Pagina 15 - Il Tassello

Versione HTML di base

15
La
GMG
, che si terrà a Colonia
tra il 16 e il 21 agosto
, offrirà
ai giovani la possibilità dell’incontro con il Cristo vivente. Il tema di
Colonia 2005,
«Siamo venuti per adorarlo»
(come i Magi le cui re-
liquie sono conservate, secondo la tradizione, proprio a Colonia).
Quota di partecipazione:
€ 360
. Iscrizione presso suor Angela.
GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTU’
COLONIA 16 — 21 AGOSTO 2005
Sappiamo che è in ballo il valore dell’em-
brione: non può essere considerato solo un gru-
mo di cellule, ma un essere umano a tutti gli
effetti. La possibilità che molti embrioni ven-
gano congelati per essere impiantati successi-
vamente, apre le porte a tanti rischi che possia-
mo immaginare. Si dice che il soprannumero di
essi possa servire come materiale per lo svilup-
po delle cellule staminali in vista delle cura di
alcune malattie: lo dicono alcuni mentre altri
scienziati sostengono il contrario. Altre strade
si stanno già percorrendo per la cura di malat-
tie: perché non proseguire su di esse? Ecco il
problema legato ai famosi tre embrioni
proposti dalla attuale legge, rispetto ad
un aumento di una loro produzione.
Sappiamo che è in ballo un limite
nell’uso di queste nuove tecniche di
fecondazione. Secondo l’attuale legge,
possono accedere solo le coppie sterili
che non hanno avuto altre possibilità. Forse si
vuole escludere la mentalità del “figlio a tutti i
costi”, come la cronaca mostra quando si vedo-
no persone avanzate d’età che vogliono diven-
tare madri, andando oltre la possibilità che la
natura offre.
Sappiamo che è in ballo anche la modalità
con cui nascono i bambini: pur aiutati con cure
mediche è tra un uomo e una donna che questo
avviene. La possibilità che il seme di un altro
uomo possa essere impiantato in una donna
(magari senza problemi di sterilità) apre altri
aspetti che toccano la coscienza del laico e del
cattolico. Ecco l’esclusione della fecondazione
detta eterologa.
Su questi punti si muovono i quattro que-
siti referendari. Ma possiamo aggiungere che,
per i problemi in questione, forse l’uso del re-
ferendum non sia del tutto adatto per un con-
fronto comprensibile e pacato. Un dibattito su
temi che investono la coscienza delle persone,
non può essere lasciato ad un semplice sì o no
(è la caratteristica dei referendum abrogativi).
Dicono che l’attuale legge (almeno ne esiste
una!) è già il frutto di un lungo lavoro parla-
mentare, con tutti i difetti del caso. Sappiamo
bene che senza regolamentazioni ognuno fa
quello che vuole. Si lasci comunque la possibi-
lità dell’astensione, per esprimere un disaccor-
do (previsto dalla legge stessa).
Alla fine è in ballo una visione dell’uomo
che non è uguale per tutti e si apre ad un con-
fronto. L’uomo “non può essere padre-
terno”, non può forzare la legge della
natura oltre certi limiti. Esiste una vi-
sione dell’uomo che mette in discussio-
ne l’affermazione: “Voglio il bambino
a tutti i costi”. Forse l’esistenza della
malattia sempre accanto a noi, pur
combattuta su tutti i fronti, rimane lì a ricorda-
re che l’uomo non è padrone dell’esistenza..
Le premesse che si vedono, infine, mo-
strano un muro contro muro, nel tentativo di
mettere laici da una parte e cattolici dall’altra.
Su questo aspetto ci permettiamo di non essere
sempre d’accordo sui modi con cui da parte
cattolica e da parte laica si sta procedendo. Le
motivazioni di chi vuole la legge e di quanti
desiderano eliminarla, sono diverse: bisogna
solo scegliere quali contenuti rispettino meglio
una visione dell’uomo che, per noi cristiani, ci
arriva dall’alto..
D
ON NORBERTO
VERSO I REFERENDUM