Pagina 1 - Il Tassello

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Per molti la quaresima è il “dopo carnevale”. Per molti la quaresima non interessa.
Per molti il problema è organizzare il prossimo viaggio nelle vacanze pasquali o il ponte
del 25 aprile. Per altri la quaresima è un tempo per dare un colpo d’ala alla propria vita
un po’ fiacca, è una parola che aiuta a riordinare i pensieri e le azioni che sono nella
dispersione e nel disordine. Per alcuni poi la parola diventa sinonimo di decisione per
avvicinarsi finalmente al sacramento della Confessione da tempo atteso e sempre allon-
tanato. Una stessa parola ma con effetti diversi: va bene così, nessun problema!
Chi avverte la buona opportunità di questo periodo, ne assorbirà la bellezza e, for-
se, diventerà un messaggio vivente per altri che sono “alla ricerca di qualche cosa che
conti”. Nella lunga storia della Chiesa il tempo dei quaranta giorni prima di Pasqua, è
stato considerato sempre un grande momento di grazia. Rimanere dentro una lunga
storia ci offre la garanzia che qualcosa potrebbe capitare ad ognuno. Quest’anno poi in
cui domina il quaranta, auguriamoci che possa diventare un bel momento di rinnova-
mento. C’è anche un colore che la liturgia assume, quello viola, che è invito a guardare
a quella croce da cui ci si sente amati e che ci aspetta per offrirci il suo perdono
Anno IX - N. 5
25 febbraio 2007
Parrocchia Santa Maria Regina, Busto Arsizio
Pagina WEB: www.santamariaregina.it
info@santamariaregina.it - tel. 0331 631690
Sarà per il quarantesimo della parroc-
chia, sta di fatto che in questi giorni più di
una persona, per motivi giornalistici o no,
mi ha posto la stessa domanda: “Come va
la parrocchia?”. Messa in questo modo la
domanda spiazza un po’ anche perché, co-
sa vuoi rispondere? Non è facile imbastire
un discorso che vada oltre le frasi scontate
o di rito. Mi prendo allora un po’ di silen-
zio e qualche foglio bianco e immagino che
il “signor Tassello” mi ponga la stessa do-
manda in modo ufficiale: “Ma secondo lei
come va la parrocchia?”.
Pur essendo parroco da qualche anno
non posso avere sotto controllo la situazio-
ne della parrocchia come se si trattasse di
una azienda con i
suoi dipendenti,
gli orari di lavoro,
le spedizioni e il
bilancio.
Parlare di parrocchia
obbliga a riconoscere dei contorni più sfu-
mati dove convergono persone che sanno
dove si trova la chiesa perché vi entrano
per un funerale o per Natale, altre che ve-
dono un punto di ritrovo al coperto o nei
campi gioco, altre ancora che stanno sco-
prendo Gesù e il suo vangelo. Ci sono per-
sone che si avvicinano alla chiesa a causa
di nuovi insediamenti e altre che sono di
vecchia data. E poi, come è possibile cono-
COME VA LA PARROCCHIA?