 XII Domenica dopo Pentecoste
20 agosto 2023
Mt 11, 16-24
Riferimenti : 2Cr 36, 11-21 - Sal 105 - Rm 2, 12-29 |
Salvaci, Signore, nostro Dio. Si mescolarono con
le genti e impararono ad agire come loro. Servirono i loro idoli
e questi furono per loro un tranello. Immolarono i loro figli e
le loro figlie a falsi dèi. L’ira del Signore si accese contro
il suo popolo ed egli ebbe in orrore la sua eredità.
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2Cr 36, 11-21 In quei giorni.
Quando divenne re, Sedecìa aveva ventun anni;
regnò undici anni a Gerusalemme. Fece ciò che è
male agli occhi del Signore, suo Dio. Non si
umiliò davanti al profeta Geremia, che gli
parlava in nome del Signore. Si ribellò anche al
re Nabucodònosor, che gli aveva fatto giurare
fedeltà in nome di Dio. Egli indurì la sua
cervice e si ostinò in cuor suo a non far
ritorno al Signore, Dio d’Israele. Anche tutti i
capi di Giuda, i sacerdoti e il popolo
moltiplicarono le loro infedeltà, imitando in
tutto gli abomini degli altri popoli, e
contaminarono il tempio, che il Signore si era
consacrato a Gerusalemme. Il Signore, Dio dei
loro padri, mandò premurosamente e
incessantemente i suoi messaggeri ad ammonirli,
perché aveva compassione del suo popolo e della
sua dimora. Ma essi si beffarono dei messaggeri
di Dio, disprezzarono le sue parole e
schernirono i suoi profeti al punto che l’ira
del Signore contro il suo popolo raggiunse il
culmine, senza più rimedio. Allora il Signore
fece salire contro di loro il re dei Caldei, che
uccise di spada i loro uomini migliori nel
santuario, senza pietà per i giovani, per le
fanciulle, per i vecchi e i decrepiti. Il
Signore consegnò ogni cosa nelle sue mani. Portò
a Babilonia tutti gli oggetti del tempio di Dio,
grandi e piccoli, i tesori del tempio del
Signore e i tesori del re e dei suoi ufficiali.
Quindi incendiarono il tempio del Signore,
demolirono le mura di Gerusalemme e diedero alle
fiamme tutti i suoi palazzi e distrussero tutti
i suoi oggetti preziosi. Il re deportò a
Babilonia gli scampati alla spada, che divennero
schiavi suoi e dei suoi figli fino all’avvento
del regno persiano, attuandosi così la parola
del Signore per bocca di Geremia: «Finché la
terra non abbia scontato i suoi sabati, essa
riposerà per tutto il tempo della desolazione
fino al compiersi di settanta anni».
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Rm 2, 12-29 Fratelli, tutti
quelli che hanno peccato senza la Legge, senza la Legge
periranno; quelli invece che hanno peccato sotto la Legge, con
la Legge saranno giudicati. Infatti, non quelli che ascoltano la
Legge sono giusti davanti a Dio, ma quelli che mettono in
pratica la Legge saranno giustificati. Quando i pagani, che non
hanno la Legge, per natura agiscono secondo la Legge, essi, pur
non avendo Legge, sono legge a se stessi. Essi dimostrano che
quanto la Legge esige è scritto nei loro cuori, come risulta
dalla testimonianza della loro coscienza e dai loro stessi
ragionamenti, che ora li accusano ora li difendono. Così avverrà
nel giorno in cui Dio giudicherà i segreti degli uomini, secondo
il mio Vangelo, per mezzo di Cristo Gesù. Ma se tu ti chiami
Giudeo e ti riposi sicuro sulla Legge e metti il tuo vanto in
Dio, ne conosci la volontà e, istruito dalla Legge, sai
discernere ciò che è meglio, e sei convinto di essere guida dei
ciechi, luce di coloro che sono nelle tenebre, educatore degli
ignoranti, maestro dei semplici, perché nella Legge possiedi
l’espressione della conoscenza e della verità… Ebbene, come mai
tu, che insegni agli altri, non insegni a te stesso? Tu che
predichi di non rubare, rubi? Tu che dici di non commettere
adulterio, commetti adulterio? Tu che detesti gli idoli, ne
derubi i templi? Tu che ti vanti della Legge, offendi Dio
trasgredendo la Legge! Infatti sta scritto: «Il nome di Dio è
bestemmiato per causa vostra tra le genti». Certo, la
circoncisione è utile se osservi la Legge; ma, se trasgredisci
la Legge, con la tua circoncisione sei un non circonciso. Se
dunque chi non è circonciso osserva le prescrizioni della Legge,
la sua incirconcisione non sarà forse considerata come
circoncisione? E così, chi non è circonciso fisicamente, ma
osserva la Legge, giudicherà te che, nonostante la lettera della
Legge e la circoncisione, sei trasgressore della Legge. Giudeo,
infatti, non è chi appare tale all’esterno, e la circoncisione
non è quella visibile nella carne; ma Giudeo è colui che lo è
interiormente e la circoncisione è quella del cuore, nello
spirito, non nella lettera; la sua lode non viene dagli uomini,
ma da Dio.
