Pagina 6 - Il Tassello

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Buongiorno Vita
La paternità è ritrovarsi
padre, cosa che si concretiz-
za con la nascita del figlio, a
differenza della maternità che
inizia già dal concepimento.
L’editoria ci propone una
produzione molto varia de-
dicata a questo evento, ma la
figura maschile non ha molto
risalto nei mesi di attesa.
Io ho vissuto questo mo-
mento più o meno in parallelo
con un trio di amici coi quali
ho avuto modo di confrontare
situazioni e sensazioni, alcune
delle quali ricorrenti.
Si è cominciato, chi più chi
meno, col cambiare abitudini
alimentari, perché
due minuti dopo il
concepimento odo-
ri, sapori e perfino
immagini, fino ad
allora appetitose,
hanno cominciato
ad esercitare una
violenta azione re-
pulsiva su di Lei,
quindi si mangia
solo quello che vuo-
le Lei e se per tre
mesi Lei apprezza
solo i tortellini in
brodo? Quelli sa-
Stato interessato
U
n uomo che scrive di
maternità è quasi un
ossimoro, però è pro-
prio a causa d’essa che mi
trovo ad entrare oggi nelle
vostre case.
Dopo questi nove mesi pas-
sati accanto a mia moglie ho
tirato la conclusione che è
impensabile credere che un
uomo possa capire interamen-
te quanto gli accade davanti
gli occhi in questo periodo,
perciò voglio approfittare
di questo spazio per parlare
della mia maternità, la “ma-
ternità di un padre”, da non
confondersi con la paternità.
ranno, e tu dici: - ma Cara è
il 28 di Luglio, che ne dici di
una fresca caprese? – basta il
colorito della faccia vicino al
verde del basilico che pensavi
di usare a dare la risposta. Poi
finalmente questa fase pas-
sa, più o meno; ma comincia
l’acidità di stomaco, dovuta
ai peli!!!
I peli? Si esatto perché leg-
genda vuole che i bambini ad
un certo punto mettano i peli
e lo fanno solo per dare acidità
di stomaco alle mamme, allo-
ra si mangiano solo cose leg-
gere, digeribili, salvo quando
le prendono le voglie.
Ce ne sono di tutti i generi,
dalle fragoline di bosco il due
di Novembre, al kebab alle 4
del mattino. Qui si sbizzarri-
scono: basta che sia impossi-
bile da trovare e loro lo vo-
gliono.
Ma niente panico, anche
questo passa, o meglio si atte-
nua con il lievitare della pan-
cia.
Qui la faccenda si fa delica-
ta, perché insieme alla pancia
si gonfiano anche altre parti
del corpo stravolgendo la sil-
houette della donna.
con mano come i sentieri di Dio siano miste-
riosi e profondi.
È mamma quella persona che con la verità
della sua vita e del suo essere si prende cura e
accompagna un figlio: se serve, prendendolo
per mano o, se è cresciuto, affidandolo conti-
nuamente al Signore e a Maria, perché siano
loro a prendersi cura di lui.
È mamma quella persona che ti capisce nel
profondo di te, senza giudicare, né condanna-
re ma con dolcezza e sapienza ti consiglia e
comprende.
È mamma quella persona che fa spazio nel
suo cuore per accogliere e portare te nei suoi
pensieri e nella sua vita.
E’ mamma quella persona che …
Si potrebbe continuare all’infinito: lascio a
te che leggi di continuare, perché è di Dio es-
sere padre e anche madre!
Suor Cristina