PARROCCHIA
S. MARIA REGINA
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Anno 2008/2009
Numero 7 - maggio 2009

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Sorrisi, canzoni e attenzioni

I lettori più attenti del Tassello (dovrebbero essere i soliti 25 di manzoniana memoria) si ricorderanno che l’articolo del numero precedente terminava con la rassicurazione a F. che, dopo la visita alla basilica di sant’Ambrogio insieme alla sua classe IV B, sarebbe stata progettata un’altra uscita didattica; ed infatti, un po’ a fatica, si è riusciti ad organizzare un’uscita alla mostra su De André a Genova. Il personaggio (De André) è controverso perché abbina una poetica musicale legata a temi quali la giustizia  e la religione a una vita sregolata quasi “maledetta”. Basti pensare al suo consumo smodato di sigarette (anche mentre cantava) e alla dipendenza dall’alcool per lunghi anni. Di tutto questo se ne è parlato in classe prima di affrontare la mostra ed ha sollecitato varie riflessioni, i ragazzi e le ragazze hanno una solida cultura musicale in quanto frequentano appunto l’indirizzo musicale del liceo e ed è stato molto facile coinvolgerli: i temi cari a De Andrè hanno fatto vibrare immediatamente le corde emotive dei ragazzi.

Dunque ritrovo in stazione centrale a Milano alle 7.50. Io arrivo con 5’ di anticipo, qualcuno è già li: c’è entusiasmo e voglia di stare insieme. Questa volta partecipano tutti gli alunni e non solo chi si avvale dell’insegnamento di RC, di prof. siamo in tre (due di “sostegno”). Il gruppo è ben assortito e Giuseppe ha portato una chitarra che, appena partiti da Milano, ci farà compagnia per buona parte del viaggio in treno. E poi...è stata tutta una festa! La festa dello stare insieme. I ragazzi svantaggiati hanno goduto delle attenzioni di chi non lo è e tutti hanno potuto vivere la giornata in modo sereno. La passeggiata (30’ circa) dalla stazione al museo a piedi è scivolata via con serenità, la visita alla mostra, la focacceria, il porto antico “prof. ma  la spiaggia non c’è…?”, il mare, la passeggiata di ritorno in stazione e ancora un po’ di chitarra sul treno, i molti perché sulla vita e sulla morte stimolati dalle storie di De Andrè. Il tutto condito da un gioioso rispetto per l’altro, in particolare di chi si trova in difficoltà, e da una sana voglia di stare insieme. Anche Mario, che ha una stampella a causa di una brutta distorsione, ripete più volte di non preoccuparsi per lui che “ce la faccio, non c’è problema” ma si è visto che ha fatto fatica a stare in gruppo senza far pesare questa sua oggettiva difficoltà.

Sui muri della metro questa volta potremmo scrivere: Ehi studente! lo sai che si può fare festa senza sgangherarsi con droghe e alcool? Basta rispettare gli altri ed apprezzare le cose semplici. Chiedi sempre in IV B come fare...

È stata una giornata di festa anche se era giovedì.

P.S. La mostra è stata bella,  coinvolgente e ricca di effetti speciali. Il visitatore è immerso totalmente nella musica e nelle storie del cantautore genovese. Sembra quasi una visita in un mondo parallelo ormai scomparso (Faber è morto 10 anni fa’) fatto di sogni, di incertezze, di paure e di voglia di comunicare, di conoscere e parlare con la gente. La visita non ti lascia indifferente e ti rendi conto dopo che esci da Palazzo Ducale diverso da come sei entrato. Ciao Marinella, Piero, Andrea, addio Boccadirosa, ciao Pescatore continua a spezzare il pane per chi dice ho sete ho fame, per noi invece

...fu il calore di un momento
poi via di nuovo verso il vento
davanti agli occhi ancora il sole
dietro alle spalle un pescatore

Il tuo prof. di regligione
Andrea

 

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