Ottava del natale del signore
Circoncisione del signore
1 gennaio 2016
Luca 2, 18-21
Riferiemnti : Numeri 6, 22-27 -Salmo 66 -  Filippesi 2, 5-11
Dio ci benedica con la luce del suo volto. Dio abbia pietà di noi e ci benedica, su di noi faccia splendere il suo volto; perché si conosca sulla terra la tua via, la tua salvezza fra tutte le genti. Gioiscano le nazioni e si rallegrino, perché tu giudichi i popoli con rettitudine,governi le nazioni sulla terra. ® Ti lodino i popoli, o Dio, ti lodino i popoli tutti. Ci benedica Dio, il nostro Dio, e lo temano tutti i confini della terra.

Numeri 6, 22-27
In quei giorni. Il Signore parlò a Mosè e disse: «Parla ad Aronne e ai suoi figli dicendo: “Così benedirete gli Israeliti: direte loro: Ti benedica il Signore / e ti custodisca. / Il Signore faccia risplendere per te il suo volto / e ti faccia grazia. / Il Signore rivolga a te il suo volto / e ti conceda pace”. Così porranno il mio nome sugli Israeliti e io li benedirò».

Il brano è introdotto in questo modo: «Il Signore parlò a Mosè e disse: Parla ad Aronne e ai suoi figli dicendo: Così benedirete gli Israeliti: direte loro…» (vv. 22-23). Diversamente da quanto avviene in altri testi in cui la parola o l’ordine è dato a Mosè e ad Aronne insieme, qui Mosè riceve l’incarico di affidare un compito specifico proprio ad Aronne e, per mezzo suo, a tutto l’ordine sacerdotale. La facoltà di benedire il popolo è presentata qui come una prerogativa che compete ai sacerdoti (cfr. Lv 9,22) e non ai re, come appare in due testi dove sono Davide (cfr. 2Sam 6,18) e Salomone (1Re 8,14.55-61) a benedire il popolo, o ai leviti (Dt 10,8; cfr. 21,5). Ancora una volta si fa risalire all’epoca del deserto, con tutta l’autorevolezza della mediazione mosaica una consuetudine dell’epoca in cui è stato composto il libro. È probabile però che la formula di benedizione qui riportata sia antica perché ha avuto un impatto notevole sulla preghiera di Israele (cfr. Sal 4,7 e 67,2). Nel testo della benedizione, Israele è considerato in senso collettivo, come risulta dall'uso della seconda persona singolare, caratteristica, tra l'altro, di tanti salmi. La benedizione divina riguardo quindi tutto il popolo e ciascuno dei suoi membri. La triplice menzione del nome divino, che divide il testo della benedizione in tre stichi, sottolinea che il bene e la prosperità di Israele dipendono strettamente da JHWH Nel primo stico si dice: «Ti benedica il Signore e ti custodisca» (v. 24). La benedizione (berakah) invocata da Dio rappresenta una parola efficace che conferisce benessere e felicità. Come conseguenza della benedizione divina si chiede a Dio di «custodire» (shamar) Israele. Questo verbo esprime non tanto la protezione di JHWH contro un immediato pericolo, ma soprattutto la sua premura per Israele in ogni momento della sua esistenza: da essa dipende per Israele la possibilità stessa di mantenersi in vita. Si veda a tale proposito il Sal 121, in cui Dio è presentato come il «custode» di Israele, o anche il nostalgico grido di Giobbe: «Oh potessi tornare com'ero ai mesi di un tempo, ai giorni in cui Dio mi custodiva»

Filippesi 2, 5-11
Fratelli, abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù: / egli, pur essendo nella condizione di Dio, / non ritenne un privilegio / l’essere come Dio, / ma svuotò se stesso / assumendo una condizione di servo, / diventando simile agli uomini. Dall’aspetto riconosciuto come uomo, / umiliò se stesso / facendosi obbediente fino alla morte / e a una morte di croce. / Per questo Dio lo esaltò / e gli donò il nome / che è al di sopra di ogni nome, / perché nel nome di Gesù / ogni ginocchio si pieghi / nei cieli, sulla terra e sotto terra, / e ogni lingua proclami: / «Gesù Cristo è Signore!», / a gloria di Dio Padre.
Gesù si muove dalla divinità all'umanità, dimenticandosi i privilegi dell'essere Dio. L'umanità anche nelle sue accezioni meno nobili o meno facilitanti non lo spaventa. Anzi di essa vuole sperimentare tutto, anche quanto di meno attraente essa possa offrire. Senza vittimismo o masochismo. Solo per amore, per desiderio di partecipare intimamente alla condizione umana. Per essere con ogni uomo, capace di solidarietà vera. Questi sentimenti di Gesù passano in Paolo. Da Damasco in poi Gesù è per lui non solo un modello, ma un testimone efficace e, così efficace, da fargli sentire l'obbligo di condividere gli stessi sentimenti. Un aspetto dell'abbracciare la condizione umana da parte di Gesù non previsto. Gesù ha costruito, generato un'esperienza di sentimenti umani tale che ora possono essere di altri: ma li ha raffinati, elevati, rendendo l'umanità e il suo modo sentire più sensibile. Ha introdotto nel mondo un modo più amorevole di guardare l'altro, ha dato dignità ad ogni persona, apprezzando ogni differenza, ma non rendendola motivo di discriminazione. Paolo è tra i primi ad essere travolto da questa novità pasquale. Un'umanità rigenerata, una nuova creazione lo trascina in un'avventura senza eguali. Che ora ha passato a noi. Un'avventura che ci responsabilizza, per essere uomini e donne con gli stessi sentimenti di Cristo.
Signore, il dono del vangelo ci permette di amare di più l'uomo, di avere più misericordia. Fa' che non abbiamo paura di quello che l'amore e la misericordia ci chiederanno



 
Ad est di Betlemme, a circa 2 km dal centro abitato, si trova il villaggio di Beit Sahur, la casa dei “guardiani”, di coloro che vigilano, dove si incontra il Campo dei Pastori. Il Santuario è raggiungibile anche a piedi, proseguendo per la strada della Grotta del Latte.Già al tempo di S. Elena si trovava qui una chiesa dedicata agli Angeli che avevano annunciato ai pastori la nascita del Redentore.

