Pagina 2 - Il Tassello

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Nella Chiesa con lo stile di Gesù
D
a pochi giorni, come immagino già sappiate, non sono più parroco qui a
Santa Maria Regina, infatti, il nostro Vescovo mi ha chiesto di assumere la
guida della comunità parrocchiale di San Luca Evangelista, in Milano.
La richiesta del Vescovo non mi ha colto di sorpresa perché già dallo scorso anno
si stava muovendo qualcosa, che ha assunto forma chiara solo dopo l’ultima festa
patronale. Il 4 Giugno sono stato convocato dal Vicario episcopale di Milano che
mi ha sottoposto l’intenzione del nostro Vescovo Mario Delpini di destinarmi
ad altra parrocchia. Ho accettato senza remore, nel ricordo della mia promessa di
obbedienza posta nelle mani dell’allora Cardinal Martini, e con lui, di tutti i suoi
successori sulla cattedra di Ambrogio.
Ed ora,dopo dieci anni inmezzo a voi,per una volta ancora riprendo ilmio cammino.
In queste occasioni bisognerebbe dire cose belle, usare parole di ringraziamento, cui
non mi sottraggo e che vivo con commozione. Credetemi, non è per nulla semplice
lasciare per ricominciare, essere sradicati per un nuovo radicamento. Non si può
essere felici del tutto, per quanto la mia missione sia esattamente ciò a cui il Vescovo
mi invia. Credo che si possa capire senza troppe parole, e lascio che ciascuno colga
il significato di questo passaggio.
Per congedarmi da voi voglio usare un’immagine, forse comica ma certamente più
efficace di molte parole. Questi anni sono stati per me come quelli di un giovane
neo papà cui la moglie ha messo fra le braccia il suo frugoletto, e non sa nemmeno
da che parte si prenda. Proprio così: un giovanotto che, tenendo il bimbo a braccia
tese e parallele, con la goffaggine dell’inizio, lo guarda promettendogli protezione e
cura negli anni a venire, pur senza possedere la necessaria grazia ed esperienza.
Questi dieci anni sono stati per me una iniziazione all’esercizio della paternità,
non più da semplice fratello ma da padre, giovane e inesperto ma sempre padre.
L’esercizio della paternità è stato dinamico e soggetto alla caduta, tuttavia ricco di
volontà di protezione, cura, sostegno, e, insieme, di promozione alla crescita. In alcuni
momenti la paternità spirituale verso la comunità mi ha chiesto di essere creativo,
pieno di iniziativa e coraggioso nell’intraprendere nuovi sentieri assumendo opzioni
inedite; in altri momenti, la stessa cura paterna mi ha domandato severità, fermezza
e determinazione, pagando anche dazi personali elevati; in altri momenti ancora, ho
vissuto il silenzio e la pazienza per contenere e sopportare gli sbalzi di umore di una
giovane comunità adolescente; ed altre ancora dove ho goduto la gioia della Chiesa
di Dio come Gesù l’ha desiderata.
Saluto alla comunità