Pagina 9 - Il Tassello

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NELLA SPIRITUALITA’
Fatima, quante
emozioni : il primo
ingresso sul piazzale
della Basilica del
Santo Rosario e la
gente, tanta gente
che a volte inteneri-
sce il cuore per la
devozione che manifesta.
Poi la visita alla Cappellina delle Appari-
zioni
: resto silenziosa nel luogo in cui Maria
è apparsa ai pastorelli
… La fantasia mostra il
prato sotto un leccio e io cerco di fare spazio
nella mia mente limitata al fatto che proprio li’
un giorno si è resa visibile la Madonna.
Non è facile per la ragione abbandonare
le difese e pensare che tutto è possibile quando
c’è di mezzo Gesù...e Maria è la sua mamma!
Mi dico che in fondo non è importante capire,
quanto credere e
io credo che, quando Maria
lo vorrà, saprà farsi vicina.
Pregare, ora? Non riesco, troppa confu-
sione ed emozione per me, per la prima volta a
Fatima; mi sento comunque lieta e serena, a-
spettando il momento in cui Maria vorrà aprir-
mi il cuore, piano piano, al momento giusto. La
Messa in italiano nella Cappellina delle Appa-
rizioni, poi la visita al museo e le facce dei pa-
storelli: il loro sguardo adulto mi stupisce e mi
provoca.
La sera, la processione con la statua della
Madonna adagiata su un cuscino di rose bian-
che e
noi di Madonna Regina dietro a Lei,
nel flusso dei pellegrini che cantano, all’inter-
no della grande piazza punteggiata dai nostri
lumini: mi sento “parte del gioco”, qualcosa sta
cominciando a sciogliersi, forse davvero Lei
vuole farsi più vicina!
Poi la processione termina, la gente spe-
gne le lampade ma noi no, perchè il nostro don
propone la recita di un rosario seduti sui gradi-
ni della Basilica. Le luci della piazza ad una ad
una si spengono, le persone si allontanano; re-
stano illuminate solo la Cappellina delle Appa-
rizioni e le nostre lampade, puntolini luminosi
ai piedi del Santuario.
E lì accade:
è solo un semplice rosario,
ma avverto a poco a poco che Maria è pre-
sente nei nostri cuori e stiamo tutti pregando
davvero.
Intuisco come “lavora”: la sua è una
presenza discreta, così defilata e silenziosa che
non te ne accorgi, ma Lei è così, è questo il suo
stile, lo è sempre stato. Tranne che sotto la
Croce, dove stava dritta in piedi, affranta eppu-
re indomabile nel suo desiderio di restare fino
all’ultimo vicino a Gesù, per condividerne l’u-
miliazione e il dolore.
Per il resto,
Maria è sempre “dietro le
quinte” nel ruolo discreto e fecondo di chi
facilita, valorizza, rende possibile, in una pa-
rola: “genera”.
Tu la chiami, dici
“Ave o Ma-
ria”,
“prega per noi” e Lei lo fa, umile serva
del Signore e di tutti noi bisognosi: Lei ti mette
in contatto col Bambino, ti aiuta a “concepire”
Gesù, a generarlo, a metterlo al mondo per te e
per gli altri. Un’
Ave Maria
dopo l’altra e il si-
lenzio si fa più profondo; le labbra si muovono
e si entra a poco a poco in uno spazio di so-
spensione, di contemplazione in cui tutto appa-
re giusto e bello …
Maria invade
dolcemente
il cuore, ti prende per mano e ti immerge nel
mistero di Dio
. E’ una grande pace, un sentirsi
al posto giusto, uniti a Gesù nel cuore di Maria.
Le labbra ripetono
Ave Maria
e senti vicini i
tuoi cari, anche quanti non sono più, vedi ad
uno ad uno i visi delle persone che ti hanno
chiesto una preghiera e pensi che è giusto così,
è bello così; preghi e continui a pregare, lieve-
mente stupita dalla bellezza di ciò che stai vi-
vendo e con
la voglia di
portare la stessa con-
solazione nel cuore degli altri
. L’abbiamo
sentita tutti, Maria, e infatti, alla fine del rosa-
rio, è calato fra noi un lungo, intenso, eloquen-
te silenzio...Tu dici
Ave o Maria
e lo Spirito ti
feconda, come ha fecondato Lei quel giorno,
perchè è chiaro che dove c’è Maria c’è lo Spi-
rito e dove c’è lo Spirito c’è Maria, in un modo
così umile, discreto e silenzioso che fino ad ora
non me n’ero accorta!
M
ARIA
L
UISA
Con il mese di
settembre
siamo in grado di restituire il prestito ricevuto per
sostenere le spese relative all’oratorio: sistemazione dei bagni, allacciamen-
to alla fognatura, superamento delle barriere architettoniche. Grazie a coloro
che, prestando circa 40mila Euro, ci hanno permesso di non accedere alle banche.
AVE O MARIA!
PRESTITO