
III Domenica di Pasqua
23 aprile 2023
Gv 1, 29-34
Riferimenti : At 19, 1b-7 - Sal 106 - Eb 9, 11-15 |
Noi siamo suo popolo e gregge del suo pascolo.
Rendete grazie al Signore perché è buono, perché il suo amore è
per sempre. Lo dicano quelli che il Signore ha riscattato, che
ha riscattato dalla mano dell’oppressore e ha radunato da terre
diverse. |
At 19, 1b-7 In quei giorni.
Paolo, attraversate le regioni dell’altopiano,
scese a Èfeso. Qui trovò alcuni discepoli e
disse loro: «Avete ricevuto lo Spirito Santo
quando siete venuti alla fede?». Gli risposero:
«Non abbiamo nemmeno sentito dire che esista uno
Spirito Santo». Ed egli disse: «Quale battesimo
avete ricevuto?». «Il battesimo di Giovanni»,
risposero. Disse allora Paolo: «Giovanni
battezzò con un battesimo di conversione,
dicendo al popolo di credere in colui che
sarebbe venuto dopo di lui, cioè in Gesù». Udito
questo, si fecero battezzare nel nome del
Signore Gesù e, non appena Paolo ebbe imposto
loro le mani, discese su di loro lo Spirito
Santo e si misero a parlare in lingue e a
profetare. Erano in tutto circa dodici uomini.
Atti degli Apostoli. 19, 1b-7
Paolo,
ormai, è nel pieno della sua missione, in
viaggio oltre la Palestina. E' rimasto per molti
mesi a Corinto e si sposta ora ad Efeso, una
delle più grandi città dell'impero con una
popolazione stimata di circa 300.000 abitanti.
Come al solito, Paolo prende contatti con ebrei
osservanti che però già conoscono Giovanni
Battista. La domanda fondamentale che viene loro
rivolta è sulla consapevolezza dell'esistenza e
dei doni dello Spirito Santo "quando siete
venuti alla fede". Essi riconoscono di non aver
mai sentito parlare di Spirito Santo e quindi la
dimensione della loro fede si ferma all'annuncio
di Giovanni Battista. Questi aveva suscitato un
infinito interesse sia tra gli ebrei residenti
in Palestina e sia tra gli ebrei stranieri che
spesso frequentavano le feste a Gerusalemme.
Così, avendo fatto tesoro di tutto quello che
avevano accolto, avevano intravisto nel
messaggio di Giovanni sia l'incoraggiamento per
un cambiamento e sia la novità del Messia per il
tempo prossimo. Della predicazione di Giovanni
Apollo, un giudeo di Alessandria, arrivato a
Corinto, ne faceva motivo di vita e Luca, alcuni
versetti prima, racconta il ministero sapiente
che Apollo svolgeva presso i Giudei, insegnando
la venuta di Gesù, il Messia atteso da Israele
(18,28). Ma Luca, riportando questa
testimonianza, precisa che Apollo parlava di
Gesù sviluppando una riflessione sulle profezie
dell'Antico Testamento ma della vita e della
esperienza di Gesù Apollo sapeva ben poco,
fermandosi egli al battesimo di Giovanni,
poiché, di fatto Apollo non aveva conosciuto
Gesù.
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Eb 9, 11-15 Fratelli, Cristo è
venuto come sommo sacerdote dei beni futuri, attraverso una
tenda più grande e più perfetta, non costruita da mano d’uomo,
cioè non appartenente a questa creazione. Egli entrò una volta
per sempre nel santuario, non mediante il sangue di capri e di
vitelli, ma in virtù del proprio sangue, ottenendo così una
redenzione eterna. Infatti, se il sangue dei capri e dei vitelli
e la cenere di una giovenca, sparsa su quelli che sono
contaminati, li santificano purificandoli nella carne, quanto
più il sangue di Cristo – il quale, mosso dallo Spirito eterno,
offrì se stesso senza macchia a Dio – purificherà la nostra
coscienza dalle opere di morte, perché serviamo al Dio vivente?
Per questo egli è mediatore di un’alleanza nuova, perché,
essendo intervenuta la sua morte in riscatto delle trasgressioni
commesse sotto la prima alleanza, coloro che sono stati chiamati
ricevano l’eredità eterna che era stata promessa.
