
TUTTI I SANTI
1 novembre 2018 Matteo 5, 1-12a Riferimenti :
Ap 7,2-4.9-14 - Salmo 88 - Romani 8, 28-39 |
Canterò in eterno l’amore del Signore, di
generazione in generazione farò conoscere con la mia bocca la
tua fedeltà. I cieli cantano le tue meraviglie, Signore, la tua
fedeltà nell’assemblea dei santi. R Dio è tremendo nel consiglio
dei santi,grande e terribile tra quanti lo circondano. |
Ap 7,2-4.9-14 Io, Giovanni, vidi
un angelo che saliva dall’oriente e aveva il
sigillo del Dio vivente. E gridò a gran voce ai
quattro angeli ai quali era stato concesso il
potere di devastare la terra e il mare: “Non
devastate né la terra, né il mare, né la piante,
finché non abbiamo impresso il sigillo del
nostro Dio sulla fronte dei suoi servi”. Poi
udii il numero di coloro che furon segnati con
il sigillo: centoquarantaquattromila, segnati da
ogni tribù dei figli d’Israele. Dopo ciò,
apparve una moltitudine immensa, che nessuno
poteva contare, di ogni nazione, razza, popolo e
lingua. Tutti stavano in piedi davanti al trono
e davanti all’Agnello, avvolti in vesti candide,
e portavano palme nelle mani. E gridavano a gran
voce: “La salvezza appartiene al nostro Dio
seduto sul trono e all’Agnello”. Allora tutti
gli angeli che stavano intorno al trono e i
vegliardi e i quattro esseri viventi, si
inchinarono profondamente con la faccia davanti
al trono e adorarono Dio dicendo: “Amen! Lode,
gloria, sapienza, azione di grazie, onore,
potenza e forza al nostro Dio nei secoli dei
secoli. Amen”. Uno dei vegliardi allora si
rivolse a me e disse: “Quelli che sono vestiti
di bianco, chi sono e donde vengono?”. Gli
risposi: “Signore mio, tu lo sai”. E lui: “Essi
sono coloro che sono passati attraverso la
grande tribolazione e hanno lavato le loro vesti
rendendole candide col sangue dell’Agnello”.
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Romani 8, 28-39 Fratelli, noi
sappiamo che tutto concorre al bene, per quelli che amano Dio,
per coloro che sono stati chiamati secondo il suo disegno.
Poiché quelli che egli da sempre ha conosciuto, li ha anche
predestinati a essere conformi all’immagine del Figlio suo,
perché egli sia il primogenito tra molti fratelli; quelli poi
che ha predestinato, li ha anche chiamati; quelli che ha
chiamato, li ha anche giustificati; quelli che ha giustificato,
li ha anche glorificati. Che diremo dunque di queste cose? Se
Dio è per noi, chi sarà contro di noi? Egli, che non ha
risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha consegnato per tutti
noi, non ci donerà forse ogni cosa insieme a lui? Chi muoverà
accuse contro coloro che Dio ha scelto? Dio è colui che
giustifica! Chi condannerà? Cristo Gesù è morto, anzi è risorto,
sta alla destra di Dio e intercede per noi! Chi ci separerà
dall’amore di Cristo? Forse la tribolazione, l’angoscia, la
persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada? Come
sta scritto: «Per causa tua siamo messi a morte tutto il giorno,
siamo considerati come pecore da macello». Ma in tutte queste
cose noi siamo più che vincitori grazie a colui che ci ha amati.
Io sono infatti persuaso che né morte né vita, né angeli né
principati, né presente né avvenire, né potenze, né altezza né
profondità, né alcun’altra creatura potrà mai separarci
dall’amore di Dio, che è in Cristo Gesù, nostro Signore.
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Matteo
5, 1-12a In quel tempo. Vedendo le folle, il Signore Gesù salì sul monte:
si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare
e insegnava loro dicendo: «Beati i poveri in spirito, perché di essi è il
regno dei cieli. Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati.
Beati i miti, perché avranno in eredità la terra. Beati quelli che hanno fame
e sete della giustizia, perché saranno saziati. Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia. Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. Beati i
perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. Beati voi
quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di
male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è
la vostra ricompensa nei cieli».
Gesù si trova dinanzi
ad un mondo malvagio, crudele, spietato, empio, idolatra, disonesto immorale.
A questo mondo corrotto, nel quale anche la religione vera era stata
trasformata in un imparaticcio di parole umane, Gesù propone una via di
salvezza. Ad esso annunzia la via della vita, o della beatitudine, che è
totalmente opposta, contraria alla via che persegue il mondo per ottenere ciò
che esso pensa sia vita, mentre in realtà è solo morte. Non c'è vita fuori
della Parola di Gesù. Anche oggi il mondo si trova sballottato tra due
profezie: una falsa e l'altra vera. Quella vera è solo la Parola di Gesù,
quella che oggi il Vangelo fa risuonare con grande solennità, ieraticità,
eleganza. Quella falsa è la parola di ogni altro uomo, di chiunque propone
una via di vita che prescinda da quella proclamata da Gesù Signore. Oggi i
falsi profeti sono un esercito, sono più di quegli spiriti immondi che
possedevano quel povero uomo della terra dei Gadarèni. Noi siamo pervasi da
mille legioni di falsità. Il mondo è sotto questa legione infernale di
falsità, inganno, menzogna, idolatria, empietà. Solo Cristo Gesù lo potrà
liberare. Gesù lo libera attraverso la proclamazione della sua Parola. Gesù
però è il perfetto uomo delle beatitudini. Esse sono la sua stessa vita, il
suo essere e il suo operare. Su di Lui Satana non aderisce. La sua carne è
repellente. Il suo corpo è refrattario. Anche il cristiano, se vuole
distruggere la potenza di queste legioni di male, deve farsi un corpo
refrattario e repellente spalmando su di esso l'olio purissimo delle
beatitudini. |