 Battesimo del Signore
7 gennaio 2024
Mc 1, 7-11
Riferimenti : Is 55, 4-7 - Sal 28 - Ef 2, 13-22 |
Gloria e lode al tuo nome, Signore. Date al
Signore, figli di Dio, date al Signore gloria e potenza. Date al
Signore la gloria del suo nome, prostratevi al Signore nel suo
atrio santo. R La voce del Signore è sopra le acque, il Signore
sulle grandi acque. La voce del Signore è forza, la voce del
Signore è potenza. |
Is 55, 4-7 Così dice il Signore
Dio: «Ecco, l’ho costituito testimone fra i
popoli, principe e sovrano sulle nazioni. Ecco,
tu chiamerai gente che non conoscevi;
accorreranno a te nazioni che non ti conoscevano
a causa del Signore, tuo Dio, del Santo
d’Israele, che ti onora. Cercate il Signore,
mentre si fa trovare, invocatelo, mentre è
vicino. L’empio abbandoni la sua via e l’uomo
iniquo i suoi pensieri; ritorni al Signore che
avrà misericordia di lui e al nostro Dio che
largamente perdona». Is 55,4-7
Ho riportato il testo completo, a cominciare dal
primo versetto del cap. 55 per inquadrare
l'annuncio profetico che inizia, nella liturgia,
dal versetto 4 (testo di oggi). Il Signore,
attraverso il profeta (in questo caso è ancora
la parola del Secondo Isaia), invita ai beni
della nuova alleanza (vv1-5) e quindi incoraggia
a convertirsi (vv 6-11) mentre i primi due
versetti (1-2) portano ancora all'immagine del
banchetto della sapienza ( come in
Proverbi.9,5-6 e Siracide 24,19-21). Il Signore
sta proponendo scelte e realtà nuove che vanno
capite. Sta avvenendo come una rivoluzione nella
vita dei deportati e debbono sentirsi preparati
a scegliere. All'orizzonte si intravede la
possibilità di ritornare a Gerusalemme, ma il
profeta capisce che ormai la situazione degli
ebrei a Babilonia non è così drammatica come
poteva sembrare all'inizio. Anzi, via via, pur
con i disagi di una popolazione straniera, ci si
è abituati a una linea vita, tutto sommato,
soddisfacente. La maggior parte si è adattata,
si è stabilita ad una vita passabile. Non pensa
affatto a trasferirsi. Con un po' di
sacrifici hanno fatto dei risparmi ed ora si
preoccupano anche di comprare terreni e case che
stanno crollando di prezzo. E' gente, dice il
profeta, che non ha né fame e né sete; ma
spendere per rimanere è come comprare ciò che
non sazia. Di fatto quelli che tornano non
trovano le strade lastricate, né il trionfo dei
reduci. Trovano miseria e difficoltà di ogni
genere, compresa l'ostilità dei presenti a
Gerusalemme che li vedono come intrusi e pieni
di pretese.
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Ef 2, 13-22 Fratelli, in Cristo
Gesù, voi che un tempo eravate lontani, siete diventati vicini,
grazie al sangue di Cristo. Egli infatti è la nostra pace, colui
che di due ha fatto una cosa sola, abbattendo il muro di
separazione che li divideva, cioè l’inimicizia, per mezzo della
sua carne. Così egli ha abolito la Legge, fatta di prescrizioni
e di decreti, per creare in se stesso, dei due, un solo uomo
nuovo, facendo la pace, e per riconciliare tutti e due con Dio
in un solo corpo, per mezzo della croce, eliminando in se stesso
l’inimicizia. Egli è venuto ad annunciare pace a voi che eravate
lontani, e pace a coloro che erano vicini. Per mezzo di lui
infatti possiamo presentarci, gli uni e gli altri, al Padre in
un solo Spirito. Così dunque voi non siete più stranieri né
ospiti, ma siete concittadini dei santi e familiari di Dio,
edificati sopra il fondamento degli apostoli e dei profeti,
avendo come pietra d’angolo lo stesso Cristo Gesù. In lui tutta
la costruzione cresce ben ordinata per essere tempio santo nel
Signore; in lui anche voi venite edificati insieme per diventare
abitazione di Dio per mezzo dello Spirito.
