 IV DOMENICA TEMPO ORDINARIO A
3 Febbraio 2008
Matteo 5,1-12
Riferimenti :
Sofonia 2,3;3,12-13 - Salmo 145 - 1 Corinzi 1,26-31
Sofonia 2,3;3,12-13
Il profeta Sofonia svolge la sua attivit?
verso la met?del sec. 7 a.C., prima della riforma di Giosia, re
di Giudea, e invita i poveri della terra a cercare il Signore.
Dio, infatti, realizza la sua presenza se si accetta di
impegnarsi nell?eseguire la sua volont?(i suoi ordini) oltre
che nello svolgere la preghiera o i gesti di culto.
I poveri della terra (?anavim?) sono le persone umili e
sottomesse alla volont?di Dio. A questi si rivolge il profeta,
suggerendo la coerenza della vita nei rapporti con gli altri e
con Dio (giustizia) e l?umilt?del cuore che nasce dal
riconoscimento della propria povert?
Nel giorno dell?ira del Signore, quando tutta Gerusalemme sar?
giudicata e distrutta, si ritrover?un piccolo resto d?Israele?
(il gruppo degli umili e dei poveri, scampati dall?esilio).
Caratteristiche saranno: la fiducia nel Signore, l?eliminazione
di azioni malvagie, il rifiuto di inganni e menzogne, la
presenza della pace.
E? la contrapposizione alla realt?che porta alla distruzione e
alla morte, viste come castigo per un comportamento corrotto:
una societ?idolatra (che si fida di s?, empia (che rifiuta Dio
e la sua legge), egoista (che pensa a s?e inganna gli altri).
E? una riflessione per ogni persona che ha scelto la legge del
Signore e vive nella quotidianit? a contatto di molti (credenti
e non), che violano la legge e si comportano senza valori
morali.
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1 Corinzi 1,26-31
Nella lettera ai Corinzi S. Paolo suggerisce
una seria riflessione sulla condizione sociale della propria
comunit?per scoprire i criteri diversi e originali di Dio circa
la scelta dei suoi collaboratori. Infatti, la fede ha attecchito
in un mondo di poveri, fatto di schiavi e di liberti (schiavi
liberati), lavoratori del porto, piccoli rivenditori, immigrati.
E? tutta gente priva di cittadinanza romana. Eppure Dio ha
portato qui la sua sapienza. Dove non c??sapere, nobilt?e
potere il Signore ha scelto i suoi poich?non Hanno meriti o
pretese di fronte alla salvezza ultima. Anzi, di fronte a
Cristo Crocifisso, i poveri sono privilegiati poich?Ges?si ?
messo nella loro stessa condizione. Vengono ricordati tre
vocaboli diversi: giustificazione, santificazione e redenzione
che in fondo significano tutti la libert?dal peccato e la nuova
esistenza di figli di Dio. * Giustificazione ?una parola di
tipo giudiziario: ?l?azione divina che rende ?giusti? i
peccatori a patto che credano. * Santificazione ?parola che fa
riferimento al culto (santo=sacro): ?la nuova condizione dei
credenti consacrati a Dio perch?accolti per grazia. *
Redenzione ?in collegamento al riscatto di persone vendute come
schiavi, pagato per solidariet? Dio ?pienamente solidale e per
libera scelta fa sua un?umanit?asservita al male. Perci?il
cristiano, diventato nuova creatura, trova gioia e soddisfazione
nell?amore o nella grandezza di Dio che ci
coinvolge nei suoi progetti. |
Matteo 5,1-12
Vedendo le folle, Ges?sal?sulla montagna e, messosi a sedere, gli si
avvicinarono i suoi discepoli. Prendendo allora la parola, li ammaestrava
dicendo:
1 ?Beati i poveri in spirito,
perch?di essi ?il regno dei cieli.
2 Beati gli afflitti,
perch?saranno consolati.
3 Beati i miti,
perch?erediteranno la terra.
4 Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perch?saranno saziati.
5 Beati i misericordiosi,
perch?troveranno misericordia.
6 Beati i puri di cuore,
perch?vedranno Dio.
7 Beati gli operatori di pace,
perch?saranno chiamati figli di Dio.
8 Beati i perseguitati per causa della giustizia,
perch?di essi ?il regno dei cieli.
9 Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e,
mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.
Rallegratevi ed esultate, perch?grande ?la vostra
ricompensa nei cieli. Cos?infatti hanno perseguitato i profeti
prima di voi.
