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Il riposo e la ripresa
Scrittori liberi
Matteo
In estate non posso fare nulla di particolare se non qualche
uscita a brevissimo raggio, non lavoro e non ho figli, per cui
quello che scrivo si basa su ciò che vedo e sento dire e in
minor misura su ciò che leggo sui social. Potrei scrivere
delle inesattezze. Tutti, dopo un anno di lavoro, hanno il
bisogno (e il diritto) di staccare per un breve periodo dalla
routine quotidiana e dai pensieri che comporta. In vacanza si
può uscire più spesso, andare a letto più tardi e dormire di più la
mattina, avere il tempo di andare a vedere dei bei posti senza aspettare il
weekend. Magari si spende qualcosa di più della media, ma se si va in un
luogo di villeggiatura non bisogna strizzare ogni centesimo, altrimenti che vacanza
è? Le ferie però prima o poi devono finire e bisogna rientrare al lavoro. Tutti parlano
di questa cosa come di una specie di tragedia, ma sinceramente non mi sembra così
terribile. Si tratta semplicemente di riprendere il ritmo della quotidianità, che non
può certo essere andato perduto in meno di un mese. Bisogna ricominciare a tenere
conto delle spese, alzarsi presto la mattina e, in molti casi, affrontare il traffico, forse
la cosa più stressante. I più giovani devono tornare a scuola, ma loro hanno energia
da vendere per cui non è un grosso problema. L’unico aspetto poco piacevole sono le
spese che ogni anno le famiglie devono affrontare per acquistare i libri, libri che hanno
gli stessi contenuti da decenni. Usando con intelligenza la tecnologia oggi disponibile
a mio parere questo problema può essere aggirato. Evidentemente c’è un business
che va alimentato. La cosa che davvero rompe le scatole (almeno per me) è il cambio
di stagione: le giornate si accorciano notevolmente e le temperature calano, per non
parlare dei malanni influenzali. So che molti si lamentano del caldo (che in effetti
se eccessivo è fastidioso), ma vedo che la gente esce di più in estate che in inverno.
Ormai anche quest’anno l’estate e le vacanze sono un ricordo, prossima fermata
Natale.
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