Pagina 5 - Il Tassello

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Attesa del Natale
L
e feste di Natale sono come quel bellissimo e grosso cane imbalsamato e la feroce tigre
presenti nel museo del Seminario di Venegono: sembrano veri, ti guardano con occhi
vivi, ma sai che è solo involucro, c’è solo la pelle dell’animale, dentro c’è solo qualcosa
che li riempie (paglia) ma non ci sono gli organi vitali. Ad alcune feste cristiane hanno già
cambiato il nome: la domenica che è il primo giorno della settimana, il Dies Domini, il giorno
del Signore, è diventata week-end, fine settimana; Ognissanti è diventata halloween, l’Assunta
è diventata ferragosto; qualcuno sta tentando di chiamare il Natale “festa d’inverno”.
Natale resiste ancora, ma come l’animale imbalsamato: è rimasto il nome, ma dentro non c’è
più Gesù. E la famiglia dov’è, in questo Natale c’è ancora la famiglia?
Un nonno chiede al suo nipotino: che regali ti piacerebbe ricevere a Natale? Vorrei passare
il Natale con il mio papà e la mia mamma riuniti in famiglia. I genitori da anni praticavano
il tribunale, erano separati e stavano trattando per il divorzio. Povero bambino, che brutto
Natale! Le persone non sanno o non pensano a cosa vanno incontro quando decidono di
separarsi.
In quest’epoca che sta riscrivendo il volto della famiglia, i nonni vivono una stagione
di protagonismo, hanno tempo, disponibilità e soprattutto tanto amore. Lo ha detto
anche papa Francesco: “Oggi la trasmissione della fede è affidata ai nonni che hanno una
grande responsabilità, e sono certo che ne andate orgogliosi, anche se questo vi chiede un
supplemento di fatica.” Allora la famiglia dov’è? Ho letto molto sulla relazione conclusiva del
convegno mondiale delle famiglie a fine agosto a Dublino con papa Francesco. Ho fatto le mie
riflessioni che vorrei condividere con voi tramite il nostro Tassello.
AMORE, PERDONO,MISERICORDIA
Sono le tre parole che papa Francesco ha indicato alle famiglie di tutto il mondo a Dublino.Terapia
per risanare gli inevitabili dissapori, guarire le nostre infermità, aprire la mente e il cuore, ascoltarci,
capirci, perdonarci gli uni gli altri.Amore, perdono e misericordia sono i grandi valori familiari che
diventano allo stesso tempo riferimenti preziosi anche per la vita sociale. Dalla famiglia occorre
ripartire quando si tratta di risanare una ferita che attraversa in profondità il corpo sociale. Solo dalla
famiglia può ripartire quella fiamma d’amore, cioè di buone relazioni che costruiscono ponti capaci di
riannodare i fili della storia e aprire la strada alla riconciliazione. È la gioia della famiglia che cambia
il mondo e che deve tornare a scrivere pagine di felicità per tutti, dentro e fuori la porta di casa (cfr
Amoris laetitia).
Natale con la famiglia
don Sergio
Da ultimo ho condiviso il forte dolore di alcune mamme che mi porgevano la foto di un loro
figlio o figli morti giovani che sentivamo vicini nella preghiera.
Certo la fatica è stata grande in questi due mesi nel passare a visitare le famiglie ma la gioia
per me è forte anche perché adesso ripercorrendo alcune vie so localizzare e riconoscere
persone e situazioni dietro le mura delle case e tutte porterò nella mia preghiera.