Ebrei. 9, 11-15 L'autore biblico volle
impostare, in questo testo, il significato di Gesù e il suo
sacerdozio in rapporto di comunione tra noi e Dio, affrontando
il problema del peccato, dell'espiazione, della conversione del
cuore, dell'accoglienza di Dio. Nelle religioni pagane
l'espiazione doveva avvenire attraverso offerte e sacrifici per
placare la divinità. Nell'Ebraismo il significato
dell'espiazione non era tanto quello di placare un Dio adirato
ma quello di ricostruire la possibilità di un rapporto. Dio non
si scaglia contro il suo popolo, ma è l'uomo infedele che deve
convertirsi per ritornare alla vita attraverso un cambiamento
interiore e di azioni fedeli. Il mondo ebraico esprimeva questa
esigenza attraverso lo "Yom Kippur:" una giornata interamente
dedicata alla preghiera, al digiuno, alla Parola di Dio e ai
riti espiatori. Così nel tempio il sommo sacerdote, entrando nel
"Santo dei santi" (la parte più interna e inaccessibile del
tempio), un'unica volta all'anno, aspergeva col sangue anche il
luogo di Dio come aveva fatto al Sinai sul coperchio dell'arca,
indicando questa comunione con Dio e il suo popolo: il sangue
infatti era ritenuto la sede della vita e quindi, asperso sul
popolo e sull'arca, crea legame e comunione. In questo testo,
facendo riferimento al giorno dello "Yom Kippur" viene ricordato
Cristo e il parallelismo diventa facile: - Gesù è sommo
sacerdote, non ha bisogno di chiedere perdono per sé perché la
sua offerta è pura, - offre il suo sangue innocente, -
entra nel tempio di Dio che è il cielo.
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Gv 1, 29-34 In quel tempo. Giovanni, vedendo il Signore Gesù venire
verso di lui, disse: «Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del
mondo! Egli è colui del quale ho detto: “Dopo di me viene un uomo che è
avanti a me, perché era prima di me”. Io non lo conoscevo, ma sono venuto a
battezzare nell’acqua, perché egli fosse manifestato a Israele». Giovanni
testimoniò dicendo: «Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba
dal cielo e rimanere su di lui. Io non lo conoscevo, ma proprio colui che mi
ha inviato a battezzare nell’acqua mi disse: “Colui sul quale vedrai
discendere e rimanere lo Spirito, è lui che battezza nello Spirito Santo”. E
io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio
Giovanni Battista,
finalmente, è la figura che da secoli il popolo d'Israele sperava
d'incontrare e viene immediatamente accettato come profeta. Tuttavia sorgono
attorno a lui molti interrogativi. Ci si augura un grande cambiamento e
addirittura si ipotizza che possa essere il Messia. Ad una delegazione che
pone a lui espressamente la domanda, Giovanni il Battista risponde: "Io non
sono il Cristo, battezzo con acqua, ma in mezzo a voi sta uno che voi non
conoscete" (1,19-28). L'elemento che Giovanni
intravvede in Gesù è un elemento sconcertante, che nessuno finora aveva
applicato al Messia: Giovanni parla dell'immagine dell'agnello.
La preparazione di Giovanni il Battista, probabilmente sviluppata a
Qumran, nel gruppo degli esseni, ha maturato una spiritualità che lo ha
portato a collegare insieme vari richiami: - il sangue dell'agnello, sugli
stipiti delle porte, quando il popolo d'Israele fu liberato da Mosé, salvò
dall'eccidio dell'angelo sterminatore i primogeniti, - l'agnello che
veniva ucciso nel tempio, ogni giorno, mattino e sera, allontanava le forze
del male, esprimendo la propria espiazione di popolo peccatore e fedele, -
l'agnello "condotto al macello prende su di sé i peccati del mondo" come
ricorda Isaia (53,7-12). - Ma Giovanni Evangelista, probabilmente, carica
di questa immagine, alla luce di Gesù sulla croce, anche con il sacrificio di
Abramo che stava per compiere sul figlio Isacco, deciso di voler offrire a
Dio, come testimonianza totale, la propria fedeltà. E all'ultimo momento
viene salvato perché nei dintorni un agnello prende il posto di Isacco.
Credo Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo
e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo
Signore, Gesù Cristo, unigenito, Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti
i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero; generato, non
creato: della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono
state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo; e
per opera dello Spirito santo si è incarnato nel seno della vergine Maria e
si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi, patì sotto Ponzio Pilato, morì e fu
sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture; è salito al
cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per
giudicare i vivi e i morti: e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito
santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio e con il
Padre ed il Figlio è adorato e glorificato: e ha parlato per mezzo dei
profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo
battesimo per il perdono dei peccati. E aspetto la risurrezione dei morti e
la vita del mondo che verrà. Amen. |