Pagina 2 - Il Tassello

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implicata la nostra decisione e la nostra li-
bertà. La vita spirituale può prendere così
due strade: accontentarsi di un senso reli-
gioso generico, fatto di riti ripetitivi oppu-
re scegliere di guardare al “modello Gesù”,
prendere le misure da lì, utilizzando quasi
il metro da sarto.
Con questo “passare in sartoria” il de-
siderio diventa quello di possedere in se
stessi quelle misure: la sapienza che viene
dall’alto, la grandezza di un cuore che at-
tinge da un legno sporco di sangue, l’intui-
zione che è come il vento dello Spirito, la
capacità di compiere cose impossibili come
quella di trasformare il male in bene…
Queste sono misure dell’altro mondo, di-
rebbe qualcuno! Certamente sono larghez-
ze e lunghezze che possono venire sola-
mente da un grande stilista!
Mettersi in relazione con questo
“termine di paragone” è possibile in qua-
lunque momento della vita uno si trovi,
perchè si tratta di fare leva sulla libertà
personale, che può svegliarsi o risvegliarsi
all’improvviso. Inoltre questo meccanismo
si può innescare anche con pochi elementi,
partendo addirittura da zero; come dire
che si può giocare e vincere al Monopoli,
avendo solo in mano la carte del “Vicolo
Stretto” e del “Vicolo Corto”.
Nessuno mai si sentirà dire: “Non fa
per te” oppure “Non potrai mai avvicinarti
al Signore” perché, nel momento in cui si
decide, tutto prende inizio; quando si sce-
gli di affidarsi si mette in moto una grande
energia. Questo da una parte ci rincuora e,
dall’altra, ci fa nascere un pensiero: “Vuoi
vedere che molto del lavoro verso la matu-
rità lo compie lui? Vuoi vedere che ad una
nostra disponibilità corrisponde l’azione
lenta di quello che noi chiamiamo la Grazia
di Dio?”.
Credo che tali pensieri debbano veni-
re in superficie, dando il nome a ciò che
avviene nella vita spirituale, superando il
generico senso religioso che “di natura”
abbiamo un po’ tutti. Crescere secondo il
Modello è possibile pur sperimentando un
andare avanti e poi tornare indietro, un e-
levarsi e poi un fermarsi: il modello però è
lì, facile da vedere, semplice da ammirare.
Possono aiutarci tante circostanze che
nella vita avvengono: una nascita, un inna-
moramento, un incontro, l’inizio di un ca-
techismo, una parrocchia, un amico… Di-
verse opportunità ma unite da unica linea:
lasciare modelli vecchi e scegliere final-
mente il Modello giusto.
D
ON
N
ORBERTO
Domenica 19 novembre
si svolgeranno nella città di Busto, le ele-
zioni per il rinnovo del
Consiglio Pastorale Parrocchiale (CPP
).
Questo organismo vuole rappresentare da una parte “l'immagine del-
la fraternità e della comunione dell'intera comunità parrocchiale” e
dall'altra costituisce “lo strumento della decisione comune pastorale,
dove il ministero della presidenza, proprio del parroco, e la corre-
sponsabilità di tutti i fedeli devono trovare la loro sintesi”. L’attuale
consiglio, eletto nel novembre 2001, è composto da 15 persone oltre al parroco e a suor Angela.
Il
Consiglio degli Affari Economici (CAE)
che verrà a sua volta nominato, ha un ruolo im-
portante nella parrocchia. I consiglieri distinguendosi per integrità morale ed essere attivamente
inseriti nella vita parrocchiale, dovranno valutare le scelte economiche con spirito ecclesiale e com-
petenza professionale. Attualmente il gruppo è formato da 5 persone oltre al parroco e un consulen-
te. Se ne parlerà ancora raccogliendo candidati per questo compito di “consigliare nella Chiesa”.
RINNOVO DEL CONSIGLIO PASTORALE E DEGLI AFFARI ECONOMICI
- DOMENICA 19 NOVEMBRE 2006 -