Luca 2, 18-21
In quel tempo. Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore. I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro. Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima che fosse concepito nel grembo.

La circoncisione, pratica antichissima nella storia dell'umanità, è assunta dal Signore e posta come segno di alleanza, cioè di appartenenza a Lui. Tra i figli Abramo è di Dio, chi viene circonciso. Chi non sarà circonciso, mai potrà essere della discendenza di Abramo e di conseguenza mai potrà ereditare la benedizione. Per essa si diveniva figli della promessa, della benedizione, della salvezza. È il segno nella carne. Disse Dio ad Abramo: «Da parte tua devi osservare la mia alleanza, tu e la tua discendenza dopo di te, di generazione in generazione. Questa è la mia alleanza che dovete osservare, alleanza tra me e voi e la tua discendenza dopo di te: sia circonciso tra voi ogni maschio. Vi lascerete circoncidere la carne del vostro prepuzio e ciò sarà il segno dell'alleanza tra me e voi. Quando avrà otto giorni, sarà circonciso tra voi ogni maschio di generazione in generazione, sia quello nato in casa sia quello comprato con denaro da qualunque straniero che non sia della tua stirpe. Deve essere circonciso chi è nato in casa e chi viene comprato con denaro; così la mia alleanza sussisterà nella vostra carne come alleanza perenne. Il maschio non circonciso, di cui cioè non sarà stata circoncisa la carne del prepuzio, sia eliminato dal suo popolo: ha violato la mia alleanza». Allora Abramo prese Ismaele, suo figlio, e tutti i nati nella sua casa e tutti quelli comprati con il suo denaro, tutti i maschi appartenenti al personale della casa di Abramo, e circoncise la carne del loro prepuzio in quello stesso giorno, come Dio gli aveva detto. Abramo aveva novantanove anni, quando si fece circoncidere la carne del prepuzio. Ismaele, suo figlio, aveva tredici anni quando gli fu circoncisa la carne del prepuzio. In quello stesso giorno furono circoncisi Abramo e Ismaele, suo figlio. E tutti gli uomini della sua casa, quelli nati in casa e quelli comprati con denaro dagli stranieri, furono circoncisi con lui. (Cfr. Gen 17,9-27). San Paolo si oppone risolutamente a che la circoncisione segni il corpo del cristiano. Il segno e il sacramento della Nuova Alleanza è Cristo Gesù e la fede in Lui. La salvezza è dalla fede in Cristo Gesù e non dalla circoncisione.
Cristo ci ha liberati per la libertà! State dunque saldi e non lasciatevi imporre di nuovo il giogo della schiavitù. Ecco, io, Paolo, vi dico: se vi fate circoncidere, Cristo non vi gioverà a nulla. E dichiaro ancora una volta a chiunque si fa circoncidere che egli è obbligato ad osservare tutta quanta la Legge. Non avete più nulla a che fare con Cristo voi che cercate la giustificazione nella Legge; siete decaduti dalla grazia. Quanto a noi, per lo Spirito, in forza della fede, attendiamo fermamente la giustizia sperata. Perché in Cristo Gesù non è la circoncisione che vale o la non circoncisione, ma la fede che si rende operosa per mezzo della carità. Correvate così bene! Chi vi ha tagliato la strada, voi che non obbedite più alla verità? Questa persuasione non viene sicuramente da colui che vi chiama! Un po' di lievito fa fermentare tutta la pasta. Io sono fiducioso per voi, nel Signore, che non penserete diversamente; ma chi vi turba subirà la condanna, chiunque egli sia. Quanto a me, fratelli, se predico ancora la circoncisione, perché sono tuttora perseguitato? Infatti, sarebbe annullato lo scandalo della croce. 12Farebbero meglio a farsi mutilare quelli che vi gettano nello scompiglio! (Gal 5,1-11). Gesù essendo vero figlio della promessa e della benedizione, vero figlio di Abramo, riceve oggi la circoncisione come segno nella carne della sua appartenenza al Signore. È Lui il Figlio della promessa nella quale saranno benedette tutte le genti. È Lui il vero Figlio di Abramo attraverso il quale il Signore ha stabilito di redime l'umanità. Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore. I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com'era stato detto loro. Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall'angelo prima che fosse concepito nel grembo.
Sottoponendosi al rito della circoncisione, oggi Gesù diviene popolo del Signore, vero figli di Abramo, vero figlio di Davide, vero Figlio dell'uomo, Dio per mezzo di Lui può redimere l'umanità. Redenta l'umanità, occorre un'altra circoncisione: quella del cuore, praticata giorno per giorno nell'uomo dallo Spirito Santo mediante la fede in Gesù Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, dateci la vera circoncisione.