Pagina 12 - Il Tassello

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che non si possono nascondere dei diritti singo-
li a quanti vivono altre espressioni di coppia
dando loro tutela in termini di legge. Tuttavia
le convinzioni dei membri del Consiglio resta-
no ferme e decise quando si parla di bambini:
devono essere tutelati e cresciuti solo in una
famiglia vera e stabile.
È emerso anche come attualmente, pur-
troppo, la nostra classe dirigente non sta af-
frontando una vera e propria discussione sulla
società, ma i DICO rischiano di essere un pre-
testo per una nuova lotta politica. Per questo
motivo si chiede al cattolico vero di entrare in
politica e di affrontare, finalmente, un vero di-
scorso sulla politica familiare e di intervenire
mediando le scelte.
Il terzo punto del programma prevedeva
una scelta di argomenti da trattare e da appro-
fondire nei prossimi incontri che saranno pro-
grammati durante l’anno; le scelte sono cadute
sui seguenti argomenti: Famiglia - Solidarietà e
dignità del lavoro: cosa possiamo fare come
comunità - Aspetti della 3^ Età - Caritas, una
presenza non ancora attiva in parrocchia - La
pastorale del Battesimo, arricchimento, nuove
metodologie - Come far crescere la sensibilità
sociale nella nostra comunità.
Sono infine stati scelti due rappresentanti
che faranno parte del Consiglio Pastorale Deca-
nale, organismo che coordina il lavoro di tutte
le parrocchie cittadine. Il Consiglio si riunirà
nuovamente in aprile: se avete suggerimenti o
argomenti da proporre fatecelo sapere.
L
UCA
T.
Aderendo alla proposta
del Cardinale a proposito di
ascolto delle famiglie e delle
loro problematiche per cam-
minare poi nell’ascolto della
Parola che parla alle famiglie,
Domenica 11 marzo
si è
svolto un incontro, durante il
quale una trentina di persone
di età diversa hanno potuto
esprimere la loro opinione.
Seguendo la traccia in-
dicata da alcune domande che
conducevano la riflessione
sulle difficoltà quotidiane del-
le famiglie, sulla comunica-
zione ai figli dei valori cri-
stiani e il senso del legame
indissolubile nella coppia
sono emersi questi spunti:
La famiglia trova parti-
colare difficoltà nella gestio-
ne del tempo, nel senso che ce
n’è sempre troppo poco a di-
sposizione, per potersi dedi-
care all’ascolto dei figli, alla
cura del rapporto nella cop-
pia, ai momenti di riflessione
e preghiera insieme.
Il lavoro, gli impegni
scolastici dei figli, gli impe-
gni che la società odierna im-
pone quasi come imprescindi-
bili (sport, tv, nuove tecnolo-
gie) “rubano” sempre molto
tempo.
La tendenza al lavoro
precario, flessibile, la diffi-
coltà a “ritrovare” lavoro ad
una certa età sono problemi
concreti che preoccupano e
coinvolgono tutta la famiglia
in una dimensione altrettanto
precaria.
Una maggiore solida-
rietà e comunicazione tra fa-
miglie potrebbe alleviare le
difficoltà emerse.
L’esempio
quotidiano
dei “buoni comportamenti e
del giudizio critico di quanto
avviene” risulta essere essen-
ziale per la crescita spirituale,
affettiva, di impegno dei figli.
Il per sempre nella cop-
pia rimane un impegno bello,
a volte faticoso, ma impre-
scindibile, anche se continua-
mente sfidato e messo in di-
scussione dalle mode.
Infine una provocazione
al Cardinale: far si che queste
iniziative o i documenti pro-
posti “servano” concretamen-
te e non restino esercizio reto-
rico arricchito da statistiche,
ci vuole una maggiore comu-
nicazione “carnale” tra chiesa
e popolo.
A
TTILIO E
V
ALERIA
L.
IL PRETE TACE,
PARLANO LE FAMIGLIE