Pagina 8 - Il Tassello

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Perturbazioni
Le quattro stagioni
C
redo di restare nel tema proposto,per ilTassello del mese di Maggio,parlando
di un capolavoro storico da tutti conosciuto, e cioè i quattro concerti scritti
da Antonio Vivaldi soprannominato il “Prete Rosso” per il colore dei suoi
capelli.
I quattro concerti portano come titolo 1) La Primavera, 2) L’Estate, 3) L’Autunno
e da ultimo 4) L’Inverno. Bisogna ricordare che il più famoso tra questi concerti è
senz’altro il primo e cioè la Primavera. Direi a questo punto di parlare del concerto.
“Che cos’è un concerto?” Oggi siamo abituati a sentire concerti tenuti dai grandi
cantanti ma all’epoca di Vivaldi, i concerti erano orchestrali, cioè soltanto suonati.
Ah! Dimenticavo, stiamo parlando del Millesettecento. Come prima dicevo,
l’organico di tutti e quattro i concerti prevedeva 1) Violino solista, 2) Primo e secondo
violino, 3)Viola, 4) Violoncello 5) Basso continuo (Clavicembalo e Organo). Un po’
l’orchestra che ha accompagnato il coro Riso e Canto durante l’ultimo concerto “Un
Canto per Maria”, tenutosi nella nostra parrocchia il 20 Aprile 2018. Devo ahimè
rammaricarmi,
perché davvero pochi sono stati gli abitanti del rioneMadonna Regina che vi hanno
partecipato. Da sottolineare però che la chiesa era piena di simpatizzanti degli altri
cori.Che peccato, potevate vedere suonare l’orchestra che usava Antonio Vivaldi.Ma
passiamo oltre. I quattro concerti fanno parte di quella che viene definita “Musica
a programma”, cioè musica di carattere prettamente descrittivo. Vediamo come, nel
concerto la Primavera, il primo violino imita il cinguettio degli uccellini; il brano
è un allegro (ritmo veloce) seguito da un secondo tempo largo (lento) ove la viola
sottolinea il riposo del pastore con il suo cane. Il terzo tempo di nuovo allegro è una
danza finale. Gli altri concerti -L’Estate, L’Autunno, L’Inverno- continuano questo
modo di descrivere la natura attraverso i suoni. Interessante è inoltre il fatto che a
questi concerti siano attribuiti dei sonetti che sembrano scritti dallo stesso Vivaldi.
Per motivi di spazio dell’articolo vi accenno solo i vari inizi: “Primavera”: “Giunt’
è la primavera…” “L’Estate”: “Sotto dura stagion dal sole accesa…” “L’Autunno”:
“Celebra il Vilanel con balli e canti del felice raccolto...” “L’Inverno”: “Agghiacciato
tremar tra nevi algenti al severo spirar d’orrido vento…”
Musica Maestro!
Maestro Stoppa