Quella Parola e le nostre paure
06 Agosto 2005 Anno A

Matteo 14,22-33
Riferimenti : 1Re 19,9a.11-13a; Salmo 84; Romani 9,1-5

I discepoli, a vederlo camminare sul mare, furono turbati e dissero: "è un fantasma" e si misero a gridare dalla paura. Ma subito Gesù parlò loro: "Coraggio, sono io, non abbiate paura". Pietro gli disse: "Signore, se sei tu, comanda che io venga da te sulle acque". Ed egli disse: "Vieni!". Pietro, scendendo dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andò verso Gesù. Ma per la violenza del vento, s'impaurì e, cominciando ad affondare, gridò: "Signore, salvami!". E subito Gesù stese la mano, lo afferrò e gli disse: "Uomo di poca fede, perchè hai dubitato?".

Leggendo l�episodio evangelico, che la liturgia di domani ci propone, sembrerebbe ovvio concentrare tutta l�attenzione sulla potenza di Ges� che cammina sulle acque e che la sua parola calma la tempesta del mare. Personalmente penso invece pi� utile soffermarci su altri due temi: la preghiera solitaria di Ges� (�sal� sul monte, solo, a pregare�) e la poca fede di Pietro (�uomo di poca fede, perch� hai dubitato?�).
Nel ritmo incalzante della sua giornata, Ges� ha sempre trovato il tempo per la preghiera, o al mattino presto o alla sera tardi, dopo aver congedato la folla. Non � certo possibile per noi penetrare tutto il segreto di questa sua preghiera solitaria. Ma possiamo almeno avvicinarci un poco facendo tre annotazioni. Ges� si � sempre rivolto a Dio invocandolo con il nome di Padre. La preghiera di Ges� � anzitutto filiale. Rivolgendosi a Dio come Padre, Ges� svela la relazione singolarmente unica che lo lega a Lui. Ma proprio perch� filiale � e questa � la seconda annotazione � la preghiera di Ges� � obbediente. � al tempo stesso la preghiera del Figlio e del Servo del Signore. Gi� nel termine Padre sono incluse ambedue le dimensioni: la familiarit� e l�obbedienza. Coscienza della propria filiazione e totale dipendenza sono i due poli della preghiera di Ges�, e sono � ancor prima � le strutture essenziali della sua persona. Non dovrebbe essere cos� di ogni cristiano? C�� infine una terza annotazione indispensabile: Ges� era anche consapevole di essere uomo, e come uomo � nella solitudine � si confrontava col Padre e con la sua Parola per ritrovare costantemente la nitidezza e il coraggio della propria via.
Ma veniamo al secondo tema suggerito. La barca sballottata dal mare, la paura dei discepoli, le parole di Ges� e il grido di Pietro, tutto questo fa capire che l�episodio vuole essere un simbolo della comunit� cristiana alle prese con le difficolt�. Ma nessuna paura: c�� il Signore. L�importante � aver fede e pregare come Pietro: �Signore, salvami!�. Si noti il dialogo fra Pietro e Ges�. Pietro cammina sulle acque come Ges�, ma non per potenza propria. La sua possibilit� dipende unicamente dalla parola del Signore (�vieni!�) e la forza sta tutta nella fede. � questa una grande lezione per tutti. Aggrappato a questa fede, il discepolo pu� ripetere gli stessi miracoli del Signore. Ma se questa fede si incrina (�uomo di poca fede, perch� hai dubitato?�), allora il discepolo torna ad essere facile preda delle forze del male. Il dubbio, di cui qui si parla, non � il dubbio intellettuale intorno alle verit� della fede, ma la mancanza di fiducia di fronte alle difficolt� della vita.