
III Domenica dopo Pentecoste
9 giugno 2024
Mc 10, 1-12
Riferimenti : Gen 2, 18-25 - Sal 8 - Ef 5, 21-33 |
Mirabile è il tuo nome, Signore, su tutta la
terra. O Signore, Signore nostro, quanto è mirabile il tuo
nome su tutta la terra! Voglio innalzare sopra i cieli la tua
magnificenza, con la bocca di bambini e di lattanti: per ridurre
al silenzio nemici e ribelli. |
Gen 2, 18-25 In quei giorni. Il
Signore Dio disse: «Non è bene che l’uomo sia
solo: voglio fargli un aiuto che gli
corrisponda». Allora il Signore Dio plasmò dal
suolo ogni sorta di animali selvatici e tutti
gli uccelli del cielo e li condusse all’uomo,
per vedere come li avrebbe chiamati: in
qualunque modo l’uomo avesse chiamato ognuno
degli esseri viventi, quello doveva essere il
suo nome. Così l’uomo impose nomi a tutto il
bestiame, a tutti gli uccelli del cielo e a
tutti gli animali selvatici, ma per l’uomo non
trovò un aiuto che gli corrispondesse. Allora il
Signore Dio fece scendere un torpore sull’uomo,
che si addormentò; gli tolse una delle costole e
richiuse la carne al suo posto. Il Signore Dio
formò con la costola, che aveva tolta all’uomo,
una donna e la condusse all’uomo. Allora l’uomo
disse: «Questa volta è osso dalle mie ossa,
carne dalla mia carne. La si chiamerà donna,
perché dall’uomo è stata tolta». Per questo
l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà
a sua moglie, e i due saranno un’unica carne.
Ora tutti e due erano nudi, l’uomo e sua moglie,
e non provavano vergogna.
Genesi 2, 18-25 Nel libro della Genesi, al
secondo capitolo, viene proposto un nuovo
racconto della creazione rispetto a quello del
cap I (impostato, per intenderci, sui 6
giorni+1) e viene sviluppato, particolarmente,
il progetto di Dio sulla umanità e quindi sulla
coppia e sul matrimonio. - Dio vuole offrire
all'uomo (maschio) amicizia e collaborazione,
facendolo uscire dalla solitudine (18). Ma
trovare la gioia per l'uomo è difficile e sembra
che Dio stesso vada per tentativi. - Gli
animali splendidi e variopinti sono un dono
all'uomo: simili a lui nel corpo perché tratti
dal fango, assolutamente diversi nella loro
esistenza poiché l'umanità ha ricevuto vita
dallo Spirito di Dio (2,7). L'uomo può dare ad
ogni animale un nome, dimostrando di esserne il
padrone. Così, con una tale presa di possesso,
l'uomo li riconosce, coordina, mette ordine
nella creazione. Egli inizia una comunicazione
nel mondo. - Ma non c'è un "aiuto simile"
(v.20) all'uomo. Così Dio riprende il suo lavoro
con fantasia: Egli vuole rendere felice l'uomo,
poiché questo è il suo progetto. Il secondo
racconto della creazione (Gen 2,18-24) è
fondamentalmente centrato sulla ricerca di un
mondo gioioso. Questo è possibile quando viene
superata la solitudine, e quindi esiste un
rapporto di reciprocità e di parità. E' bello
leggere nella Bibbia che Dio stesso è alla
ricerca di soluzioni perché fuori di sé ci sia
contentezza. E la soluzione, che è attesa,
progetto, sogno, si concretizza quando il
Signore crea la donna. "Gli voglio fare un aiuto
che gli sia simile", ma il testo ebraico dice:
"Qualcuno che sia come il suo di fronte". La
donna non è tanto aiuto materiale, né semplice
compagna ma comunicazione alla pari, rapporto
tra persone, reciprocità. Un racconto rabbinico
dice che Dio non ha tratto la donna dai piedi
perché fosse sottomessa, né dalla testa perché
diventasse padrona ma dal fianco dell'uomo
perché potessero insieme costruire un mondo
sempre nuovo, in collaborazione.
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Ef 5, 21-33 Così, per alcuni
versetti, (5,8-14) lo scrittore della lettera sviluppa una linea
di comportamenti sapienziali, tutta nell'ottica del contrasto
fra tenebre e di luce. La condotta dei cristiani deve essere
quella dei "Figli della luce" e ovviamente, deve far maturare
frutti di luce: "Il frutto della luce consiste in ogni bontà,
giustizia e verità. Cercate di capire ciò che è gradito al
Signore" (5,9). A questo punto, nella lettera, vengono
ricordati non solo i rapporti di coerenza personale, ma anche
alcuni dei rapporti fondamentali che ogni persona ha con altri,
a cominciare dalla coppia (5,22-33). Si continua con il rapporto
tra padri e figli (6,1-4), e infine col rapporto con gli schiavi
(6,5-9). Noi oggi leggiamo il testo molto complesso che
riguarda il rapporto con la coppia. Ma tutto il capitolo, come
questa riflessione sulla coppia, in particolare, va letto alla
luce del versetto: 5, 21: "Nel timore di Cristo, siate
sottomessi gli uni agli altri".Fratelli, nel timore di Cristo,
siate sottomessi gli uni agli altri: le mogli lo siano ai loro
mariti, come al Signore; il marito infatti è capo della moglie,
così come Cristo è capo della Chiesa, lui che è salvatore del
corpo. E come la Chiesa è sottomessa a Cristo, così anche le
mogli lo siano ai loro mariti in tutto. E voi, mariti, amate le
vostre mogli, come anche Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se
stesso per lei, per renderla santa, purificandola con il lavacro
dell’acqua mediante la parola, e per presentare a se stesso la
Chiesa tutta gloriosa, senza macchia né ruga o alcunché di
simile, ma santa e immacolata. Così anche i mariti hanno il
dovere di amare le mogli come il proprio corpo: chi ama la
propria moglie, ama se stesso. Nessuno infatti ha mai odiato la
propria carne, anzi la nutre e la cura, come anche Cristo fa con
la Chiesa, poiché siamo membra del suo corpo. Per questo l’uomo
lascerà il padre e la madre e si unirà a sua moglie e i due
diventeranno una sola carne. Questo mistero è grande: io lo dico
in riferimento a Cristo e alla Chiesa! Così anche voi: ciascuno
da parte sua ami la propria moglie come se stesso, e la moglie
sia rispettosa verso il marito. Efesini. 5, 21-33
Questa lettera scritta da Paolo alla Chiesa di Efeso,
probabilmente da Roma negli anni 61-63 d.C. oppure prima, da
Cesarea (58-60 d.C.), ha come tema fondamentale il piano divino
che chiama tutti- giudei e pagani -alla salvezza mediante
l'adesione alla Chiesa (corpo) di cui Cristo è il capo. E' una
teologia che coinvolge il valore della Chiesa in rapporto a Gesù
e corrisponde a quella riflessione che già alcuni decenni fa
veniva particolarmente riproposta come " teologia del Corpo
Mistico". La Chiesa è radicata nel mondo e segno di speranza.
