Pagina 9 - Il Tassello

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Mia nipote Camilla ha ricevuto la Comunione con altri quattro ragazzi (
nella prima
esperienza di comunione legata al cammino di ogni singola famiglia
ndr). E’ stata
una cerimonia molto bella perché si sentiva proprio che regnava Gesù. Un grazie a
don Norberto, suor Angela e le catechiste che ci hanno fatto sentire che Gesù vive!
U
NA NONNA
era infatuata di un altro, già lo sapevo ma speravo fosse un attimo, un momento di smarrimento. Mi
accusò di una marea di cose che io non avevo mai neanche pensato di fare. Dissi io: “So la verità,
ma ti prego ti amo, ricominciamo, sicuramente saremo migliori di prima”. Ma parlavo con una per-
sona sorda, niente più le interessava. I suoi, che prima mi dicevano che ero per loro come un fi-
glio… immaginate. C’era una reputazione da difendere. “Non è colpa sua, è lei la vittima…”, dice-
vano. Viviamo in un mondo dove i veri valori sono insegnati dalla televisione o da programmi in
cui tutto insegnano tranne che cosa vuol dire ‘famiglia’! Per non parlare della fiction Vivere dove
la presenza di una famiglia normale fa scendere l’ascolto. Già, ora mi sto separando.
Non scrivo questa lettera al suo giornalino, don Norberto, per dire che è colpa di mia moglie,
le scrivo solo perchè spero che chi la legge, pensi a cosa vuol dire “famiglia”. Spero che sposandosi
due fidanzati capiscano il valore vero del matrimonio, capiscano il male che si fa ad un figlio quan-
do ci si separa, capiscano che Dio se ci unisce, non può più tornare indietro. Ma già questi valori
ormai sembrano superati… meglio vedere la televisione.
U
N ANONIMO MA CON
UN NOME E UNA STORIA
DALLA CARROZZINA DI MATTEO
Chi ha visto la partita Roma-Messina ha
sicuramente notato il bel gesto di un calciatore,
Daniele De Rossi, centrocampista della Roma e
della Nazionale, che dopo aver segnato un gol
irregolare aiutandosi con una mano, ha ammes-
so il fallo richiamando il direttore di gara e fa-
cendo annullare la rete del 2 - 0.
Una volta tanto qualcuno ha fatto qualco-
sa di buono.... Non si può negare che il calcio
di oggi sia un concentrato di soldi, interessi,
furti e polemiche, che con il gioco c'entrano
poco o nulla. Questo sport è stato portato ai
limiti estremi e la legge in vigore è quella de
"il fine giustifica i mezzi": e allora ecco i gio-
catori che si tuffano per avere un fallo che non
c'è, le polemiche per la moviola, le squadre che
falliscono, i controlli antidoping; tutto per rag-
giungere il risultato, che porta soldi nelle casse
della società e fa tirare avanti il business. Quel
che è peggio è che questo comportamento non
riguarda solo i campionati professio-
nisti: anche nei dilettanti e nelle se-
rie giovanili, ai ragazzi si insegna-
no queste cose, chiamandole sem-
plicemente "furbizia": pren-
diamo l'esempio di Ciccio
Graziani. L'allenatore del Cervia, protagonista
del programma campioni, nella pausa di una
partita, ha dato una gran lavata di capo ad un
suo giocatore, reo di non essere caduto in se-
guito ad un fallo da rigore. Per la cronaca, il
Cervia giocava in eccellenza....
E allora ecco che il piccolo gesto di De
Rossi diventa di portata enorme e fa riflettere
su quanto lo sport sia caduto in basso: perchè
non si parla solo di calcio, ma anche di basket,
pallavolo, ciclismo, atletica.
Bisogna darsi una calmata. Punto.
Ah, Buona Pasqua!!!
M
ATTEO
UN GESTO NOBILE
SARAJEVO, 2006
Approfitto dell'uscita del Tassello per far giungere un
GRAZIE
di cuore alla tipografia che ci ha
stampato i calendari "Sarajevo 2006" e a tutti coloro, adulti e bambini, che ne hanno acquistato
una copia. Grazie al loro contributo
Hasa
, la signora senza gambe, appena le sue condizioni lo
permetteranno, sarà in grado di avere una protesi e ritornare così alla quasi normalità di vita.
Il ricavato di questa iniziativa è stato di € 650.
M
ASSIMO