Pagina 13 - Il Tassello

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lo è la Diocesi Ambrosiana. E l’arcivescovo Delpini,
aggiungendo al proprio stemma di famiglia, già così ricco di
simboli, il “capo di Milano”, in continuità con quanto aveva già
fatto il suo predecessore, ha offerto un’indicazione molto
significativa dal punto di vista del rapporto che un vescovo
deve avere con la civitas in cui è chiamato a esercitare il suo
ministero di pastore e di maestro.
Infine c’è il motto: Plena est terra gloria eius. Sono le parole
tratte dalla visione che il profeta Isaia ha nel tempio di
Gerusalemme, quando Dio gli si rivela nel suo splendore ed egli
ascolta il canto della liturgia celeste dove per l’appunto si
proclama che tutta la terra è piena della Gloria di Dio (cfr Isaia
6,3). E sono le stesse parole che la liturgia cristiana ha ripreso e
introdotto nella Messa, nel momento centrale della
celebrazione, prima dell’inizio della preghiera eucaristica, con il
canto del Sanctus. Con queste parole sia la Bibbia, sia la
liturgia, proclamano che l’intero universo è pieno della Gloria di
Dio, cioè della sua presenza luminosa e salvifica: Dio infatti si
rende presente nella storia dell’umanità e nella storia dell’intero
universo che egli, con la sua “mano” forte e paterna, regge
con sapienza e provvidenza. Il motto del nuovo Arcivescovo di
Milano è dunque insieme una professione di fede e una
espressione di lode e di preghiera. Ed è bello pensare che tutti i
fedeli ambrosiani, ogni volta in cui parteciperanno alla
celebrazione eucaristica, proclamando o cantando le parole
del Sanctus, ripeteranno le parole del motto del loro
Arcivescovo, in comunione con lui nella stessa professione di
fede e nella stessa espressione di lode e di preghiera.
«D
ON
M
ARIO CI STUPIRÀ
»
Il nuovo arcivescovo è saggio ed equilibrato. Non fa sconti
sulle cose che contano, sulle verità della fede, sul rapporto con
il Signore, ma comprende la vita non facile che vivono tante