Pagina 4 - Il Tassello

Versione HTML di base

4
Nella Chiesa con lo stile di Gesù
L
ascio la comunità di Madonna Re-
gina dopo dieci anni. Dieci, come
i dieci comandamenti… Cerco di
esprimere i miei sentimenti affidandomi
ad alcune delle “dieci parole” ricevute da
Mosè.
Amerai il Signore Dio tuo con tutto te
stesso: quando un prete termina un ser-
vizio in una comunità, la sua speranza è
che dietro di lui resti semplicemente il
Signore. Se un prete lascia solo bei ricor-
di di sé, serve a poco. È Dio che rimane.
Ricordati del giorno del Signore per
santificarlo: Madonna Regina è stata per
me in questi anni sinonimo di domenica,
del “giorno del Signore”: ringrazio per
l’opportunità di aver incrociato la vita di
una comunità cristiana, persone di ogni
età, più vicini o più lontani da Dio, nes-
suno insignificante. Conservo negli oc-
chi e nel cuore il radunarsi della comuni-
tà nel giorno del Signore, segno di unità.
Onora tuo padre e tua madre: ringrazio
tutti coloro che a Madonna Regina mi
sono stati in questi anni “padri”e “madri”,
per avermi educato come prete e come
uomo, attraverso il lavoro, l’esempio, la
fedeltà nel servizio alla Chiesa. Spero di
aver esercitato anch’io un po’ di “paterni-
tà nello Spirito”.
Non commettere adulterio: chiedo al
Signore la grazia di non aver tradito la
fiducia di nessuno, sono stato un po’ infe-
dele perché la mia presenza è stata spesso
saltuaria, a singhiozzo… un po’ come le
apparizioni di Gesù risorto: il paragone
è impegnativo, spero che serva come se-
gno che incoraggia a sperare che anche
chi qualche volta ci lascia soli, alla fine
ritorna.
Non rubare: chiedo al Signore, andan-
domene, la grazia di non aver rubato a
nessuno, come ci insegna papa Francesco,
la speranza, la fiducia in Dio e anche in
se stessi, la certezza che il futuro che Dio
ci prepara è migliore di quanto le nostre
sole forze potrebbero realizzare, la fidu-
cia anche negli altri, che a volte impreve-
dibilmente da estranei si rivelano fratelli.
Non pronunciare falsa testimonianza:
ringrazio la comunità di Madonna Re-
gina perché la sua testimonianza è stata
vera, autentica, perché è anch’essa “popo-
lo di Dio in cammino”, perché in questi
anni è stata capace di trasformarsi, di es-
sere docile alle indicazioni di chi la gui-
dava, per tanti aspetti cambiando pelle.
Prego perché questa comunità sia unita
e concorde in questo passaggio verso una
situazione pastorale nuova, non dimenti-
cando mai che, se i preti passano, sono i
credenti che continuano ad essere la me-
moria di Gesù sul proprio territorio.
Grazie di cuore a tutti, vi assicuro che
non smetto di pregare per voi.
Don Giuseppe
Dieci parole di saluto