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Mt 11, 16-24 In quel
tempo. Il Signore Gesù diceva alle folle: «A chi posso paragonare questa
generazione? È simile a bambini che stanno seduti in piazza e, rivolti ai
compagni, gridano: “Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato, abbiamo
cantato un lamento e non vi siete battuti il petto!”. È venuto Giovanni, che
non mangia e non beve, e dicono: “È indemoniato”. È venuto il Figlio
dell’uomo, che mangia e beve, e dicono: “Ecco, è un mangione e un beone, un
amico di pubblicani e di peccatori”. Ma la sapienza è stata riconosciuta
giusta per le opere che essa compie». Allora si mise a rimproverare le città
nelle quali era avvenuta la maggior parte dei suoi prodigi, perché non si
erano convertite: «Guai a te, Corazìn! Guai a te, Betsàida! Perché, se a Tiro
e a Sidone fossero avvenuti i prodigi che ci sono stati in mezzo a voi, già
da tempo esse, vestite di sacco e cosparse di cenere, si sarebbero
convertite. Ebbene, io vi dico: nel giorno del giudizio, Tiro e Sidone
saranno trattate meno duramente di voi. E tu, Cafàrnao, sarai forse innalzata
fino al cielo? Fino agli inferi precipiterai! Perché, se a Sòdoma fossero
avvenuti i prodigi che ci sono stati in mezzo a te, oggi essa esisterebbe
ancora! Ebbene, io vi dico: nel giorno del giudizio, la terra di Sòdoma sarà
trattata meno duramente di te!».ù Mt 11,
16-24
Giovanni viveva come un eremita, si vestiva con pelli di
cammello, si cibava di locuste e di miele selvatico. Giovanni si servì di
beni materiali il meno possibile. Gesù era povero e viveva da povero, però
non in modo molto dissimile dai giudei più poveri. Giovanni fu definito
posseduto dal demonio. Gesù fu detto mangione e beone. Sia Giovanni che Gesù
chiedevano ai capi giudei, alla borghesia giudaica, alla burocrazia e anche
ai poveri un cambiamento di vita che mettesse Dio al centro della loro
persona. I poveri erano più disponibili, ma coloro che avevano il potere e il
benessere in mano non volevano sentire né Gesù, né Giovanni. La gente che non
vuole convertirsi si difende da chi vive appieno la propria vocazione
chiamandoli fanatici, scriteriati, presuntuosi, malati di orgoglio
sopraffino. Definiscono invece se stessi sapienti. Ma le loro opere li
giudicano: non c’è peggior sordo di chi non vuol udire e peggior cieco di chi
non vuole vedere. Le bugie hanno le gambe corte; l’ipocrisia si smaschera da
sola! Perché si dice: «Io cambio vita se tutti cambiano». Che ipocrisia! La
tua scusa è una bugia stupida. Se gli altri non si convertono chi t’impedisce
di aprirti alla gioia dell’esistenza cristiana?
Credo Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo
e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo
Signore, Gesù Cristo, unigenito, Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti
i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero; generato, non
creato: della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono
state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo; e
per opera dello Spirito santo si è incarnato nel seno della vergine Maria e
si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi, patì sotto Ponzio Pilato, morì e fu
sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture; è salito al
cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per
giudicare i vivi e i morti: e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito
santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio e con il
Padre ed il Figlio è adorato e glorificato: e ha parlato per mezzo dei
profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo
battesimo per il perdono dei peccati. E aspetto la risurrezione dei morti e
la vita del mondo che verrà. Amen. |