Pagina 12 - Il Tassello

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La città europea ha bisogno da sempre di
piazze pubbliche concepite e attrezzate in modo tale
che i cittadini possano esprimersi o partecipare alla
vita sociale, piazze mercato, piazze sagrato, piazze di
rappresentanza del potere.
Tutto inizia in Grecia con la fondamentale inven-
zione dell’
agorà
e a Roma con quella del
foro
, luoghi
per l’evoluzione di una vita collettiva intensa. Nella
città medievale la piazza è molto spesso una forza
generatrice nel processo di espansione urbana. Là
dove le città romane sono recuperate e riadattate è
proprio dall’antica area del foro che inizia la rigenera-
zione. Nel medioevo la piazza è raccolta, separata
dalle correnti di traffico, il centro è tenuto sgombro
per consentire la dislocazione e lo svolgimento delle
funzioni della piazza. Nelle piazze meridionali, e so-
prattutto in Grecia, l’albero svolge un ruolo impor-
tante, a testimoniare un’indubbia influenza orientale:
centro sociale e al tempo stesso
riposo all’ombra, con valori sim-
bolici antichi. L’interesse del
Rinascimento italiano rispetto
alla piazza si traduce nella vo-
lontà di imporle un’unità spaziale
e architettonica come nell’epoca
Barocca si trasforma in volontà
di creare uno spazio scenico teatrale. A partire dal-
l’Ottocento fino ai giorni nostri si usa lo spazio per la
convergenza delle linee di traffico e le strade che
attraversano le piazze non si aprono più agli angoli, ma
spaccano le cortine murarie con esatta simmetria.
Nell’epoca contemporanea non si costruiscono più
piazze, nè in generale spazi aperti per l’uomo e per la
sua vita collettiva, spesso sostituiti dai centri commer-
ciali. La piazza è ormai solo il più comodo, il più
grosso, il più usato parcheggio per automobili.
Da qualche tempo però con grande successo in
alcuni centri dove la qualità della vita è nettamente più
alta si è restituito ad alcune piazze il ruolo di luogo di
incontro centro di convivialità e commercio, teatro
degli scambi e degli incontri della collettività, delle sue
feste, delle sue riunioni. Non facciamo quindi l’errore
di sottovalutare il valore di questo spazio, perché da
sempre rispecchia l’uomo che lo abita, e se riusciremo
anche nel nostro quartiere ad
avere una vera piazza per la
comunità da lì forse potrà partire
una spinta per risolvere i tanti e
gravi problemi che ognuno di noi
ha sotto casa.
L
UCIA
Z.
LA PIAZZA NON E’ SOLO UNA PIAZZA
Mercoledì 2 giugno - Festa della Repubblica
Incontro del Cardinale con i Cresimandi a san Siro
Domenica 6 giugno
Partenza Viaggio a Mosca e San Pietroburgo
Lunedì 7 giugno
Inizio Oratorio feriale
Sabato 12 e domenica 13 giugno - Corpus Domini
Elezioni europee - Processione cittadina
COME VA ORA ?
Dopo l'assemblea del 23 aprile (che ha visto la presenza solo di una sessantina di
persone) proseguono gli incontri che gli architetti fanno facendo con gruppi e categorie di
persone resi disponibili a dare dei pareri e a fornire delle ipotesi. Sono diverse occasioni per
raccogliere problemi, indicazioni, auspici che dovranno trovare linee di convergenze e di
soluzione. Si nota una progressiva attenzione al problema, obbligando tutti a pensare e ad
immaginare una soluzione che potrà essere consegnata all'Amministrazione. Prossimo appunta-
mento
domenica 23 maggio
nella piazza don Marco Brivio, prima domenica della festa
patronale, con qualche novità! Aspettiamo tutti!
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