È costituita da credenti a cui Paolo dice: "Fatevi dunque
imitatori di Dio, quali figli carissimi, e camminate nella
carità, nel modo in cui anche Cristo ci ha amato e ha dato se
stesso per noi, offrendosi a Dio in sacrificio di soave
odore."(5,1). Il "camminare nella carità" propone, nello stesso
tempo, le esigenze della vita di ogni cristiano e i suoi
orientamenti a Cristo che è il suo modello fondamentale.
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Mc
10, 1-12 In quel tempo. Partito di là, il Signore Gesù venne nella regione
della Giudea e al di là del fiume Giordano. La folla accorse di nuovo a lui e
di nuovo egli insegnava loro, come era solito fare. Alcuni farisei si
avvicinarono e, per metterlo alla prova, gli domandavano se è lecito a un
marito ripudiare la propria moglie. Ma egli rispose loro: «Che cosa vi ha
ordinato Mosè?». Dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e
di ripudiarla». Gesù disse loro: «Per la durezza del vostro cuore egli
scrisse per voi questa norma. Ma dall’inizio della creazione “li fece maschio
e femmina; per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua
moglie e i due diventeranno una carne sola”. Così non sono più due, ma una
sola carne. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto». A casa, i
discepoli lo interrogavano di nuovo su questo argomento. E disse loro: «Chi
ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio verso di
lei; e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterio».
Marco. 10, 1-12 Marco, nel suo racconto di lento avvicinamento di Gesù ed
i discepoli a Gerusalemme, intende proporre agli adulti uno stile di vita e
di scelte per aiutare a capire che cosa significa essere suoi discepoli o
"prendere le croce e seguirlo'. Cosi, nel cap.10, vengono proposte 5 linee
di comportamenti fondamentali affinché un credente faccia una sua scelta
coerente: - il matrimonio indissolubile,
- il valore del bambino e
del povero che debbono essere messi al centro della comunità, - il
condividere in fatto di ricchezza, - il servizio prestato da parte di chi
è grande,
- il cercare Gesù nella sua concretezza, "figlio di Davide"
e insistere senza scoraggiarsi né scandalizzarsi di lui.
Noi oggi
leggiamo solo la prima proposta che vuole fondare la mentalità nuova della
famiglia e quindi il pensiero di Gesù sul matrimonio e sul divorzio. La
discussione sul divorzio (o meglio "ripudio del marito verso la donna") è
portata a Gesù poiché la legislazione, molto generica di Mosè, permette al
marito (non alla donna) di ripudiare la moglie per aver trovato in lei
qualche "cosa di vergognoso" (Deut 24,1- 4). Questo vago testo viene
interpretato in modo rigorista alla scuola di Shammai ("ci vogliono solo
fatti gravi:. ad esempio un adulterio o un tradimento"), e viene interpretato
in modo blando alla scuola di Hillel (("qualunque cosa sconveniente e
sgradita al marito). A Gesù chiedono il suo parere e la sua scelta giuridica.
Gesù ne fa una questione sapienziale e si collega al progetto iniziale di
Dio. Così invita a rileggere i primi capitoli della Bibbia per scoprire
l'armonia e chiama "durezza di cuore" l'incapacità a saper vedere la bellezza
del disegno di Dio, incapacità perché legati a cavilli giuridici e non alla
volontà e ai desideri di Dio. Se è Dio che congiunge, solo Dio scioglie.
Gesù non contrappone Mosè a Dio ma lo supera dicendo: "Oggi iniziano i tempi
nuovi che fanno riferimento, in modo chiaro e completo, al Padre".
Credo Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo
e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo
Signore, Gesù Cristo, unigenito, Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti
i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero; generato, non
creato: della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono
state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo; e
per opera dello Spirito santo si è incarnato nel seno della vergine Maria e
si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi, patì sotto Ponzio Pilato, morì e fu
sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture; è salito al
cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per
giudicare i vivi e i morti: e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito
santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio e con il
Padre ed il Figlio è adorato e glorificato: e ha parlato per mezzo dei
profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo
battesimo per il perdono dei peccati. E aspetto la risurrezione dei morti e
la vita del mondo che verrà. Amen. |