5. IL TERZO ANNO (quinta elementare)

Premessa

Siamo ora alla seconda fase in cui collocare il sacramento della Cresima, completando l’Iniziazione Cristiana (anche se esiste un errore nell’ordine dei sacramenti, anche se si potrebbe fare in modo differente…) nei prossimi due anni.

Teniamo conto che nei ragazzi potrebbero nascere le prime difficoltà: pigrizia, abitudine dopo gli anni della novità, poca voglia. Come reagire ad un problema di tipo educativo ed umano? Se le cose fatte fino adesso avevano il supporto dello Spirito che agiva “quando due o tre si riuniscono nel suo nome”… non dimentichiamo l’opera del Maligno (che agisce, e come agisce!). Il male tenderà a non far saltare la proposta (noi ci opporremo, vuoi per aver provato la bontà della sperimentazione, vuoi per amicizia verso il prete, la suora, la parrocchia!) ma ad “annacquarla”, tendendo ad “abbassare” il livello. Bisognerà difenderci

E’ il momento in cui questa iniziativa dell’oasi si apre al discorso educativo più ampio che porta una famiglia con figli ad avere uno spazio vitale per impedire che ognuno vada per la sua strada o che gli impegni rompano gli spazi di incontro casalingo. Esiste la possibilità di “rimotivare” questo “spazio sacro” che si viene a creare in una casa: tutto si ferma, televisione, piatti, lavoro, stanchezza isolamento così da fermarsi insieme riconoscendo una presenza di Dio che opera con il suo Spirito, lo stesso che ha permesso di  rendere ”vivo” un pane. E’ necessario ricuperare, dopo due anni, i motivi di questo “rito casalingo”. E’ l’opportunità di credere al titolo della preghiera fatta in casa (durante il pellegrinaggio fatto nelle case): “Dove due o tre sono riuniti nel mio nome io sono in mezzo a loro”.

Primo momento: La Storia dell’Amore di Dio

Secondo momento: Il volto di Gesù