1. IN COSA CONSISTE QUESTO CAMBIAMENTO?
1.1. “Ripartiamo dalla casa, dalle vostre case”!
E’ lì che è nato il matrimonio scegliendo di
sposarsi in chiesa e fare una casa “cristiana”. (se
poi lo si faccia sì o no, è un altro problema…)
E’ lì che avete deciso di domandare il battesimo
per i figli (se questo è consapevole sì o no, è un
altro problema…). Venendo in casa per la
preparazione o durante il rito in chiesa, il prete
ha parlato del fatto che bisognava creare le
condizioni affinché il “regalo della vita di Dio”
potesse crescere. Tutti hanno preso coscienza di
questa indicazione e… hanno accettato!
Poi, veramente, la Chiesa ha lasciato… in pace,
senza chiedere conto di come procedeva questa scelta
cristiana iniziata con il Matrimonio e il Battesimo.
Succede poi che con l’inizio della terza
elementare dei figli venga richiesto alla parrocchia
di proseguire l’educazione cristiana. Ma cosa c’è
stato prima? Quasi nulla, forse anche per colpa
nostra! Si chiede ora alla comunità un aiuto perché
insieme si proceda attraverso specifici itinerari
che portino ad incontrare Gesù nei Sacramenti:
Eucaristia, Riconciliazione, Cresima. In fondo si è
sempre fatto così!
Bene, ora vogliamo invertire la prospettiva
ripartendo dalla casa, dalla fede che i genitori
hanno, dal punto in cui sono, con ricchezze,
povertà, dubbi, titubanze… E’ probabile che si
riparta dal poco, ma pur poco, ci pare giusto
ripartire proprio da lì! Ci sarà pur lo Spirito
Santo a darci una mano, quello accettato (forse
fatto lavorare poco) nel Matrimonio e nel Battesimo?
Non è forse Dio sa fare miracoli con il poco?
Esiste la necessità che papà e mamma si mettano a
disposizione, senza demandare all’uno o all’altra
tale compito o senza demandare ancora una volta alla
parrocchia.
1.2. La parte della Parrocchia
Noi diamo una mano (che fino ad ora abbiamo dato
minimamente) in questa gioia educativa nel
continuare a fare conoscere Gesù. Offriamo un
supporto perché… “non nasciamo imparati”, nessuno
nasce già bravo!
Noi ci siamo nel momento celebrativo domenicale,
dove si mostrano i contorni di una comunità
cristiana attorno al Signore risorto.
Noi ci siamo
ma dopo la famiglia, facendo
catechismo “dopo” di loro! Evidenziamo il ruolo
della casa, rispettandolo il più possibile. Di
contro, offriamo il nostro contributo perché sia
sempre più chiaro il compito di una comunità
cristiana che è quello di muoversi insieme alle
famiglie, in un aiuto reciproco.
1.3. Dall’iscrizione al catechismo di Prima Comunione alla richiesta di entrare nella vita cristiana
Ecco il punto: essere aiutati ad entrare meglio
nella vita cristiana (partita con il Battesimo)
dove, la Comunione ha un suo posto ma non IL posto.
Già questo cambia un po’ la prospettiva. Una
attenzione primaria alla Comunione rischierebbe di
focalizzare attorno ad un momento tutto
l’itinerario, quasi considerato magico, avulso da un
“prima” e da un “dopo”. L’Eucaristia è uno
dei modi in cui Gesù si presenta… si scoprirà con il
tempo e con la maturità vissuta nello Spirito che è
il modo più grande, ma per ora non è così,
per ora le famiglie non hanno questa percezione!
Il Signore infatti è presente nel mondo, nella
natura, nell’amore che abbiamo gli uni con gli
altri, lo si avverte nella preghiera, quando apriamo
la sua Parola, ma anche nel povero, nel volto di
ogni sofferente. Certo, l’Eucaristia ha uno spazio
grande, ma non può essere solo questo (Gesù è una
presenza ancor prima di una Comunione, c’era al
battesimo e in molti altri momenti della vita…).
Pensandola in questo modo, crediamo di essere più
rispettosi del dato evangelico e, soprattutto non
fraintesi da un mondo in cui adulti e ragazzi si
attaccano a quel momento come se tutto fosse lì,
come se la Prima Comunione fosse il punto di arrivo!
L’economia religiosa, il lusso, il “ma che cosa
diranno gli altri”, gli obblighi sociali e i regali
poi fanno la loro parte nell’enfatizzare questo
attimo, con tutte le derive che vediamo!
Iniziamo invece a camminare, questo interessa, si
inizi a camminare con tutta la famiglia (con i
fratelli e i nonni): ci sarà poi tempo di domandare
la Comunione… per la vostra casa. Iniziamo a
camminare, per chi vuole, dal punto in cui ora
ognuno si trova ora.