Pagina 2 - Il Tassello

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corsa, come colombi viaggiatori che hanno
compiuto la loro missione. Non mi viene di
trattenerli o di conservarli. Qualcuno ha pro-
vato a contestarmi per questa abitudine per-
ché diceva, “con il passare del tempo vedre-
sti lo sviluppo delle tue riflessioni”. Com-
prendo la verità del pensiero e la sua logica
ma, vuoi per indolenza o per un po’ di di-
sordine, sta di fatto che non eseguo quanto
mi viene suggerito di fare.
Questi messaggi scritti dalla mia mano
sono diventati messaggi divini a cui io ho
prestato solo la mia scrittura e la mia biro.
Ormai sono presenti nella mente degli ascol-
tatori o, comunque, nell’atmosfera, qualora
non fossero ricordati. Credo nella logica del
messaggio seminato che, in qualche modo,
prosegue la sua corsa senza controllo.
Mi stupisce la mole di fogli che tengo
tra le mani e che hanno avuto il compito di
comunicare qualcosa del divino! Penso allora
al Padreterno che ha avuto bisogno della mia
calligrafia (poco leggibile!) per arrivare alle
persone, si è servito della mia scrittura per
nascondere la sua Scrittura.
Quante parole buone vengono pronun-
ciate ogni minuto, quante lasciano una trac-
cia e quante invece “si poteva anche fare a
meno di pronunciare”! Le cose belle, le paro-
le che cercano di esprimere il mistero della
vita sono essenziali perchè impediscono di
far crescere nella testa le sterpaglie delle ba-
nalità o le erbacce delle stupidate.
Circa la nascita di tutti i pensieri riman-
go spiazzato: buona parte di essi sono usciti
grazie alle parole ascoltate o alle cose che ho
notato; altri sono il risultato di letture che
hanno lasciato un segno; altri ancora sono il
frutto della frequentazione con la Parola di
Dio che cerco di coltivare, come del resto fan-
no tutti. E’ come se per far emergere meglio
il pensiero di Dio, fossero necessari tanti in-
gredienti, un materiale diverso offerto da
persone e da circostanze.
Se ormai molti fogli sono dimenticati,
mi fa bene immaginare che siano invece con-
servati gelosamente nel cuore di Dio, da cui
tutto prende inizio e a cui tutto fa ritorno.
Quando poi sarò “dall’altra parte” penso che
sarà divertente incontrarmi con il Padreterno
che avrà in mano i miei appunti. Molti li bru-
cerà davanti a me in qualche camino del pa-
radiso, mentre mi farà notare qualche frase
scritta qua e là, quelle frasi che a lui sono pia-
ciute: magari sono proprio le sue che sono
state dette bene attraverso me!
D
ON
N
ORBERTO
Il 14 giugno di quest’anno, don Norberto, pastore di nostra comunità ormai
dalla Quaresima del 1998, festeggerà i suoi 25 anni di ordinazione sacerdotale.
E’ una gioia poter ringraziare insieme il Signore del dono del sacerdozio e, con
don Norberto e tutti i suoi cari, poter fare un po’ di festa.
Ecco allora che per l’occasione ci si inizia ad ingegnare: “Come possiamo muoverci? In quale momen-
to dell’anno? Quale regalo gradito possiamo fargli come segno della nostra gratitudine?”. Per evitare
clamorosi buchi nell’acqua, ho cercato di sondare il terreno con don Norberto stesso e … meno male!
La risposta è stata, più o meno: “
Di cose necessarie e utili non mi manca niente …. E non pensate di
farmi fare … Se proprio volete regalarmi qualcosa, regalatemi il tempo, quello mi manca! Mi piace-
rebbe avere un mese di tempo per una esperienza spirituale forte: quello sarebbe un bel regalo
!”.
Ho già presentato l’onerosa richiesta ai membri del Consiglio pastorale e ci stiamo mettendo in moto,
come parrocchia, per far dono di un mese di tempo a don Norberto. Nell’attesa di poterlo festeggiare
durante la festa patronale, lo accompagniamo con la preghiera.
SUOR
A
NGELA
REGALO DI ANNIVERSARIO