Il coraggio dell�amore
13 Novembre 2005 Anno A

Matteo 25,14-30
Riferiementi : Proverbi 31,10-13.19-20.30-31; Salmo 127; 1 Tessalonicesi 5,1-6

Venuto infine colui che aveva ricevuto un solo talento, disse: Signore, so che sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso; per paura andai a nascondere il tuo talento sotterra; ecco qui il tuo. Il padrone gli rispose: Servo malvagio e infingardo, sapevi che mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e cos�, ritornando, avrei ritirato il mio con l'interesse. Toglietegli dunque il talento, e datelo a chi ha i dieci talenti

I "talenti" (contrariamente a quanto spesso si dice) non sono le doti o le capacità (intelligenza o altro) che Dio ha dato a ciascuno. Sono piuttosto le responsabilit� che siamo chiamati ad assumere. Difatti la parabola racconta che il padrone diede �a chi cinque talenti, a chi uno, secondo le capacit� di ciascuno�.
I primi due servitori sono l�immagine dell�operosit� e dell�intraprendenza: trafficano ci� che � stato loro affidato e consegnano il doppio di quanto hanno ricevuto; sono perci� definiti �buoni e fedeli�. Il terzo invece � pigro, passivo: non traffica, non corre rischi, ma si limita a �conservare�, e perci� � definito �cattivo e pigro�, e �buono a nulla�. Il contrasto � dunque fra operosit� e pigrizia.
Nell�economia della parabola, per�, � chiaro che l�attenzione debba cadere soprattutto sul comportamento del servo cattivo.
Il servo pigro ha una sua idea di Dio, e cio� quella di un padrone duro che miete dove non ha seminato e raccoglie dove non ha sparso. In una simile concezione di Dio c�� posto soltanto per la paura e la scrupolosa osservanza di ci� che � prescritto: nulla di pi� e nulla di meno. Il servo non intende correre rischi, e mette al sicuro il denaro, credendosi giusto allorch� pu� ridare al padrone quanto ha ricevuto. Si ritiene sdebitato: �Ho avuto paura e sono andato a nascondere il tuo denaro: ti rendo quanto mi hai dato�.
Ma � una reazione sbagliata. L�ascoltatore della parabola � invitato da Ges� a cambiare prospettiva. Non pi� la prospettiva della gretta obbedienza e della paura, ma la prospettiva dell�amore, che � senza calcoli (non si limita a riconsegnare ci� che ha ricevuto), ma anche senza paura.
Il servo della parabola � rimasto paralizzato dalla paura del rendiconto. La paura lo ha reso inerte e dimissionario, incapace di correre qualsiasi rischio. E cos� � divenuto un burocrate senza alcuna intraprendenza.
La parabola, dunque, ha lo scopo di far comprendere la vera natura del rapporto che corre fra Dio e l�uomo. � tutto l�opposto della paura e del timore servile. Il discepolo di Ges� deve muoversi in un rapporto di amore, dal quale soltanto possono scaturire coraggio, generosit�, libert�, persino il coraggio di correre i rischi necessari