PARROCCHIA
S. MARIA REGINA
Via Favana - Busto Arsizio
Telefono 0331-631690

 


Anno 2008/2009
Numero 7 - maggio 2009

SOMMARIO

SCARICA IL NUMERO
IN FORMATO PDF

INSERISCI LA TUA EMAIL
NELLA CASELLA SOTTOSTANTE E
RICEVERAI IL TASSELLO
DIRETTAMENTE NELLA TUA MAILBOX

Feste e Festoni

“Ho deciso: domani metto in vendita la casa!”
“Perché?” domandò Cheddonna prendendo dal vassoio la tazza di the che la sorella le stava porgendo.
“Ma come, perché?” sospirò Cheddolce, calcando la voce sull’ultima parola. “Innanzitutto le distanze! Devo fare chilometri e chilometri ogni giorno per accompagnare Kikk@ e Pittibimbo a scuola, in palestra, a musica, a polo, a tennis, a ripetizione di greco, …”
“Si, si, ma vuoi mettere l’aria buona e il silenzio che ci sono qui! E tutto questo verde...Quando vivevo in campagna…” obiettò NonnaNenna, alla quale bastavano due piante per sentirsi di nuovo a casa.
“Non parlarmene!” si scandalizzò Cheddolce. “Ci sono insetti ovunque, il giardino da curare tutte le settimane, e poi…le feste!”
“In che senso?” chiese Cheddonna incuriosita.
“Non ci crederai, ma in questo quartiere c’è una festa dietro l’altra!” rivelò Cheddolce, abbassando improvvisamente la voce.
“Ah, i soliti vicini che tengono la musica alta!” convenne Cheddonna, con l’aria di chi la sa lunga.
“Peggio! “sibilò Cheddolce. “Qui tutto il quartiere festeggia di continuo: la cena per San Valentino, polenta e bruscitti per la Gioëubia, tornei di bocce o di briscola, e ogni anno, proprio in questo periodo, fanno persino un palio per la festa patronale! Non avete visto i festoni sulle case?” domandò Cheddolce, stringendo nervosamente i braccioli della sua poltrona di midollino.
“Ah, ecco cos’erano quei nastri colorati!” s’illuminò Cheddonna.
“Ma ti prego! Sono così…’paesani’.” sussurrò Cheddolce, guardandosi intorno circospetta, temendo di essere udita dai vicini. “Pensa che avevano chiesto anche a me di appenderli sul cancello…ma ti pare?” chiese, con aria disgustata.
“Io li trovo adorabili, così primaverili!” cinguettò Cheddonna, che amava i colori accesi.
“Per carità! Ma ti immagini una cosa simile in centro?”aggiunse Cheddolce.
“Hai ragione! Lastregadisopra o Laluisa non metterebbero mai una ghirlanda sulla cancellata del palazzo” assentì Cheddonna.
“Ma che fastidio ti danno?” disse NonnaNenna. “Anche al mio paese, quando ero ragazza, si mettevano le bandiere e i festoni dappertutto, per la festa patronale. Era bellissimo: c’erano i tornei tra le contrade, la corsa dei cavalli e la processione della Madonna. Noi ragazzi, per l’occasione, stavamo fuori fino a tardi, ballavamo e ci divertivamo insieme …”
“Cose superate, inconcepibili al giorno d’oggi!” si accalorò Cheddolce.
“Eppure se c’è tanta gente che si da’ da fare per organizzare tutto questo, persone anziane, ma anche tanti giovani, ci sarà un perché! Ma tu sei troppo asina per chiedertelo!” fu il rude commento di NonnaNenna.
“Beh, veramente IlPrincipe l’anno scorso si è divertito moltissimo a vedere la corsa degli asini” obiettò Cheddonna. “E la squadra della Kikk@ ha vinto il torneo di pallavolo, mi pare…”
“Cosa ti dicevo? Vedi che non capisci? La verità è che la gente, da queste parti, è ancora capace di star bene insieme, e non solo per bere e mangiare! Anche se una bella tavolata aiuta sicuramente a sentirsi bene con gli altri. Voi non c’eravate domenica scorsa, alla messa delle contrade, ma la chiesa era piena come a Natale! Anche il parroco sembrava proprio contento! E alla “paellata” dovevi vedere quanta gente c’era e come ci siamo divertiti!” aggiunse NonnaNenna, guardando la nipote con evidente disapprovazione.
“Mamma, posso andare anch’io alla festa con NonnaNenna?” saltò su Pittibimbo, che rientrava in quel momento dalla scuola materna, accompagnato dalla Kikk@.
“Si, dai! Il don ha detto che ci dà il salone per fare la discoteca. Posso andarci?” rincarò la Kikk@.
“La voce dell’innocenza! Meno male che almeno i ragazzi sanno ancora apprezzare le cose belle. Non sembrano neanche figli tuoi!” sentenziò Nonnanenna.
“Uh, com’è tardi!” si affrettò a far notare Cheddonna, nel tentativo di sviare il discorso. “Andiamo, NonnaNenna, tra poco Miomarito torna a casa e devo ancora passare dalla rosticceria!”

Chiara 

Sito ottimizzato per Internet Explorer 4+ 1024x768
Redazione Web: don Sergio, Achille, Dario

Gli accessi al sito