Tra i penitenti da Figlio di Dio

09 Gennaio 2005

Matteo 3,13-17
Riferimenti : Isaia 42,1-4.6-7; Salmo 28; Atti 10,34-38

In quel tempo Gesù dalla Galilea andò al Giordano da Giovanni per farsi battezzare da lui. Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: "Io ho bisogno di essere battezzato da te e tu vieni da me?" . Ma Gesù gli disse: "Lascia fare per ora, poichè conviene che cosè adempiamo ogni giustizia". Allora Giovanni acconsentì.
Appena battezzato, Gesù uscì dall'acqua: ed ecco, si aprirono i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di lui. Ed una voce dal cielo disse: "Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto".

Raccontando il battesimo di Gesù, l'evangelista parla dei cieli che si aprono e dello Spirito che discende, due tratti che rinviano a Isaia 63,19: "Se tu aprissi i cieli e discendessi! Davanti a te i monti tremerebbero". Con queste parole il profeta chiede a Dio di riaprire il cielo e di scendere in mezzo al popolo, così da ricondurlo verso la libertà. Al battesimo il cielo si è riaperto. Sottoponendosi al battesimo Gesù svela i due volti del suo mistero. Egli si presenta tra i peccatori e come loro riceve il battesimo in segno di penitenza. E nel contempo egli è dichiarato Figlio di Dio. In questa solidarietà di Gesù con la sorte dei peccatori si scorge già il germe della Croce, che lo porterà a prendere su di sè i peccati del mondo.
La scena del battesimo è anche descritta come una rivelazione su Gesù, sulla sua persona e sulla sua missione, che qui si inaugura. Questa rivelazione è soprattutto contenuta nelle parole della voce celeste che si riferiscono a Isaia 42,1-2 (prima lettura) e al Salmo 2. Gesù è dichiarato Figlio nel mentre gli è affidata una missione da compiere. La filiazione divina si manifesta nell'obbedienza. Naturalmente possiamo anche scorgere nel battesimo di Gesù la figura del battesimo cristiano. Anche nel battesimo cristiano si è proclamati figli di Dio, riempiti di Spirito Santo e si riceve una missione da compiere.
Può sorprendere il breve dialogo fra il Battista e Gesù. Dice Giovanni: "Io ho bisogno di essere battezzato da te e tu vieni a me?". Ma Gesù ribatte: "Lascia fare per ora, perchè così conviene che adempiamo ogni giustizia". In questo breve dialogo si nasconde un significato profondo. L'evangelista pone a confronto due concezioni messianiche, quella del Battista che pensava il Messia soprattutto come un giudice severo, che avrebbe separato i giusti dai peccatori; e quella di Gesù che invece sottolinea l'aspetto della misericordia. Gesù viene a farsi battezzare insieme ai peccatori, come se fosse un peccatore. Il Battista resta dapprima sconcertato di fronte a questa inattesa figura, ma poi si piega alla volontà di Dio, come avrebbe dovuto fare l'intero giudaesimo, e come deve fare ogni uomo: abbandonare la propria concezione per accettare quella di Dio.
Non si trascuri il fatto che le parole di Gesù dette qui sono le sue prime dell'intero Vangelo: "E' bene che venga compiuta ogni giustizia". Queste prime definiscono il suo atteggiamento profondo: Egli è venuto a compiere il piano di Dio e non si lascia in nessun modo separare da esso.