Pagina 1 - Il Tassello

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Parrocchia Santa Maria Regina, Busto Arsizio - 29 gennaio 2006 - Anno VIII - N. 4
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Mentre preparo questo articolo si sta
attendendo l’uscita della prima enciclica
del Papa dal titolo “Deus Caritas est”. Non
sono ovviamente in grado di dire nulla su
questo tema, non potendo attingere il ma-
teriale dai segreti palazzi vaticani. La stam-
pa in questi giorni ha fatto delle indiscre-
zioni creando una certa curiosità davanti
ad un testo che tutti aspettano e che … nes-
suno poi leggerà.
Appena si avrà in mano il testo imma-
gino che si cercheranno frasi qua e là dove
si accennerà al sesso (sarà stato un tema su
cui siamo stati molto insistenti, ma anche i
non credenti vanno sempre su quel tasto!),
alla morale sessuale, ai divorziati risposati,
al problema dei
gay… Si vorrà sco-
vare qualche aper-
tura e allora si di-
rà: “Il Papa final-
mente capisce” oppure, se non ci saranno
aperture sostanziali, si dirà: “La chiesa per-
siste nella sua linea dura”. Si chiamerà al
microfono qualche illustre commentatore
e poi il tutto verrà archiviato. Nell’opinio-
ne pubblica rimarrà la percezione dettata
da titoli dei giornali o dai servizi televisivi.
Saremo così convinti di conoscere bene l’-
enciclica del Papa… senza averla letta!
Teniamo conto che siamo segnati da
una cultura che esalta i toni della polemica
LA CIRCOLARE
Se l’esperienza di Taizè è stata importante per molte famiglie e per tutta la parroc-
chia, quanto potrebbe essere altrettanto significativa la missione cittadina che si svolgerà
nel prossimo ottobre! Abbiamo bisogno tutti di “eventi”, di particolari momenti in cui si
concentra l’attenzione proprio per giungere a degli obiettivi. Poter accogliere giovani pro-
venienti da altri paesi, avvertire una ricerca spirituale dentro tanti silenzi e preghiere, so-
no stati alcuni obiettivi raggiunti grazie all’impegno e la tensione che abbiamo maturato.
E se la Missione cittadina fosse un grande momento di risveglio della fede per noi?
Se fosse l’occasione per molti di riscoprire la bellezza di una vita insieme a Gesù? Se così
fosse sarebbe giusto aspettare con trepidazione questa iniziativa e augurarsi che qualco-
sa di bello capiti in noi e tra le nostre case! Pertanto se la parola Taizè l’abbiamo sentita
“in tante salse” e ciò ha portato un grande beneficio, dovremo tutti rendere il termine
“missione cittadina” familiare e simpatico. Come sempre: perché non approfittare di ciò
che le circostanze, le occasioni ci offrono? E se dietro a tante cose ci fosse il soffio della
Provvidenza? Avere questo stato d’animo permette di essere attenti ai passaggi di Dio ri-
conoscendo che dentro ogni occasione si gioca un po’ del nostro futuro.
E allora, come direbbe un antico detto, “carpe diem”.