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              E il verbo si fece carne
            
            
              M
            
            
              i sto convincendo sempre di più della preziosità per il nostro cammino cristiano
            
            
              delle originali intuizioni spirituali che il nostro Vescovo ci consegna ogni anno
            
            
              come titolo delle sue lettere pastorali. L’anno scorso, ci ricordiamo, ci ha assicurato
            
            
              che “
            
            
              
                cresce lungo il cammino il suo vigore
              
            
            
              ”. È contro ogni logica umana che ammette la
            
            
              stanchezza e il logorio dopo tanto tempo di attività. Nella vita di grazia dello Spirito Santo
            
            
              invece chi fa già qualcosa per la Comunità, chissà come, trova sempre il tempo e l’entusiasmo
            
            
              per fare altro.
            
            
              
                Guardiamo il nostro don Peppino che nella bellezza dei suoi 91 anni suonati, ha
              
            
            
              
                ancora la vivacità, se non sempre la forza fisica, di essere disponibile per i fratelli:
              
            
            
              
                
                  è il vigore che
                
              
            
            
              
                
                  dona il Signore e che cresce continuamente...
                
              
            
            
              Quest’anno il nostro Vescovo Mario ha lanciato a tutti noi quest’altra sfida pastorale: “
            
            
              
                la
              
            
            
              
                situazione è occasione
              
            
            
              ”. Ci ricorda il Vescovo che la grazia dello Spirito Santo è l’amore
            
            
              che ci rende capaci di amare e trasfigurare ogni vicenda della storia in occasione propizia,
            
            
              perché il Regno di Dio è già in mezzo a noi e della gloria di Dio è piena la terra. Ci provoca
            
            
              nell’affermare che “
            
            
              
                dentro ogni condizione di vita, dentro ogni situazione, dentro la nostra
              
            
            
              
                stessa quotidianità c’è un’occasione di grazia, un’opportunità per il Vangelo e per la Carità.
              
            
            
              ”
            
            
              Ci invita così a “vivere il tempo come occasione per seminare fiducia, gioia e stima.”
            
            
              È formidabile questa prospettiva perché ci aiuta tanto a vivere positivamente e nella
            
            
              speranza; a dare unitarietà all’esistenza quotidiana nel rischio della frammentarietà nelle mille
            
            
              cose da sistemare ogni giorno; soprattutto ci apre alla grande e consolante libertà di spirito
            
            
              perché tutto allora diventa importante e significativo, non c’è più niente di banale e feriale.
            
            
              Lo sappiamo: basta anche solo offrire un bicchiere d’acqua fresca a chi ce lo chiede per costruire il
            
            
              Regno di Dio…Interiorizzando questa scommessa del Vescovo mi è subito balzata alla memoria la
            
            
              lettura che mi ha fatto molto bene, del libro di padre Fausti dal titolo: “
            
            
              
                Occasione o tentazione?
              
            
            
              ”.
            
            
              L’autore parte dalla costatazione che oggi siamo in grado di vivere al massimo la nostra libertà di
            
            
              scegliere, perché abbiamo una varietà enorme di possibilità. Ricordiamo: una volta, alla domenica,
            
            
              o andavi all’oratorio o non c’era altra opportunità…pensiamo solo a quando non esisteva il
            
            
              cellulare…Il rischio però è che “consumiamo” le tante occupazioni da espletare, che viviamo di
            
            
              “zapping” e quindi non siamo più noi padroni delle situazioni ma ne siamo asserviti perdendo
            
            
              la serenità e la pace interiore o avvertendo quella sensazione di aver fatto tanto, ma “combinato
            
            
              poco”…
            
            
              Anche per noi: la situazione è occasione