Pagina 20 - Il Tassello

Versione HTML di base

20
Cara sorella, caro fratello nel Signore,
su invito di papa Francesco e con la
Chiesa che è mistero di comunione stai
celebrando il
Giubileo della Misericordia.
Come saprai, in occasione dell’Anno
Santo della Misericordia è possibile rice-
vere il dono dell’
Indulgenza.
Come dice il termine, l’Indulgenza è segno dell’amore “indulgente”
di Dio per noi. Grazie a questo amore misericordioso noi facciamo
esperienza della piena redenzione dal peccato e dalle sue conse-
guenze.
Potrai ottenere l’Indulgenza:
- entrando in una delle
Chiese giubilari
,
attraversando
la Porta della Misericor-
dia
e fermandoti in preghiera (reci-
tando la preghiera composta da papa
Francesco) e rinnovando la professione
di fede (proclamando il Credo);
Attraversando la Porta della Misericordia ricorderai a te stesso
che Gesù è “la porta delle pecore” (cf. Gv 10,7): grazie a lui si
entra nella vita dei redenti, scaturita dal suo sacrificio d’amore.
Con la recita del Credo esprimerai personalmente la tua fede, sor-
gente di vita eterna.
- oppure
compiendo un’opera di miseri-
cordia corporale o spirituale.
L’opera di misericordia è testimonianza del tuo desiderio di con-
vertirti all’amore di Cristo e di renderlo presente nel mondo. Le
opere di misericordia corporali sono: dar da mangiare agli affa-
mati, dar da bere agli assetati, vestire gli ignudi, alloggiare i pelle-
grini, visitare i malati, visitare i carcerati, seppellire i morti. Le
opere di misericordia spirituali sono: consigliare i dubbiosi, inse-
gnare agli ignoranti, ammonire i peccatori, consolare gli afflitti,
perdonare le offese, sopportare pazientemente le persone mole-
ste, pregare Dio per i vivi e per i morti.
Accompagnerai queste azioni, nello
stesso giorno o nei giorni vicini:
- con la celebrazione del
Sacramento
della Penitenza
e la partecipazione
all’
Eucaristia
- e con la
preghiera secondo le inten-
zioni del Papa
(il Padre nostro e l’Ave
Maria).
Con il Sacramento della Penitenza ricevi il perdono dei peccati e
nell’Eucaristia giungi al vertice dell’incontro con il Signore Gesù,
nostra pace e riconciliazione. La preghiera per il Sommo Pontefice
testimonia la tua comunione con tutta la Chiesa e il tuo desiderio
di contribuire alla sua opera di salvezza universale.
Potrai ottenere l’Indulgenza
a favore di te
stesso
(ma non di altre persone viventi).
Ogni peccato, particolarmente il peccato grave, seppure real-
mente perdonato nel Sacramento della Penitenza, reca con sé
delle conseguenze personali e comunitarie che permangono nel
tempo. Lo sappiamo per esperienza. C’è una “pena temporale”
che ci “sentiamo addosso” a seguito del peccato commesso: il
peso del disordine morale e del condizionamento, il peso del ri-
morso, il peso delle conseguenze sugli altri. Tutto questo domanda
di essere risanato. La potenza della misericordia di Dio opera que-
sta guarigione personale profonda proprio attraverso l’Indulgenza.
L’Indulgenza del Giubileo è detta “plenaria” perché destinata, dal
punto di vista di Dio, a riscattare pienamente il peccato e le sue
conseguenze. Di essa tuttavia noi facciamo esperienza nella
forma sempre temporale o storica, legata cioè alla nostra condi-
zione attuale. Succede così, purtroppo, che il peccato venga da
noi nuovamente compiuto e abbia nuovamente bisogno di per-
dono e di guarigione interiore. Per questo l’Indulgenza può essere
ricevuta più volte in vita.
Potrai domandarla come dono di Dio
anche
a favore di un defunto.
Ciò che la fede ci permette di sapere della condizione dei nostri
morti è che sono vivi nel Signore e sono giunti a lui con il carico
delle loro opere. Presentandosi a lui conterà la capacità di bene
dimostrata in vita. Essa consentirà di gustare lo splendore della
gloria di Dio. Le conseguenze del male commesso, le ferite la-
sciate dalle colpe, la sensazione di indegnità, tutto ciò sarà as-
sunto dal Padre della misericordia. Da qui egli partirà per
compiere in noi un’opera di trasfigurazione: diventeremo così si-
mili a lui e potremo vederlo così come egli è (cf. 1Gv 3,2). In questo
senso c’è una “pena” da riscattare anche per i defunti, un peso
di cui liberarsi, un rinnovamento da compiere. È la realtà del “Pur-
gatorio”. Per la misteriosa solidarietà che deriva dall’appartenere
alla Comunione dei Santi, noi che siamo ora vivi possiamo contri-
buire alla piena santificazione di quanti sono defunti. La Messa
di suffragio, l’invocazione della Madre di Dio e dei Santi a favore
dei defunti, l’Indulgenza richiesta per loro, sono i modi con cui la
Chiesa rende possibile questa opera di carità a favore di quanti
sono entrati nel riposo eterno.
Sappi che i
malati
o chiunque altro non
possa uscire dalla propria abitazione per
seri motivi riceveranno l’Indulgenza of-
frendo a Dio la propria sofferenza e pre-
ghiera, ricevendo la Comunione o
partecipando alla santa Messa e alla pre-
ghiera comunitaria anche attraverso i
mezzi di comunicazione.
Vivi con
profonda fede
questo momento.
Compi il gesto che ottiene l’Indulgenza
riconoscendovi un segno della grande
misericordia del Signore per te e per
tutti. Sii grato a lui per questo dono che
ti rinnova interiormente e può contri-
buire alla piena redenzione di tanti fra-
telli e sorelle in Cristo.
L’INDULGENZA
NELL’ANNO SANTO DELLA MISERICORDIA
Arcidiocesi di Milano
... l’agenda