Pagina 2 - Il Tassello

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Il nostro ripartire
I
l 24 giugno del 1964 il Card. Giovanni COLOMBO consacrava il grande altare della
nostra chiesa. È una data questa che può diventare per noi significativa e costitutiva
perché è un po’ come
il “compleanno” della nostra chiesa
, meglio della nostra Comunità
parrocchiale. Come si festeggia volentieri il compleanno dei vari membri di una famiglia così
noi ci riuniamo una volta l’anno per celebrare la crescita della vita della nostra Chiesa che
alcuni di voi hanno anche visto nascere come edificio.
L’altare è una mensa e come la famiglia si siede attorno alla tavola per il pranzo o la cena,
e quel momento esprime e crea l’unità e l’intesa della famiglia, così è per noi. Quando ci
raduniamo attorno all’altare a mangiare lo stesso pane, che è Gesù, con il dono dello Spirito
Santo,
diventiamo sempre di più “un solo corpo e un solo spirito”, la grande Famiglia della
Chiesa che vive a Madonna Regina
. Ma c’è una cosa da notare. Mentre i compleanni ci
ricordano che la nostra vita a poco a poco… "invecchia”, il celebrare ogni anno la festa della
consacrazione dell’altare e insieme la dedicazione della chiesa è sempre un ripartire dalle
origini, perché il mistero che si rinnova sull’altare con la Parola che ascoltiamo sa di eterno. A
maggior ragione quest’anno l’essere da poco ritornati a partecipare all’Eucaristia nella nostra
chiesa sia proprio un “ripartire” in tutti i sensi, attingendo all’altare tutta la carica di novità
e pienezza che scaturisce, ogni volta come fosse la prima, dal dono del morire e risorgere di
Gesù.
In questi mesi troneggiava ovunque la scritta: “
Tutto andrà bene
”. Qualcuno ha però
saggiamente fatto notare che il bene non è da aspettare solo dopo passato il coronavirus, ma
anche già dentro questa esperienza indesiderata e tremenda ci può essere stato del bene. Penso
che mai come in questo frangente è incisiva e puntuale la sfida lanciata dal nostro Vescovo:
"
OGNI SITUAZIONE È OCCASIONE
”. Ci ha fatto vivere in diretta l’esperienza
quaresimale del deserto. Qualcuno mi ha confidato di non aver mai vissuto così intensamente
la Quaresima come quest’anno…Del resto tra Quaresima e quarantena c’è un forte richiamo
e una palese sintonia. Ma ancora il “restare a casa” ci ha fatto rivivere personalmente ed
efficacemente la vita nascosta di Gesù a Nazaret con la sua famiglia…
Ripartiamo dal nostro altare