PARROCCHIA
S. MARIA REGINA
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Anno 2009/2010
Numero 1  settembre 2009

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La Superbia

Quando penso al difetto della superbia mi vengono in mente tanti personaggi della storia che sono finiti miseramente. S? la superbia la si vede ma ?difficile descriverla, ?pi?facile vederla in atto nell?uomo. Mi viene in mente il superbo gigante Golia, abbattuto da quel ragazzo che era Davide. Mi viene in mente Hitler, Stalin: superbi e prepotenti, si credevano padroni del mondo. Anche il povero Duce ci ? cascato. E come sono finiti? Dio disprezza il superbo e sceglie gli umili per fare cose grandi. Abbiamo un esempio in Maria, ma non solo lei. Pensiamo a madre Teresa di Calcutta a san Francesco, al Curato d?Ars e possiamo concludere che l?umile debolezza di un credente diventa spesso il luogo della rivelazione dell?onnipotenza di Dio, mentre la superbia umana porta allo sfacelo.

Poich??difficile dire cos??la superbia, mentre ? facile vederla in atto, sono andato a vedere nella Bibbia, che racconta la storia del popolo eletto e dell?umanit?intera, cosa succede quando l?uomo si monta la testa. E? molto interessante. Infatti la superbia umana, presente fin dalle origini dell?umanit? accompagna l?uomo in tutta la sua storia, anzi ?tale da condizionare l?evolversi delle vicende umane.

La superbia falsa i rapporti tra l?uomo e Dio. Pensiamo al peccato di Adamo ed Eva, suggerito dalla pretesa di essere come Dio. Pensiamo alla storia della torre di Babele e possiamo concludere che, quando l?uomo vuole mettersi al posto di Dio, fa disastri, e si mette in contrasto con i fratelli, tanto da non intendersi pi?

Il culto idolatrico, con le sue aberrazioni religiose e morali, ?frutto dell?accecamento prodotto nell?uomo dalla pretesa di sostituirsi a Dio. La superbia per?non si ferma sul piano religioso, ma ha riflessi nefasti anche nella vita morale e sociale. Pieno di s? sicuro della propria forza, fiducioso nelle proprie ricchezze, l?uomo crede di poter ottenere tutto quello che vuole; cerca la propria soddisfazione ad ogni costo, non fa marcia indietro neppure di fronte allo sfruttamento e l?oppressione dei poveri, disposto anche al delitto pi?atroce pur di realizzare i suoi superbi progetti. Pensiamo alla tronfia superbia del faraone che si oppone alla volont?di Dio e rende schiavo il popolo ebraico, addirittura uccidendo i bambini maschi. Lui finisce nel Mar Rosso, mentre il popolo ?liberato dal suo Dio.

Quando dal piano individuale si passa a quello collettivo, abbiamo la superbia di un popolo che opprime un altro popolo, compiendo ogni sorta di soprusi. Gli esempi li abbiamo sotto gli occhi anche oggi. E? la ricchezza, l?abbondanza di oro e argento, dice la Bibbia, che spinge un popolo a montare in superbia, cos?si allontana da Dio e diventa persecutore dei piccoli.

 

Dio non rimane insensibile di fronte allo stolto orgoglio dell?uomo e si fa vindice dei soprusi privati e sociali causati dalla superbia.

?Non depredare il povero, perch?egli ?povero,
non affliggere il misero in tribunale,
perch?il Signore difender?la sua causa
e spoglier?della vita coloro che li hanno spogliati?

Radice profonda di ogni peccato, la superbia impedisce di raggiungere la sapienza e chiude il cuore nell?ostinazione. Il rimedio? E? l?umilt?di capire il progetto di Dio su ogni uomo. Il Figlio di Dio ne ? l?esempio. Cristo stesso inizia il suo ministero rifiutando la proposta allettante dello spirito maligno di falsare per superbia la missione che il Padre gli aveva affidato.

La saggezza umana, fatta attenta dalla storia biblica e dalla esperienza secolare, ha coniato alcuni proverbi e detti che sono interessanti. Sentite.
 

  • Ogni uomo superbo ?suscettibile e ogni uomo suscettibile ?uno stupido

  • Un saggio che si lascia andare alla superbia vede che la sua saggezza lo abbandona.

  • Chi si mostra superbo non ?amato nemmeno nella propria famiglia.

  • Tutti i superbi sono collerici.

  • La superbia precede la rovina, l?arrogante ?segno precursore della caduta.

  • Occhi altezzosi e cuore gonfio di superbia, ecco ci? che non posso sopportare.

  • Chi si loda s?imbroda.

  • Non parliamo bene di noi stessi prima che siano morti coloro che ci conoscono.

  • Chi t?insegner?a sradicare la superbia alla radice, quello sar?tuo maestro.

  • In conclusione tocchiamo con mano che ha ragione il Vangelo che dice: ?Chi si umilia sar?esaltato e chi si esalta sar?umiliato?.

    Don Peppino

     

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