Nel Vangelo di Matteo, Ges?affronta la nuova giustizia per
chi ?disposto a seguirlo nel cammino verso il Regno. E? un appello morale in 8
punti che non vuole essere una sintesi del cristianesimo poich?mancano
riferimenti essenziali alla Croce, all?Eucaristia, alla Chiesa e allo Spirito.
Ne aggiunge un ultimo per far riferimento ai suoi che sono nell?elenco dei beati
quando dovranno soffrire ?a causa mia?. E? la proposta di una scelta che viene
offerta a chi vuol seguire Ges?dopo che ha gi?accettato l?annuncio del Regno e
ne sta verificando la testimonianza. E?, infatti, rivolta solo ai discepoli,
tenendo presente che per?non si tratta di un gruppo di eletti ma di
annunciatori: ?Vedendo le folle?, gli si avvicinarono i suoi discepoli.
Prendendo allora la parola, li ammaestrava (fece loro da maestro) dicendo??.
?Beati? indica gli atteggiamenti e la condizioni per avere parte alla felicit?
del Regno. ?I poveri in spirito? sono coloro che scelgono la povert? la
rinuncia alla violenza, alla rivalsa. Privi di appoggio umano, si abbandonano a
Dio, sperando nel suo aiuto. Le altre beatitudini sviluppano aspetti diversi
della ?povert?in spirito?: gli afflitti soffrono per la situazione del mondo
attuale fidandosi di Dio, i miti rispondono alla violenza con la fiducia, chi ha
fame e sete di giustizia opera con responsabilit?sulla Parola del Signore, i
misericordiosi perdonano, i puri di cuore vivono con libert?e semplicit?la
loro vita, gli operatori di pace costruiscono un mondo di solidariet? i
perseguitati fanno risplendere i valori sani di Dio. ?E beati voi quando vi
insulteranno...: Il Signore prende le vostre parti?.
?un Vangelo che ogni volta ci fa pensosi e ci lascia disarmati.
Non c'?prova o garanzia per queste affermazioni, sono come una nuvola di canto
che seduce e riaccende la nostalgia prepotente di un mondo fatto di bont? di
sincerit? di giustizia. Un tutt'altro modo di essere uomini. Hanno, in qualche
modo, conquistato la nostra fiducia: le sentiamo vere e affidabili, difficili
eppure amiche. Non sanciscono nuovi precetti, ma sono l'annuncio gioioso che Dio
regala vita a chi produce amore. Che se uno si fa carico della felicit?di
qualcuno, il Padre si fa carico della sua felicit? Ci assicurano che il senso
della vita ? e non pu?che essere, una ricerca di felicit? Che i misteriosi
legislatori del mondo sono i giusti, che i tessitori segreti del meglio sono i
poveri. Se accogli le beatitudini, la loro logica ti cambia il cuore, sulla
misura di quello di Dio. Che non ?imparziale, ha un debole per i deboli,
incomincia dalle periferie della storia, ha scelto ci?che nel mondo ?povero e
malato per cambiare radicalmente il mondo, per fare una storia che avanzi non
per le vittorie della forza, ma per seminagioni di giustizia e raccolti di pace.
Sono detti beati i poveri, non la povert? Sono beati gli uomini, non le
situazioni. Dio ?con i poveri contro la povert? Beati quelli che sono nel
pianto: Dio ?dalla parte di chi piange, ma non dalla parte del dolore. ?la
beatitudine pi?paradossale: felice chi non ?felice. Ma non perch?la felicit?
si trovi nel piangere, ma perch?accade una cosa nuova: ?In piedi, voi che
piangete, avanti: Dio cammina con voi, asciuga lacrime, fascia il cuore, apre
futuro?. Un angelo misterioso annuncia a chiunque piange: ?Il Signore ?con te?.
Dio ?con te, nel riflesso pi?profondo delle tue lacrime, per moltiplicare il
coraggio. Nella tempesta ?al tuo fianco, forza della tua forza. Come per i
discepoli, colti di notte dalla burrasca sul lago: lui ?l? nella forza dei
rematori che non si arrendono, nelle braccia salde del timoniere, negli occhi
della vedetta che scruta la riva e cerca l'aurora. Beati i misericordiosi: sono
gli unici che nel futuro troveranno ci?che hanno gi? la misericordia. Essa ?
qualcosa che si porta con s?per sempre, bagaglio per il viaggio eterno,
equipaggiamento e sigillo d'eternit?posto su tutta la lunghezza del tempo.
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