Pagina 10 - Il Tassello

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MI RITORNI IN MENTE…
DOMENICA 7 MAGGIO 2006 ORE 10
ANNIVERSARI DI MATRIMONIO
Chi desidera festeggiare una data significativa del proprio matrimonio,
dia il nominativo a don Norberto. Dopo la messa aperitivo per i festeggiati!
I Pooh, questi sconosciuti… Chi non co-
nosce Roby Facchinetti, Stefano D’Orazio,
Dody Battaglia e Red Canzian che da quasi
quaranta anni raccolgono successi dovunque
vanno e che rappresentano nel campo musicale
italiano sicuramente un punto fermo. Elencare
tutte le hit di quest’incredibile gruppo primo
fra tutti per longevità artistica sarebbe lungo,
noioso e certamente n’escluderei qualcuno. Mi
piace ricordare tra tante, la spontaneità di
Pic-
cola Katy
e l’intensità di
Uomini soli
canzoni
che hanno segnato profondamente i primissimi
anni dei Pooh e il periodo di maturità che si
può collocare negli anni novanta. Per questo
mio nuovo appuntamento vorrei però racconta-
re qualcosa su una delle canzoni più cantate in
assoluto durante i loro concerti.
La canzone è
Pensiero
parole di Valerio
Negrini (il quinto pooh occulto) musica di Fac-
chinetti, rimasta in classifica nel 1971 per pa-
recchi mesi. “Non restare chiuso qui, pensiero,
riempiti di sole e va nel cielo” sono i primi ver-
si del motivo che spesso non si canta, si urla,
solamente. Più avanti il testo prosegue cosi
“sono un uomo strano ma sincero….. quella
notte giù in città non c’ero, male non ne ho fat-
to mai davvero.”
Devo dire la verità, per parecchi anni l’ho
cantata anch’io senza sapere la motivazione di
questo testo e sono andato avanti così nell’i-
gnoranza fino a quando ho letto che il
Pensiero
” era quello di un detenuto che dal
carcere liberava la sua irrefrenabile voglia di
rivedere la sua lei rimasta fuori ad aspettare. Il
ritornello spiega, infatti, che “ solo lei nell’ani-
ma è rimasta lo sai, quest’uomo inutile è troppo
stanco oramai, solo tu pensiero puoi fuggire se
vuoi, la sua pelle morbida accarezzerai.” In-
somma, una ricerca di superare l’ostacolo delle
sbarre, mandando in avanscoperta il pensiero
per recuperare un poco di serenità che in carce-
re è difficile avere. La prospettiva quindi di
questa bella canzone cambia parecchio: non più
la canzonetta d’amore ca-
nonica ma un richiamo ad
un cero tipo di situazione
che pochi hanno avuto il
coraggio o la voglia di
mettere in musica.
Per inciso un altro
esempio di rara delicatez-
za dei Pooh è nella canzo-
ne “
Pierre
” (non ti arrendi a un corpo che non
vuoi) che parla in modo discreto del problema
della transessualità facendo pensare e portando
un contributo serio ad eventuali dibattiti. Mi
sto rendendo conto che le canzoni spesso non
sono solo motivi spensierati ma dei validi mo-
menti oserei dire culturali, se questa parola non
fosse usata oggi troppo ed a sproposito.
Tornando a bomba a “
Pensiero
” c’è da
dire ancora che è una delle canzoni del primo
periodo che il complesso ha sempre cantato vo-
lentieri e non ha mai dimenticato, la costruzio-
ne musicale poi è assolutamente originale ed
alla prima nota il pubblico dei concerti (e dei
cd) la riconosce senza esitare. Nei loro quasi
quarant’anni di carriera non hanno mai cambia-
to l’arrangiamento musicale di questa canzone
mentre invece altri motivi anche dei Pooh sono
stati cambiati e rimodernizzati al passaggio de-
gli anni allo scopo di renderli più efficaci.
“Pensiero“ no, non è stata mai cambiata musi-
calmente e la sua originalità (in tutti i sensi) la
rende ancora oggi un motivo che sicuramente si
pone nell’ideale classifica di tutti i tempi certa-
mente ai primi posti. Invito pertanto i signori
Facchinetti e Negrini a non andare ancora in
pensione ma piuttosto di proporci altri brani da
pelle d’oca di cui oggi si sente molto la man-
canza.
G
IOVANNI
G.
PENSIERO