PARROCCHIA
S. MARIA REGINA
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Anno 2008/2009
Numero 7 - maggio 2009

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Un sorriso...è festa!

Un bambino di pochi mesi che comincia a scoprire la luce, i colori, gli odori, i suoni…quando i suoi occhi incontrano un volto sorridente, sorride anche lui. Magari non ti ha mai visto, non sa chi sei, eppure è felice di incontrarti, perché oltre a guardarti con i suoi grandi occhi, ti offre anche tutto ciò che fino ad ora sa fare: sorridere.

Questa esperienza ci rende consapevoli che il desiderio di essere felici e di comunicare la gioia che si ha in cuore, è qualcosa di innato nell’essere umano. Chissà perché da adulti si fa più fatica a sorridere! Forse perché noi adulti pensiamo che sia inutile.

Ci sono ricorrenze durante la nostra vita che per forza richiedono una festa: compleanni, anniversari, prima comunione, cresima, matrimonio, battesimo…come se il valore di quell’evento dipendesse dalla festa che viene organizzata per l’occasione.  Non solo ma spesso in occasioni simili, ci è chiesto di mostrare sul nostro volto sorrisi di circostanza: non ci sopportiamo ma, per non rovinare la festa o per non farci capire, sorridiamo come se niente fosse. Ma il sorriso di un bambino ci ricorda che ciò che è finto non comunica proprio niente.

Gesù per spiegare il Regno di Dio usa l’immagine di un banchetto organizzato da un uomo. Vengono fatti molti inviti, ma gli invitati rispondono con varie scuse: ho comprato un campo, e non  posso; io invece ho comprato cinque paia di buoi e devo andare a provarli;  io invece ho preso moglie…e al momento in cui la cena è pronta, la sala è vuota. Ma il padrone non si scoraggia: vuole condividere questo banchetto! Invita allora le persone che a quel tempo nessuno avrebbe mai invitato: poveri, storpi e ciechi. I quali accettano volentieri l’invito. Di fronte alla libertà dell’uomo, Dio si ferma; la libertà dell’uomo è per Dio il valore più importante e inviolabile.

Avere un cuore libero, capace di gioire con chi è nella gioia, soffrire, con chi piange è dono di Dio. Un bambino non inventa scuse per non sorridere o non sa trattenere il pianto se capisce che la mamma è preoccupata. Una vita che parla dalla verità del cuore, è ciò che Dio più gradisce.

E allora ogni domenica è Festa per chi è cristiano, perché insieme a tutta la comunità ci si ritrova a lodare Dio e a ringraziarlo. Sant’Agostino ci insegna con questa sua preghiera: 

“Sei grande, Signore, e degno di ogni lode;
grande è la tua potenza e la tua sapienza non ha confini.
E l’uomo, piccola parte della tua opera creatrice,
l’uomo, che si porta dietro la sua fragilità,
vuol celebrare le tue lodi.
Sei tu che susciti in lui questo desiderio,
perché tu ci hai fatto per te
e inquieto è il nostro cuore,
finchè non riposa in te”.
(Sant’Agostino)

 

Suor Cristina

 

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