Pagina 2 - Il Tassello

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e ingrandisce i titoli di prima pagina per
creare un evento che poi passerà in fretta.
Proprio per questo sarebbe il caso di
ritornare alle cose semplici, a partire maga-
ri dal significato della parola “enciclica”
che significa “circolare”, dall’uso antico
che il Papa aveva di inviare un messaggio
tra le comunità.
Bene c’è un Papa, diverso dal prece-
dente, che scriverà una lettera a me e a
quelli della mia comunità. Nessuno si so-
gnerebbe di buttare in pasto degli ignoran-
ti una lettera importante indirizzata a noi
su tematiche che toccano temi grandi, per-
chè non capirebbero. Eppure la prossima
lettera del Papa, all’inizio del suo pontifi-
cato, sarà da molti trattata così! Ricordia-
mo (l’abbiamo letta?) l’effetto della prima
enciclica di Giovanni Paolo II “Redemptor
hominis”.
Certamente la lettera avrà un risalto
mondiale ma, mentre altri ne potranno fare
quello che vogliono (leggerla, travisarla...),
a noi che ci rifacciamo agli insegnamenti di
Cristo è chiesto solamente di farla diventa-
re utile per la nostra fede e per il nostro
modo di stare al mondo: dovrà diventare
lettera essenziale e autorevole quasi co-
me… ci venisse da Dio stesso. Questo per-
metterà di meditare e di confrontarci con il
nostro modo di capire e di immaginare Dio
e come intendiamo la parola “amore”.
Sappiamo che la Chiesa si trova a par-
lare tra innumerevole interferenze che sor-
gono appena apre bocca. Siamo tutti infa-
stiditi da tale situazione, prodotta da una
mentalità laicista e, talvolta, da qualche er-
rore della Chiesa stessa. Possiamo in qual-
che modo modificare questo costume ac-
cettando la fatica di leggere, di ascoltare, di
studiare, tutto di prima mano. Esiste inol-
tre la capacità di relativizzare ciò che ci
verrà detto nel giorno dell’uscita della en-
ciclica. Non possiamo infatti ritenere il
giornalista o il conduttore televisivo tal-
mente bravo da “avere letto il testo, averlo
sintetizzato con parole giuste e comunicato
con termini chiari”: neppure l’attuale pre-
sidente del consiglio potrebbe fare questo!
Vigilanza pertanto per non interporre in-
terferenze che rischiano di rendere
“gracchiata” la parola della Chiesa.
Non è il caso di dilungarci su queste
tematiche perché le avvertiamo tutte come
decisive. L’intento di queste righe è molto
semplice: visto che siamo alla prima parola
autorevole del nuovo Papa, facciamo in
modo che, almeno la prima volta, la sua
lettera ci arrivi in casa e la si possa leggere
seduti al nostro tavolo, come lettera scritta
per me! Chissà se riusciremo in questa im-
presa così semplice ma così difficile!
D
ON
N
ORBERTO
VENERDÌ 10 FEBBRAIO ORE 21 - CENTRO PARROCCHIALE
I
N OCCASIONE DELLA
GIORNATA
DIOCESANA DELLA
SOLIDARIETÀ
SERATA SOLIDALE
* Un prete rilegge, dopo anni, l’enciclica del Papa Paolo VI “Popolorum progressio”
Intervento di don Norberto
* Ogni Cascina - Le ACLI - Il gruppo missionario presentano i progetti di solidarietà
che stanno sostenendo