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L'incontro con Dio ?un dono Lc 19,1-10
Entrato in Gerico, attraversava la citt? 2 Ed ecco un uomo di nome
Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco, 3 cercava di vedere quale fosse Ges? ma
non gli riusciva a causa della folla, poich?era piccolo di statura. 4
Luca racconta l'incontro di
Ges?con Zacch?. L'ultimo periodo del suo ministero, prima della morte in croce
(18,1-21,38), sta volgendo al termine. Nelle vicinanze della citt?santa, a
G?ico, predica per la terza volta la sua passione (18,31), guarisce il cieco
seduto lungo la strada (18,35-43) ed entrato in citt?parla con la gente e si fa
invitare da Zacch?. G?ico ?una citt?di commercio, circola un discreto
capitale, ?luogo di dogana per le merci che provengono dall'Oriente. Vi si
trovano, perci? funzionati imperiali, commercianti, esattori di imposte. Il
mestiere di esattore ?infamante, poich?l'ebreo che vi si dedica (pubblicano)
tradisce due volte il popolo: o ruba esigendo tasse senza un criterio di
giustizia o consegna agli idolatri (romani) il ricavato, mantenendo per s?
ovviamente, una grossa parte di ricchezza. Zacch? ?un capo dei pubblicani, e
perci??riconosciuto come un?autorit?potente e ricca. - Zacch? ha un
desiderio vero, profondo, radicato di vedere Ges? Non si preoccupa del giudizio
degli altri e, non sentendosi degno di accostarsi a Ges? lo anticipa sul
cammino, arrampicandosi su un albero. - Ges?accetta in un gioco di sguardi e di
pensieri. Quest?uomo, ritenuto da tutti, ormai, un perduto e un maledetto, sar?
il segno della impensabile novit? ?come una scommessa. Dio sa fare
l?impossibile e pu?convertire questo ricco maledetto. "Nulla ?impossibile a
Dio" (18,27). - "Oggi devo restare a casa tua". L?"Oggi" ?il tempo della
salvezza che ?giunto anche per Zaccheo. "Devo" indica una scelta del Padre a
cui Ges?si adegua per svolgere l'opera affidatagli. "Restare" ?il verbo
dell'amicizia che esprime comunione senza rimproveri. - "in fretta" ricorda il
momento irripetibile dell'incontro cui Luca descrive il personaggio Zaccheo
con cura: ?l'esattore capo della dogana di Ge rico, zona di confine della
provincia romana. Ha al suo servizio dei dipendenti ed ?molto ricco. Gli
esattori vengono considerati alla stregua dei pubblici peccatori e i giudei
osservanti li evitavano ritenendoli impuri. Zaccheo ?un ?caso difficile? anche
per il vangelo perch??molto ricco. Nell'episodio precedente del giovane ricco
Ges?ha detto: ?E' pi?facile che un cammello passi attraverso la cruna di un
ago che un ricco entri nel regno dei cieli? (Lc 18,25). Tuttavia c'?una
differenza tra Zaccheo e il giovane ricco. Zaccheo viene considerato da tutti
come un peccatore, ed egli stesso ?pronto ad ammetterlo. Non pu?affermare,
come invece il giovane ricco: ?Tutte queste cose le ho osservate fin da ragazzo?
(18,21). Zaccheo ?consapevole di essere peccatore e sa di aver bisogno del
perdono. Piccolo di statura, Zaccheo si arrampica su un albero per vedere Ges?
Ges?lo scorge e gli dice: ?Zaccheo, scendi subito, perch?oggi devo fermarmi a
casa tua?. Si noti la delicatezza d elle parole di Ges? non dice ?scendi subito
perch?voglio convertirti?, bens? voglio essere tuo ospite. Ges?sembra farsi
bisognoso per avere, poi, la possibilit?di perdonare. L'iniziativa ?di Ges?ed
?gratuita, tuttavia si inserisce in una disponibilit?dell'uomo. L'incontro con
Dio ?sempre al tempo stesso un dono e compimento di una ricerca, esaudimento di
un desiderio. Zaccheo desidera vedere Ges?e poi, interpellato, ?pronto ad
accoglierlo (?in fretta scese e lo accolse in piena gioia?). L'incontro con Ges?
cambia la vita di Zaccheo. Ges?veramente non dice nulla a Zaccheo ma questi
comprende: ?Ecco, Signore, d?la met?dei miei beni ai poveri, e se ho frodato
qualcuno, restituisco quattro volte tanto?. Il pubblicano Zaccheo diventa cos?
la figura del discepolo cristiano che non lascia tutto, come invece altri
chiamati, ma rimane nella propria casa, continuando il proprio lavoro, testimone
per?di un nuovo modo di vivere: non pi?il guadagno al di sopra di tutto, ma la
giustizia (?restituisco quattro volte tanto?) e la condivisione con i bisognosi
(?d?la met?dei miei beni ai poveri?). C'?il discepolo che lascia tutto per
farsi annunciatore itinerante del Regno, e c'?il discepolo che vive la medesima
radicalit?restando nel mondo a cui appartiene. |