Pagina 9 - Il Tassello

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Buongiorno Vita
Maternità
A
vete mai osservato at-
tentamente una gatta
con i suoi gattini? La
settimana scorsa, nel polla-
io di mia mamma, una gat-
ta randagia ha partorito; at-
tratto dalla novità, qualche
giorno dopo sono entrato per
vedere i gattini.
Ovviamente è scattata im-
mediatamente la difesa della
loro mamma: soffi, ringhi,
unghie pronte…. Mi sono al-
lontanato lasciandoli in pace,
ma ho continuato ad osser-
varli senza che mi vedessero.
Mamma gatta ha cambia-
to immediatamente compor-
tamento, da aggressiva è di-
ventata dolce, sono iniziate
le fusa e ha iniziato a leccare
i suoi gattini, avvicinandoli
dolcemente al suo seno, col-
mo di latte.
Una visione fredda e
scientifica direbbe: “istinto
materno”; ma per definizio-
ne l’istinto è “
una reazione
comportamentale ereditaria,
evocata da uno stimolo che
combina
atti riflessi associati e con-
duce ad un particolare fine
”;
in altre parole un’azione au-
tomatica che avviene senza
pensare, ma che è già scritta
nel DNA!
Quindi, la reazione aggres-
siva per difesa era istintiva:
ha visto un pericolo e l’istin-
to l’ha portata a reagire così;
passato il pericolo, l’istinto le
ha dettato di nutrire i piccoli
per farli crescere e preserva-
re così la specie e i caratteri
del DNA (questo è, secondo
gli scienziati, lo scopo della
riproduzione!)
Eppure, gli occhi di quella
gatta non erano i soliti occhi,
mentre leccava i suoi cuc-
cioli, quegli occhi avevano
un qualcosa di particolare,
qualcosa che riporta al senti-
mento dell’amore.
Vi scandalizzate se parlo di
un sentimento come l’amo-
re tra animali? Eppure, gli
occhi di quella mamma gat-
ta sembravano dire proprio
così.
Cambiamo ani-
male (non a tutti
piacciono i gat-
ti!) anche osser-
vando una cagna
con i propri cuc-
cioli potrem-
mo vedere la
stessa cosa,
s i cur amen-
te ci saranno
reazioni com-
portamentali
istintive di
difesa della propria progenie,
ma nei momenti tranquilli,
anche mamma cagna guarda
con gli stessi occhi della gatta
i propri cuccioli; così potrem-
mo dire di una cavalla con il
proprio puledro, e che dire
di una coppia di passeri che
spendono tutte le loro energie
per cercare continuamente il
cibo per i propri pulcini affa-
mati o per difenderli dall’at-
tacco di una cornacchia o di
un falco!
Questo non può essere solo
istinto, l’istinto primario è
la propria sopravvivenza, ri-
schiare la vita per i piccoli è
qualcosa di più.
Sono convinto che il Si-
gnore ha messo qualcosa di
speciale nella maternità, tal-
mente speciale che porta an-
che gli animali ad avere un
po’ del sentimento di “amo-
re” per i propri cuccioli, quel
sentimento che ti trasforma e
che ti spinge a donare tutto
te stesso per loro.
E se anche dei semplici
gatti, o cani o passeri pos-
sono provare anche solo
una briciola del sentimento
d’amore, non oso immagina-
re quanto immenso possa es-
sere quell’amore che Maria,
la nostra Madre Assoluta,
possa provare per noi, suoi
figli adottivi.
Aiutaci, Maria, a non tra-
dire mai quel tuo sentimen-
to.
Luca