Pagina 1 - Il Tassello

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Parrocchia Santa Maria Regina, Busto Arsizio - 27 giugno 2004 Anno VI - Numero 8
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Applaudiamo alla nuova Costituzione europea, quel Trattato da poco stilato dai 25 capi di governo.
Una grande occasione storica perché il Vecchio Continente sia protagonista di una politica e un laboratorio
per avvicinare culture diverse. Una occasione affinchè non avvengano guerre tra vecchi rivali che hanno
lasciato, nei secoli passati, indelebili tracce di sangue e così dare un contributo di pace anche al resto del
mondo, iniziando dal Medio Oriente. E’ un futuro che noi non vediamo ancora, ma possiamo solamente
intravedere.
Riunioni, compromessi, dibattiti: quanto lavoro per avvicinare le varie posizioni! Vanno ringraziati
coloro che hanno messo passione e professionalità a servizio di questo progetto, di questa idea di Europa.
Non siamo in un periodo storico di grandi ideali e di prospettive ampie, per cui non si poteva pretendere di
più. C'è quindi del positivo in questa Carta che determinerà il futuro delle nostre nazioni. Bisognerà però
che ritorni protagonista la politica che è ricerca del bene comune, l'impegno a costruire e a mettere insieme le
differenti posizioni trovando la soluzione più giusta, senza lasciarsi prendere dalla sola economia.
Rimane la restrittiva scrittura di un preambolo che non ha riconosciuto la comune radice cristiana del
Continente, forse per paura o per una falsa idea di laicità. Crediamo però che la radice, essendo profonda,
non potrà essere eliminata: esiste, anche se non è stata formalmente citata. Vista la situazione possiamo
comunque tener viva la consapevolezza di ciò che il cristianesimo è stato e continua ad essere, grazie alla
parola di tanti santi, al sangue di tanti martiri, alla testimonianza di tanti uomini e donne. Il vangelo è
stato seminato, non si può storicamente negare. ammirando le cattedrali o studiando l'arte! Come credenti
siamo ancora più obbligati a rendere evidente ciò che, purtroppo, è stato solo sottinteso.
Quando in questi mesi il sole "picchia",
cerchiamo l'ombra per ripararci e trovare il fresco.
Oltre alle persone anche le nostre piante hanno
bisogno di qualcosa che le difenda dai forti raggi
solari ed è consigliabile per loro una posizione
più riparata. Le delicate piante di bonsai, come mi
è stato detto, necessitano di una luce filtrata
dall'ombra di altre piante più imponenti. Nel
linguaggio tecnico, ma anche in quello comune, si
usa citare la temperatura in
gradi all'ombra
,
perché quelli al sole sarebbero ancora più elevati.
L'estate e qualche lettura fatta qua e là, mi
hanno fatto ripensare proprio all'ombra, sapendo
che sarà lei la protagonista dei prossimi mesi. E'
vero che molti
arrostiranno al sole
tra un ombrellone e
l'altro, ma tutti, in
qualche
modo,
avremo a che fare
con
un’ombra,
almeno… con la
nostra. Il sole
infatti trascrive sul terreno la nostra persona,
lunga o grassa, con un colore scuro e con dei
contorni sfumati. Non sempre ci accorgiamo di
lei, anzi facciamo fatica a riconoscerla viva e
presente. Non si è soliti parlare di lei proprio
L’OMBRA DELL’ESTATE