Pagina 17 - Il Tassello

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Il momento del Passaggio
N
onostante qualche frase difficile, soprattutto per chi legge poco, questa poesia
scritta da Francesco Guccini nel 1998 è sicuramente un testo di estrema
attualità. È stato persino proposto da alcuni letterati che venga inserita nelle
antologie delle scuole medie superiori.
Non vorrei scrivere troppe cose: penso che il testo sia un elogio alla primavera, una
fotografia, o meglio un’istantanea, sulla vita di tutti i giorni in una qualsiasi città. È
stata scritta vent’anni fa e il pensiero mi fa venire un po’ la pelle d’oca: incredibile
quanto già allora era avanti il “maestrone” (così è chiamato Guccini negli ambienti
musicali e letterari).
E poi è bellissimo il continuo balletto di contrari e sinonimi effettuato a regola d’arte
ed è anche da notare l’uso sistematico della rima in tutte le quattro strofe.
La primavera è la stagione che tutti aspettano, giornate più lunghe, tutto che rinasce,
possibilità di stare all’aperto, costruzione di buoni propositi. E poi c’è la Pasqua che
per ogni credente è un’occasione irrinunciabile di conversione e cambiamento.
Cerchiamo, come dice il testo, io per primo, di svolgere il tema correttamente,
senza errori, senza fretta, e di essere finalmente protagonisti della propria vita, magari
dilatando lo sguardo oltre la porta di casa. Lo scrivo già da molto tempo, forse sarò
noioso, ma mi da fastidio essere spettatore, nemmeno pagante, di uno spettacolo che
non mi piace e che non voglio cambiare per la serie “tanto ci penserà qualcun altro”.
Giovanni
Rubriche: Mi ritorna in mente