
Se si percorre questo cammino in un senso,
alzando appena lo sguardo, si trovano fissati ai
muri dei cartelli, resi graziosi da cornici in ferro
battuto, che riportano frasi che parlano del silen-
zio e della sua forza, della sua efficacia per tro-
vare la pace e l’armonia con quell’io interiore che
spesso è difficile domare. È “la via del silenzio”!
Ho sempre privilegiato questa via, forse perché in
questa società sempre in movimento, sempre pie-
na di tante parole, di giorno e di notte, è difficile
ritagliarsi momenti di silenzio anche se desiderati.
Ma se si percorre lo stesso cammino dell’isola in
senso inverso, sull’altro lato dei cartelli si trovano
scritte che invitano alla meditazione e alla rifles-
sione interiore. Infatti si chiama “La via della me-
ditazione”. I cartelli sono scritti da Madre Anna
Maria Canopi, badessa del monastero dell’isola.
Le parole di entrambi i percorsi mi sono sem-
pre piaciute, tanto da trascriverle e regalarle ad
amici.
Da pochissimo tempo le parole di questa ulti-
ma via hanno un significato diverso per me, pur
avendole lette altre volte. È proprio vero che le
stesse parole lette in momenti diversi della vita ci
dicono cose diverse. È vero anche che guardando
le cose da un’altra prospettiva ci appaiono diver-
se: si svela qualcosa di nuovo, di più bello, di più
elevato.
Difficile è mantenersi su questo percorso!!!
Le ho volute scrivere qui, proprio perché le tro-
vo molto belle e magari leggendole siano per altri
uno spunto per un cammino più ricco. Per fare un
passo verso l’alto e lasciare da parte le banalità e
così incamminarsi verso “la gioia piena”, proprio
perché Dio ci ha pensati per la gioia.
Antonella
La via della meditazione
Ogni viaggio comincia da vicino
I muri sono nella mente
Apri il tuo essere
Il momento è ora, qui, adesso
Abbandona l’io e il mio
Accettati, cresci, matura
Sii semplice, sii te stesso
Il saggio sbaglia e sorride
Se arrivi a essere ciò che sei, sei tutto
Quando sei consapevole il viaggio è finito