Pagina 1 - Il Tassello

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Leggevo in questi giorni l'intervista
al Mufti di Marsiglia Bencheick, a propo-
sito dell'integrazione dell'Islam in Francia.
Interrogato sulle vicende del velo per le
donne così rispondeva: "La priorità è
l'istruzione. Il velo della ragazza di oggi è
la sua istruzione. Il velo è stato prescritto
dalla tradizione profetica con lo scopo di
proteggere la donna e oggi la sola cosa che
protegge la donna in Francia è la sua istru-
zione e cioè la scuola. E' con l'istruzione che
la donna può difendersi contro ogni atten-
tato alla sua femminilità" (da Avvenire 3
aprile).
Mi è sembrata interessante questa
risposta che cerca di capire il significato di
una norma, nonostante il fondamentalismo di
tante frange della religione islamica. Una testi-
monianza (come tante altre) che vuole andare
al fondo delle cose e che non si accontenta di
quello che si vede o si dice. Abbiamo già parlato,
in un numero del Tassello dedicato ai "libri", di
come l'insieme di pagine e di capitoli abbia un
valore particolare che ci viene fornito
dalla mano di chi ce lo consiglia o ce lo
regala. E' come se venisse ribadito che
un oggetto vale di più del suo costo
economico perchè rimanda ad altre cose
più profonde. Esiste cioè una dimensione
misteriosa della vita che ci sfugge sem-
pre, ma che sempre notiamo.
Questa considerazione non viene soste-
nuta dall'attuale cultura, dove molto appare
opaco, senza un rimando di luce, dove spesso
tutto risulta povero e piatto. La corsa al
materiale, la ricerca dell'emozione imme-
diata, la voglia di esteriorità, l'incapacità a
pensare con la propria testa, sono alcuni dei
comportamenti che notiamo attorno a noi.
Siamo carenti di una cultura simbolica e poe-
tica, di un modo di vedere che riconosce il
mistero della realtà, di uno stare con gli altri
che non si accontenti delle banalità.
Anche la fede rischia di essere stritolata
da questo clima che respiriamo. Cosa c'è di più
simpatico del ramo di ulivo che mettiamo in ogni
Parrocchia Santa Maria Regina, Busto Arsizio - 6 aprile 2004 Anno VI - Numero 6
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Sassi da eliminare, matite da usare per regalare la semplicità di un disegno ai ragazzi del Kenya: piccoli
segni di una quaresima che si è chiusa, aprendo le porte al rosso tragico della settimana di passione. I luoghi
cristiani si riempiranno in questi giorni anche per quella ricca tradizione che esiste in Italia e che rimane nel
tempo.
Non finiremo mai di dire che questa settimana "è la settimana per eccellenza", proprio perché la
grande avventura del cristianesimo è partita con quell'evento che da una croce ci ha portato a vedere una
tomba vuota. Per comprendere tutta questa vicenda potrebbe venire in aiuto anche la cinematografia, ma
non è detto. Il miglior film è quello che si vive non pagando un biglietto, ma entrando nei riti,
partecipando alla liturgia in cui l'uomo di Nazaret avrà a che fare con noi: questa è la modalità originale che
ci permette di “essere dentro la storia”. Che cammini allora questo uomo, non rimanga fermo in una
immaginetta o in una straziante scena impressa in una pellicola.
Se siamo interessati e aperti, Lui è disposto a passare da casa nostra vivo: allora sarà una buona Pasqua,
anzi sarà ottima! Questi i nostri auguri!
don Norberto, suor Angela, don Stefano
MISTERO SI’, MISTERO NO