Pagina 12 - Il Tassello

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I cinque sensi
Se bastasse una bella canzone
a far piovere amore
si potrebbe cantarla un milione
un milione di volte
bastasse già
bastasse già
non ci vorrebbe poi tanto a
imparare ad amare di più
se bastasse una vera canzone
per convincere gli altri
si potrebbe cantarla più forte
visto che sono in tanti
fosse così fosse così
non si dovrebbe lottare per farsi
sentire di più
se bastasse una buona canzone
a far dare una mano
si potrebbe trovarla nel cuore
Se bastasse una canzone
Mi ritorna in mente
Guardiamoci con occhi diversi
Dalla parte della natura
M
i piace osservare i pa-
norami, dalla vetta
di e una montagna,
dalla riva di un fiume, dalla
spiaggia.... la vista è uno dei
sensi principali, soprattutto
per la società odierna, l’aspet-
to identifica una persona, ed è
con la vista che noi la valutiamo, non è l’odore,
il gusto o il suono che emettono, ma l’aspetto.
Eppure tra gli animali non siamo quelli che
hanno la vista migliore, anzi! Gli erbivori, come
conigli, pecore, asini, cavalli.... essendo prede
che devono identificare ogni possibile pericolo
proveniente dai predatori, hanno gli occhi col-
locati ai lati del capo, per avere una visuale più
ampia, pensate che un occhio della pecora è in
grado di avere una visuale di 150° (con l’altro
occhio coprono quasi 300° del territorio), un
coniglio 120°, un cavallo 60°.
I predatori, invece, hanno gli occhi frontali
sul capo, questa posizione dà loro una visione
più limitata del territorio che li circonda, ma
la sovrapposizione della visuale di ogni occhio
permette la valutazione della profondità, della
distanza e della prospettiva, in parole povere la
visione tridimensionale, fondamentale per inse-
guire e catturare una preda!
Ma non è finita qui, alcuni predatori, come le
aquile, hanno altre caratteristiche che migliora-
no ulteriormente la vista, la parte centrale del
loro occhio permette di avvicinare e ingrandire
ciò che vedono fino a 2,5 volte, dando così loro
una visione ad alta definizione, hanno, inoltre,
la capacità di vedere anche
gli ultravioletti!
Ebbene, da questo punto
di vista... la nostra vista non
è poi così tanto eccezionale,
allora, perché le diamo così
tanta importanza?
Forse, dovremmo provare
a rivalutare un’altra vista, non quella degli oc-
chi, una vista che non hanno gli animali, uni-
ca nel suo genere, perché prodotta dalla nostra
anima, dal nostro essere umani e figli di Dio; è
quella vista che ci fa vedere al di là del nostro
aspetto, delle nostre azioni, ma che ci permette
di arrivare al cuore delle persone e capire vera-
mente come sono fatte.
Abbiamo tutti la capacità di trasformare i no-
stri occhi affinché non siano dei semplici fotore-
cettori che raccolgono i raggi luminosi e li invia-
no al cervello, ma che osservando una persona
possano vedere al di là dell’aspetto fisico, dei
vestiti che indossa e possano oltrepassare la cas-
sa toracica e vedere il cuore, vera essenza della
nostra anima. Dobbiamo solo lasciare da parte
tutti i nostri pregiudizi, le nostre divisioni men-
tali, evitare di lasciare che altri sensi possano
prevalere, come l’udito che ascolta i pettegolezzi
o l’odore della cosiddetta “puzza sotto il naso”
e far prevalere questo nostro dono della visione
del cuore, allora, forse, inizieremmo incondizio-
natamente a volerci tutti più bene e ad amarci
come Lui ci ha insegnato.
Buon Natale.
Luca