Pagina 13 - Il Tassello

Versione HTML di base

13
Perturbazioni
P
ensando a perturbazioni la mente va subito a eventi negativi quali temporali, morti
e malattie, invece vorrei provare a puntare l’attenzione sul positivo.
Incontrare il Signore provoca sempre uno scombussolamento; basti pensare a San
Paolo o San Francesco: da persecutore a perseguitato o da ricco a sposo della povertà.
Decisamente non si può pensare di restare uguali dopo aver incrociato l’amore di Gesù.
Solo facendosi avvicinare dal divino è possibile gustare la vita nella sua pienezza, una vita
semplice, una vita senza grandi beni ma piena di realizzazione.
È fondamentale, per il credente, rispondere alla chiamata di Dio perché è l’unico modo
per essere felici.
Penso sia capitato a tutti di vivere giorni in cui il vento della vita soffia in direzione
contraria. Remiamo, lottiamo, ma ci sembra proprio di non avanzare. In quei momenti
diventa forte il senso di impotenza, solitudine e fragilità.Gli obiettivi che ci siamo proposti,
in ogni ambito della nostra esistenza, sembrano allontanarsi.
Gesù, invece, è colui che cammina sul mare, cioè domina il caos, le avversità, il male e
persino la morte.
Gesù vince così la paura, perché riporta alla quiete l’affanno e riordina la vita confusa.
Perché questo avvenga, però, occorre fare spazio al Signore nella vita.Occorre riservargli
un posto accanto a noi nelle sfide quotidiane, soprattutto quando ci tocca navigare nella
notte.
Occorre fidarsi perché non ci lascerà mai, l’ha promesso.
Chiunque abbia incontrato nella mia breve vita ha mostrato subito la propria spiritualità,
dopo soltanto qualche dialogo mi ha palesato la propria religiosità o meno.
È proprio l’impostazione che si dà alla vita ad essere differente e, di conseguenza,
l’educazione impartita ai figli. Eh sì, educare all’essenziale e all’attesa è molto difficile oggi.
L’educazione trasmessa ai figli non è più univoca come poteva essere in passato.
Non ci si fida dell’altro, visto sempre come un ladro o un possibile traditore.
Ecco perché,a parermio, lo scombussolamento dell’incontro con il Signore può diventare
perturbazione nella relazione con l’altro.
Èdifficile parlare,confrontarsi e vivere esperienze con chi non educa nelmedesimomodo.
È difficile entrare in empatia con l’altro se lo sentiamo così diverso e distante.
È difficile il relazionarsi, per esempio, collaborando tra genitori ed insegnanti…ma non
impossibile!
Lo scombussolamento della fede
e dell’educazione
Scrittori liberi
Sabrina