Ef 2,13-22 Era famosa e drammatica l'esclusione che gli
stranieri dovevano accettare, qualora volessero entrare nel
tempio di Gerusalemme. Un muro, alto circa un metro e mezzo,
circonda tutta l'area sacra del tempio ed è vietato l'ingresso
ai pagani, pena la condanna a morte. Lo ricordano 13 piccole
lapidi con una scritta in greco e latino. In tal modo viene
garantita la separazione e la lacerazione dell'umanità. Il
popolo d'Israele è convinto che la differenza e la esclusione
fosse voluta da Dio: d a una parte l'elezione e dall'altra
l'esclusione. "Un tempo voi- e Paolo si rivolge ai greci di
Efeso - eravate morti a causa dei vostri peccati". Ma poi fa
riferimento anche al suo popolo: "Anche noi, per le nostre
passioni carnali eravamo per natura meritevoli d'ira" (2,1-3).
"Ma Dio, che è ricco di misericordia, da morti che eravamo ci ha
fatto rivivere con Cristo; per grazia siete stati salvati"
(2,4-5). Il pensiero viene ripreso: "Ricordatevi che in quel
tempo eravate senza Cristo, esclusi dalla cittadinanza
d'Israele, estranei ai patti della promessa, senza speranza e
senza Dio nel mondo. Voi esclusi dal popolo di Dio, siete
diventati vicini grazie al sangue di Cristo" (2,12-13). In
questa lettura viene sviluppata, si può dire, la teologia della
memoria: il prima e il poi del mondo pagano, il prima e il poi
del mondo ebraico. Tra il presente e il passato, si stabilisce
la pienezza della chiesa. E al v 12, riportato sopra, sono
elencati 5 privilegi tradizionali, attribuiti al popolo di Dio,
dei quali il popolo pagano è sprovvisto: avere il Cristo ( ma
andrebbe chiarito se qui si parla della funzione del Messia o
precisamente di Gesù), appartenere alla stirpe d'Israele, essere
destinatari dell'alleanza conclusa da Dio, avere una speranza,
avere la convinzione di conoscere il vero Dio e di non essere
considerati come dei "senza Dio" (in greco atheos).
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Mc 1, 7-11 In quel tempo,
Giovanni proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non
sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho
battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo». Ed ecco, in
quei giorni, Gesù venne da Nàzaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da
Giovanni. E subito, uscendo dall’acqua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito
discendere verso di lui come una colomba. E venne una voce dal cielo: «Tu sei
il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».
Mc 1, 7-11 Nello scarno racconto di Marco l'episodio del battesimo di Gesù
è presentato nei suoi tratti essenziali. Gesù giunge da Nazareth proprio per
questo, per accomunarsi a tutti gli uomini ed essere immerso (battezzato) da
Giovanni nel Giordano. Ed è proprio in e per questa condivisione di
umanità (sta dalla parte dei peccatori, si mette in fila con i peccatori,
dirà Matteo) che i "cieli si squarciano" per lasciar passare lo Spirito, cioè
la vita di Dio, l'amore di Dio. È il senso della Incarnazione: i cieli si
aprono per l'umanità che può incontrarsi con Dio. Fa riflettere questo
mescolarsi di Gesù con gli altri senza aprirsi con i gomiti una strada
privilegiata o prendere le distanze dagli altri poveracci, che hanno bisogno,
attraverso il battesimo, che compiono con Giovanni, di sentirsi perdonati,
consolati, ripresi nella stima di Dio. Sentirsi "qualcuno" perché c'è
Qualcuno che li ama e si interessa di loro, della loro piccolezza, della loro
incapacità. E Gesù condivide questo bisogno, perché, solo stando
effettivamente dalla parte diversa, ci si rende conto di loro e si dà loro
quell'importanza che nasce dal cuore di Dio. In Gesù infatti ci riscopriamo
amati da Dio, oggetto del compiacimento di Dio. Non si tratta solo per
Gesù di essere chiamato "Figlio mio amatissimo", ma per tutti scoprire di
essere in Gesù figli e figlie di un Dio che si manifesta come Padre.
Credo Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo
e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo
Signore, Gesù Cristo, unigenito, Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti
i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero; generato, non
creato: della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono
state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo; e
per opera dello Spirito santo si è incarnato nel seno della vergine Maria e
si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi, patì sotto Ponzio Pilato, morì e fu
sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture; è salito al
cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per
giudicare i vivi e i morti: e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito
santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio e con il
Padre ed il Figlio è adorato e glorificato: e ha parlato per mezzo dei
profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo
battesimo per il perdono dei peccati. E aspetto la risurrezione dei morti e
la vita del mondo che verrà. Amen. |