![]() Grano e zizzania crescono insieme: un
esempio di tolleranza universale In quel tempo, Gesù espose alla folla una parabola: "Il regno dei cieli si può paragonare a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. Ma mentre tutti dormivano venne il suo nemico, seminò zizzania in mezzo al grano e se ne andò. Quando poi la messe fiorì e fece frutto, ecco apparve anche la zizzania. Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: Padrone, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene dunque la zizzania? Ed egli rispose loro: Un nemico ha fatto questo. E i servi gli dissero: Vuoi dunque che andiamo a raccoglierla? No, rispose, perché non succeda che, cogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano (...) La presenza della zizzania nel
campo di grano - anche se i servi mostrano di esserne sorpresi - non è ancora in realtà il tratto più inatteso e sorprendente del racconto. Tanto è vero che ai
servi che gli chiedono spiegazioni, il padrone risponde semplicemente: "Il
nemico ha fatto questo". E neppure è inattesa l'affermazione che al tempo della
mietitura grano e zizzania saranno accuratamente separati: il grano raccolto nel
granaio e la zizzania buttata nel fuoco. La meraviglia dell'ascoltatore -
meraviglia che, come spesso accade, indica il punto su cui concentrarsi e sta
nel fatto che ora la zizzania non debba essere strappata, ma piuttosto lasciata
crescere insieme al grano fino al tempo della messe: altrimenti c'è il rischio -
aggiunge ironicamente il padrone - di strappare il grano e di lasciare la
zizzania. Il centro della parabola è qui, in questa pazienza di Dio, in questa
sua strana politica di tolleranza. Al tempo di Gesù c'era il movimento
farisaico, che pretendeva essere il popolo santo, separato dalla moltitudine dei
peccatori. E c'erano gruppi di monaci, che si ritiravano nella solitudine del
deserto a vivere
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